Il “day after” l’agghiacciante episodio di tentata violenza sessuale, subita da una donna di Mezzolara per opera di un richiedente asilo della frazione, c’è sgomento e preoccupazione in paese. C’è chi i migranti non li vuole ospitare, ma c’è anche chi non vuole fare di tutta l’erba un fascio. Siamo andati a Mezzolara di Budrio per sentire l’opinione di chi da dieci giorni vive a contatto con i 15 nuovi ragazzi africani. Anche la politica prende posizione. E sul Il Resto del Carlino l’intervista alla donna aggredita: “Mi ha trascinata dietro a un cespuglio, ho 4 costole incrinate”.
LE OPINIONI DI CHI VIVE A MEZZOLARA
C’è un fitto nebbione intorno alla frazione di Mezzolara, lo stesso che la mattina prima aveva fatto da complice alla tentata violenza. Sono le 17:30 e le strade del paese sono quasi deserte. C’è qualche mamma in giro con il passeggino, qualcuno che si adopera per le ultime compere, la maggioranza davanti a bar a commentare l’accaduto. La signora Marina è la prima a destarci la sua preoccupazione: “Quello che è successo è gravissimo – dice – non sono d’accordo a ospitare i migranti, abbiamo già molti problemi”. Anche Alessandra è dello stesso avviso: “Non sono razzista, ma non è giusto aiutare prima loro. E’ vero che ormai a Mezzolara viviamo integrati a persone di culture diverse, ma questi episodi fanno riflettere e ci fanno preoccupare”.
Chi è arrabbiato è Luca Zucchini, titolare del bar Spirito Divino: “Devono comportarsi con educazione, perché spesso entrano qua e pretendono di essere serviti per primi. Io credo che se ognugno stesse a casa propria non succederebbero questi avvinimimenti”. Di diverso avviso Mirko Gruppioni, titolare dell’Edicola di Mirko: “Con me si sono comportati sempre correttamente e credo che dare aiuto e ospitarli sia giusto e doveroso. Non credo che siano loro ad alzare il tasso di criminalità”. Floriano commenta così: “Se stanno alle regole non danno fastidio”. Ci sono poi Linda e Marina, ventenni, che non fanno di tutta l’erba un fascio: “Lo sbaglio di uno – dicono – non è lo sbaglio di tutti”. Ma aggiungono: “Il nostro paese deve dare aiuto solo se scappano dalla guerra”. Marcella – invece – li vede tutti i giorni dalla vetrina del suo negozio: “Girano in gruppi di 6-7 persone e non fanno nulla tutto il giorno, vorrei fossero impiegati in qualche attività”. Per lei il problema è più che altro la desertificazione della frazione: “Non porrei l’accento troppo su queste persone, qui il punto è che il centro già a metà pomeriggio è deserto e buio. Se poi aggiungiamo che la Stazione dei Carabinieri chiude alle 16:30, questo ci dà meno sicurezza”. Alessandra chiede “più vigilanza da parte di chi dovrebbe controllarli”. Giovanni, invece, chiede conto al Comune: “Perchè siamo stati informati del loro arrivo solo a cose fatte?”.
LA DONNA AGGREDITA: “HO 4 COSTOLE INCRINATE”
Stamane è stato Il Resto del Carlino a riportare le parole della donna aggredita, in una lunga intervista. “Ero sulle strisce pedonali e lui mi ha tirato per il cappuccio della felpa. Ho cercato di spingerlo ma non lasciava la presa e allora ho lanciato a terra la borsetta e ho cercato di spingerlo. Ma non voleva i miei soldi. Poi mi ha trascinata vicino a un cespuglio, allora ho chiuso gli occhi e ho pensato: speriamo che si prenda la borsetta e mi lasci in pace”. La donna rivela: “Ora sto male, ho quattro costole incrinate e non riesco neanche a stare seduta in poltrona”.
LE PAROLE DELLA POLITICA. ‘NOI PER BUDRIO’: “VALUTIAMO CONTROLLO DELLA COOPERATIVA”. PRC: “NO A RIGURGITI RAZZISTI”
Anche la politica ha voluto commentare l’episodio. Dopo l’intervento di ieri del Sindaco Pierini (“Solidarietà alla donna aggredita, ma non si incolpino tutti i migranti per l’atto perpetrato solo da uno”) e quello del leader nazionale della Lega Nord Matteo Salvini (“Con certa gente, sarebbe ora di usare le maniere forti”), anche altri partiti e movimenti hanno preso posizione. “Nessuna giustificazione può essere addotta per episodi tanto odiosi, quanto vigliacchi” – si legge in una nota del Circolo di Rifondazione Comunista di Budrio. Che specifica: “Nessuno ha il diritto di utilizzare questo orribile episodio per fomentare ancora rigurgiti razzistici, magari riesumando la necessità del “fai da te” e incoraggiando l’acquisto di armi o vagheggiando ronde popolari non meglio identificate. Occorre viceversa impegnarsi di più e più a fondo nella lotta contro le violenze alle donne”. Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio) ha invece chiesto una commissione straordinaria per “valutare quale sia il controllo della Cooperativa sociale Lai Momo, che ha in carico i richiedenti asilo, visto che la comunità paga un costo per loro gestione”, ma ha aggiunto anche che non è giusto “cadere in una forma di razzismo indiscriminato che è lontano dai principi di solidarietà e accoglienza che ispirano la grandissima parte del nostro paese”.
Una rondine non fa primavera … VERO. Questo genere di ‘uomo’ esiste anche qui.
Ma teniamo presente che la cultura di origine non è acqua fresca e plasma indelebilmente una persona.
Queste persone arrivano da un paese dove la violenza sulle donne è quotidiana, quasi accettata e giustificata, almeno dal sesso maschile. La percentuale è altissima e in alcune zone non è nemmeno considerato un reato. Se una donna viene violentata viene successivamente ripudiata dal marito ma anche dalla famiglia di origine: è sporca, non ha più onore, diventa intoccabile … senza considerare le altre varie forme di violenza che vengono da sempre operate sulle donne, dall’infanzia in avanti.
La considerazione delle donne è pari a ZERO, per quale motivo dovrebbero averne per le donne che abitano qui? E non parlo di quelle italiane ma di tutte…
Se poi ci mettiamo che sono giovani, nullafacenti e con gli ormoni in continuo movimento … BINGO!
Nulla contro il dare ospitalità ma sarei ben felice di vedere qui donne con i loro bambini, le vere vittime
Ecco un discorso che non può che essere condiviso da tutte le persone di buon senso…….complimenti per la chiarezza, senza tanti giri di parole inutili…….
Prima di tutto secondo me ogni cittadino ha diritto di difendersi dal aggressore. Purtroppo ancora oggi qui si insegna poco la prevenzione per come prevenire casi di violenze sulle fasce piu deboli: bambini,donne,anziani. Quindi mio consiglio e cominciare frequentare qualche corso di autodifesa personale, per le donne come sempre consiglio classico: non uscire la sera da soli, avere sempre nella borsa o in tasca qualche ogetto o qualche spray nell caso di necessita e possibile usarlo, non attraversare posti bui e cosi potrei continuare fino domani mattina. Questa e la prevenzione – FAI DA TE- che ogni tanto vi po salvare la vita. Personalmente sono convinta, che chi lavora nelle forze dell’ordine o generale nella sicurezza mi da ragione.
Hai dimenticato altre cose importanti: non indossare minigonne, non guardare gli uomini negli occhi. Giusto il consiglio di non uscire di casa sole, ma farsi accompagnare da marito fidanzato o fratelli maggiori. Solo una cosa non mi è chiara, stiamo parlando di donne e ragazze che vivono in Italia o di donne e ragazze che vivono in Africa o in Arabia Saudita?
Non indossare le minigonne color roso questo si generalmente sa, a contrario… quardare sempre occhi e fondamentale.Cosi uno po capire, che intenzioni ha persona davanti e naturalmente servirà per futura identificazione di un aggressore.In ogni caso, il suo commento mi piaciuto molto.
dai tempi delle medie avevo in classe ragazzi-e di colore
alle superiori ho incontrato nuove razze
e ora lavoro nel mondo delle ristorazione “quindi chi più ne ha più ne metta” tutte persone perfette alcune fantastiche.
però per me bisogna anche dare dei segnali: il progetto di questi ragazzi è sotto gli occhi di tutti ed è fallito anche se la colpa è di uno solo l episodio è GRAVISSIMO.
neppure a mezzolara o budrio si riesce più a stare sereni???
come il sindaco si è preso la responsabilità di darli una opportunità nel nostro comune ora se fosse coerente (purtroppo o no) dovrebbe fare un passo indietro e dare un segnale a chi su questo territorio ci è NATO e ci MORIRA’.
semplice nel nostro territorio l accoglienza per ora non si fa più.
DIFFICILE CHE LA POLITICA OGGI GIORNO SIA COSI’ AVANTI MENTALMENTE!!!
Una ventina di anni fa mi trasferii a Mezzolara da Bologna centro città, con la famiglia. Mia moglie ancora me lo rinfaccia. Mezzolara fu una scelta dettata da diversi fattori. Quello economico innanzitutto e la speranza di trovare quella tranquillità che Bologna non offriva più.
Parcheggi introvabili, ragazzi che si bucavano sotto casa, vetri di auto spaccati quasi quotidianamente ecc. Devo dire che in questi anni, nebbia, zanzare e campane a parte, io abito proprio dietro la chiesa, il nostro obiettivo è stato abbastanza raggiunto ,cercando di adeguarci alla realtà di una frazione dalle forti e nobili radici contadine. Io non sono credente per cui la mia idea sulle religioni in generale è abbastanza critica. Credo comunque che, se la religione cattolica, ho imparato ad accettarla e con essa convivere, ritengo che, con quella islamica, la convivenza e quindi l’integrazione tra culture così profondamente diverse nella concezione della vita , della societa’ e nel rapporto con la donna ,sia assolutamente impossibile.
Detto questo , sono d’accordo che i profughi vadano aiutati, ma mi chiedo: questi sono profughi ? Non mi risulta che in Senegal vi siano guerre. Perchè chiedono asilo ? Perchè sono qui ?
Io penso che quello che è accaduto, se non si prenderanno provvedimenti seri, sarà purtroppo il primo di una lunga serie !
Se fossi la signora aggredita chiederei i danni all’amministrazione comunale – che potrebbe rifarsi sulla cooperativa – per il danno fisico e psicologico subito. Non si tratta di delinquenza comune, quindi imprevedibile, ma di persone che dovevano essere controllate ed invece se ne vanno in giro a fare danni.
Poi, se fossi l’amministrazione comunale chiederei i danni alla prefettura per non aver vigilato – come gli spettava – su persone che sono in Italia senza nessuno status e quindi sotto la loro responsabilità.
Chiedo all’amministrazione se dopo questo episodio sono stati presi provvedimenti , se ora qualcuno vigila 24H sul gruppo di clandestini ( perchè profughi non sono) e se gli abitanti di Mezzolara possono stare tranquilli.