Il Comune di Budrio ha pubblicato i dati dell’utilizzo delle due ‘case dell’acqua’, installate un anno fa dinnanzi alla COOP del paese e in via Giovanni XXIII. Sono 402mila i litri d’acqua erogata, per un risparmio di 268mila bottiglie di plastica (circa 700 al giorno). I due impianti hanno permesso così di evitare 114 tonnellate di anidride carbonica per la mancata produzione di plastica e 8 tonnellate per il mancato trasporto.
UN ANNO FA L’INAGURAZIONE
Le case dell’acqua installate a Budrio sono state le prime nel loro genere. Questo perché utilizzano la doppia tecnologia della microfiltrazione e dell’osmosi inversa, i metodi di depurazione ad uso alimentare più sicuri e più diffusi al mondo, che consentono di ottenere un’acqua purissima, sicura e di elevata qualità. L’azienda che le ha installate è la Ecoline di Forlì, leader nella realizzazione di depuratori cittadini. Per i cittadini è facile rifornirsi presso l’impianto: tramite un display di erogazione può essere selezionato il tipo di acqua che si preferisce (naturale, leggermente frizzante, frizzante) dopo aver pagato tramite monete o con un comodo gettone prepagato a forma di goccia, acquistabile alla farmacia comunale. Al litro l’acqua costa 5 centesimi. L’anno scorso Budrio Next pubblicò l’intervento della nutrizionista budriese Francesca Chiavaroli (clicca qua per leggere l’articolo), che spiegava i vantaggi e i rischi nell’utilizzo di questo genere di impianti.