Il caso della scrittrice budriese Simona Vinci, attaccata dalle parole della Curia sul suo matrimonio da lei stessa definito “una pagliacciata”, ha destato l’attenzione anche del noto saggista Roberto Saviano, conosciuto ai più per aver pubblicato il libro Gomorra. Saviano è intervenuto sulla vicenda, con un articolo apparso sul suo blog, per difendere la budriese: ” Avrebbe potuto farlo in silenzio e invece ha deciso di rendere pubblico il suo pensiero”.
LE PAROLE DI SAVIANO IN DIFESA DI SIMONA VINCI
L’autore di Gomorra è intervenuto sul suo blog per difendere la scrittrice mezzolarese: “Simona Vinci avrebbe potuto sposarsi, pur non credendo nel matrimonio né civile né religioso, senza spiegare il perché della decisione sua e del suo compagno. In silenzio, come fanno moltissime coppie che in attesa di una decisione del Parlamento decidono di “capitolare” per tutelare i figli, per assicurarsi la possibilità di prendere decisioni importanti in caso di gravi malattie, per garantirsi una pensione di reversibilità, per accedere a un mutuo. Avrebbe potuto farlo in silenzio e invece ha deciso di rendere pubblico il suo pensiero”
IL CASO SCOPPIATO LA SETTIMANA SCORSA
La scrittrice Simona Vinci, conosciuta per la pubblicazione di molti libri di successo, è stata, nella scorsa settimana, la destinataria del duro attacco che il giudice del tribunale ecclesiastico Paola Cipolla le ha riservato, dalle colonne del settimanale Bologna Sette. Il motivo delle ostilità sono state le confessioni che la mezzolarese ha riservato a Facebook dopo esserci sposata in Comune a Budrio, nelle quali ha definito il matrimonio “una pagliacciata”. Il caso ha avuto risonanza su moltissimi quotidiani nazionali.
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