Mezzolara, nazionalisti in piazza dopo l’aggressione. Sfiorato l’incontro con il Sindaco [VIDEO]

2 novembre, 2015

Sono scesi in piazza i gruppi nazionalisti di Fiamma Nazionale e Forza Nuova, per una manifestazione di solidarietà nei confronti della vittima dell’aggressione subita ad opera di un richiedente asilo del territorio. “Una manifestazione non contro gli immigrati – ha detto la promotrice Selene Ticchi D’Urso – ma contro i poteri che li gestiscono”. Assenti tutti gli altri partiti budriesi, che si sono dissociati dal presidio. Sfiorato l’incontro tra i manifestanti e il Sindaco Pierini [video, sotto] che ha detto di non aver “autorizzato il corteo neofascista”.


LA MANIFESTAZIONE
Sono arrivati per lo più da fuori paese, una ventina di manifestanti facenti parti dei gruppi nazionalisti Fiamma Nazionale, Forza Nuova, Lotta Studentesca e Associazione Evita Peron. Hanno manifestato in via Schiassi per un’oretta, nel pomeriggio dello scorso sabato, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave aggressione subita da una donna che lavora nella frazione, per mano di un richiedente asilo appena ospitato in via Lumaca. La manifestazione non ha avuto molti partecipanti e soprattutto è stata snobbata dagli abitanti di Mezzolara: i pochi abitanti presenti si erano radunati all’esterno del Bar Centrale per seguire il presidio, ma in pochi si sono avvicinati alla Piazza. Fra i manifestanti la maggioranza sono ragazzi giovani, impegnati tra le fila dei gruppi politici e studenteschi nazionalisti. Sebbene non si siano verificate tensioni, la piazza è stata presidiata per tutto il tempo da una camionetta dei Carabinieri, con una decina di agenti di servizio.

SELENE TICCHI D’URSO: “NON CONTRO GLI IMMIGRATI, MA CONTRO I POTERI CHE LI GESTISCONO”. “IL SINDACO? HA FATTO LO SCARICABARILE”
La promotrice della manifestazione è mezzolarese. Si chiama Selene Ticchi D’Urso ed è candidata alla poltrona di Primo Cittadino alle prossime elezioni amministrative a Bologna. “La manifestazione è in onore alla vittima – ha detto – che noi chiediamo venga risarcita per l’aggressione subita. Per questo oggi siamo qua – ha continuato – per offrirle il nostro supporto e mettere a sua disposizione gli psicologi dell’associazione Evita Peron”. Ticchi D’Urso ha precisato di “non essere qua contro gli immigrati, ma contro i poteri che li gestiscono. E che considera i migranti non come nemici, ma come nuovi fratelli a cui bisogna insegnare cosa vuol dire essere italiani, perchè possano far parte del nostro popolo”. Poi la risposta ai partiti budriesi che si sono dissociati dalla manifestazione. “Mi ha lasciato di stucco – dice – la loro posizione. Qui abbiamo una vittima, non possiamo aspettare la fine delle indagini come dice il PD. E nemmeno fare affidamento sui fondi di risarcimento che mette a disposizione la Regione come dice Mazzanti (NOI per Budrio), perchè quei fondi vengono divisi tra vittima e carnefice”. Ne ha anche per il Sindaco Pierini: “Avrei voluto che fosse qui al mio fianco, invece di vederlo fare lo scaricabarile nei confronti dell’associazione che gestisce i richiedenti asilo. D’altronde è il Sindaco di Budrio e di tutti”.

INCONTRO SFIORATO TRA MANIFESTANTI E SINDACO. PIERINI: “SERVE UN ALTRO SINDACO PER AUTORIZZARE UN PRESIDIO NEOFASCISTA”
Il sindaco Giulio Pierini ha avuto il tempo per fare una toccata e fuga alla manifestazione. Per la verità, sempre distante dalla Piazza, non si è avvicinato al raduno nemmeno quando i manifestanti lo hanno chiamato, chiedendogli di venire a confrontarsi con loro. “Questa manifestazione si commenta da sola” – ha detto a Budrio Next. Oltre ad aggiungere due parole sulla mancata autorizzazione del Comune al presidio (autorizzato, invece, dalla Questura): “Hanno mandato la richiesta di occupazione di suolo pubblico in ritardo – si è giustificato – e poi in ogni caso serve un altro Sindaco per autorizzare un corteo di neofascisti”. E, dal suo blog personale, ha aggiunto: “Attualmente circa 5200 richiedenti asilo sono ospitati all’interno dei programmi delle prefetture dell’Emilia-Romagna e poco più di mille in provincia di Bologna. E’ il primo caso di questo genere dopo due anni di lavoro di accoglienza e non si possono incolpare migliaia o centinaia di ospiti per l’atto violento perpetrato da uno solo”. E si legge ancora: “Dopo il flop della manifestazione di oggi, i pochi neofascisti possono tornare a casa. Noi invece rimaniamo ed è il momento della responsabilità”. [Guarda il video, sopra]
Fra le curiosità della manifestazione c’è la canzone partigiana Fischia il Vento che è stata fatta partire a tutto volume, per provocazione, da una abitazione adiacente a via Schiassi. [Guarda il video, sopra]



Manifestazione di opinione

Dopo l'aggressione subita a Mezzolara, cosa deve fare il nostro paese con i migranti?

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12 Commenti


  1. Figuriamoci se Pierini si metteva a parlare per un confronto…cosa avrebbe detto? Avrebbe fatto la sua solita figura non avendo preparato il discorso fatto ad hoc; lui che mai o forse poche volte si è confrontato con altrui pensiero (i precedenti sono recenti) e ha sempre imposto le sue idee e quelle del partito.

  2. Bah… il sindaco, opsss… scusate, il mayor ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno,che è semplicemente un comunista, e della peggior specie. Se viviamo in uno Stato democratico, in cui ognuno ha il diritto di esprimere la propria idea, purchè rispetti le norme e le leggi, per quale motivo lui si deve sentire in diritto di non permettere le manifestazioni di chi la pensa, legittimammente, in modo diverso dal suo? Ha dimenticato che il sindaco è l’amministratore di una comunità, non un dittatore che deve favorire la sua parte politica. Ma quello che fa più ridere è che proprio la sua parte politica, a parole, si dichiara a favore della libertà di manifestazione, anche quando questa cosiddetta libertà ha distrutto il centro di importanti città Italiane. Non mi pare che questi signori, di cui si può approvare o meno le idee, abbiano creato il benchè minimo problema, mentre il major(domo) ha dimostrato per l’ennesima volta di essere solo un ipocrita.

    • Complimenti ! Io non avrei saputo esprimerlo meglio. Chi si trincera dietro il muro dell’antifascismo e non si confronta non è degno di stare in politica.

  3. Maurizio Mazzanti

    Sono curioso di sapere cosa intende Selene Ticchi D’Urso quando dice che la Fondazione vittime dei reati della Regione Emilia-Romagna divide i suoi fondi tra vittima e carnefice. La Fondazione vittime dei reati è una istituzione nata proprio per aiutare nelle more delle durate delle indagini le vittime di reati con aiuti concreti e molto veloci.
    Se l’intenzione era solo quella di aiutare la signora di Mezzolara vittima dell’aggressione attraverso l’Associazione Evita Peron non vedo il motivo della presenza di Fiamma Nazionale e Forza Nuova e degli striscioni contro esponenti politici nazionali.
    Per quanto riguarda me e il Gruppo NOI per Budrio la dissociazione, anzi nemmeno la presa in considerazione, di partecipare alla manifestazione è in primo luogo per la strumentalizzazione politica che se ne è voluta fare; in secondo per la distanza ideologica che ci separa dai gruppi politici che l’hanno indetta.

    Maurizio Mazzanti
    NOI per Budrio

  4. Egregio Sig. Mazzanti glielo spiego subito
    Dispositivo dell’art. 519 Codice Penale
    Fonti → Codice Penale → LIBRO SECONDO – Dei delitti in particolare → Titolo IX – Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume (artt. 519-544) → Capo I – Dei delitti contro la libertà sessuale
    (1)[Chiunque, con violenza o minaccia, costringe taluno a congiunzione carnale è punito con la reclusione da tre a dieci anni… etc…
    e art. 185 c.p. restituzione e risarcimento del danno
    Dispositivo dell’art. 185 Codice Penale
    Fonti → Codice Penale → LIBRO PRIMO – Dei reati in generale → Titolo VII – Delle sanzioni civili (artt. 185-198)
    Ogni reato obbliga alle restituzioni, a norma delle leggi civili [1168-1169].
    Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale [2059], obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui [2043-2054]
    Orbene, dopo che Lei ha negato la sua partecipazione al mio invito alla manifestazione ribadisco per la vittima, mi corre l’obbligo informarla che la stessa è residente a Molinella!!!! a Mezzolara invece tutte le mattine si reca per raggiungere il suo posto di lavoro!!!!!!, adducendo il fatto già da Lei espresso precedetemene e qui sopra ribadito che ci sarebbe un fondo creato ad hoc per le vittime dei reati. Verissimo…… peccato che questi fondi siano dati alle strutture pubbliche (assistenti sociali, psicologi assunti nella stessa struttura) al fine di seguire il percorso delle vittime stesse NON alla VITTIMA del reato. Però al contempo la Regione versa alle strutture pubbliche (assistenti sociali e culturali psicologi) soldi affinchè possano seguire ed aiutare l’inserimento degli extracomunitari. Posso anche sbagliarmi ma secondo me qui c’è un “leggero” conflitto di interessi. Da questo la mia affermazione “da soldi sia alla vittima che al carnefice”. La prego comunque di indicarmi se sbaglio, perchè e dove, nell’interpretazione di ciò che ho letto sul sito della Regione. Rispondo anche alla Sua affermazione sul perchè se doveva essere una manifestazione dell’Associazione di Evita Peron c’erano sia bandiere della Fiamma Nazionale che di Forza Nuova, si è dimenticato, o non visto bene, ma c’era anche Lotta Studentesca. Ho deciso, in qualità di promotrice della manifestazione di esporre le nostre bandiere PERCHE’ VOI TUTTI, adducendo motivi più o meno condivisibili, VI SIETE RIFIUTATI DI VENIRE, quindi ho ritenuto giusto far vedere chi c’era e chi non c’era per la Signora Donatella! Mi preme precisarLe che la Signora Donatella che mi ha chiamato personalmente venerdì, dopo che Le ho spiegato in cosa consisteva la manifestazione e perchè veniva fatta mi ha risposto ” se me la sento vengo” a quel punto la mia risposta è stata “alla fine della manifestazione verrò io da Lei a consegnarLe quanto è stato donato, saremo solamente io e Lei!” e così è stato. In ultimo, ma non perchè di minor valore, mi ha colpito molto e sinceramente non capisco la sua ultima frase: lei di fronte ad una disgrazia antepone l’ideologia politica, non mi sembra che gli italiani di fronte a disgrazie, terremoti, esondazioni, stragi prima di aiutare abbiano chiesto di che partito politico fossero le vittime! MI scusi ma questo viene dal cuore e non è dettata dalla mia ideologia politica SI VERGOGNI!!!
    Selene Ticchi D’Urso
    Segretaria Regionale Emilia Romagna FIamma Nazionale
    Segretaria Prov. Bologna Fiamma Nazionale
    Responsabile Prov. Bologna Evita Peron
    Responsabile Prov. Bologna Solidarietà Nazionale

  5. solo 4 gatti neri…

  6. Bertinotti diceva: ” non importa di che colore sono i gatti, l’importante è che prendano i topi!”
    Mi pare che molti gentiluomini, primo tra tutti il sindaco, abbiano perso l’occasione per fare bella figura. L’ostracismo viscerale nel confronto della desrtra con relativa esumazione del “neofascismo” ci riporta agli anni ’70. Per chi non ha memoria ricordo che all’epoca non fruttò niente a nessuno: meditate!
    Gli “antifascisti democratici” cosa hanno fatto, oltre che esternare la propria solidarietà, per la signora protagonista dell’orrible vicenda?

    • Gentile Signora Maria Luisa,
      l’aforisma sul colore del gatto é di Confucio, ripreso anche da Mao Zedong.
      Tutt’altro spessore di personaggi.

  7. Ho contato male…sono almeno 7! Non sono forte in matematica, e non ci tengo a dar opinioni politiche. Almeno a Lei.

  8. In questo paese governato dai comunisti e’ gia’ molto che non abbiano accusato quella povera donna di aver provocato il giovane immigrato di colore vittima dell’imperialismo ed emulo suo malgrado degli appetiti sessuali di Berlusconi…….. e poi 4 gatti neri valgono piu’ di mille sorci rossi…….

    • la parte peggiore Sig. Gianluca è che purtroppo c’è gente che veramente va a suonare al citofono della Signora Donatella e le dice “Te la sei cercata”!

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