Budrio, rette asili e mensa: scontro tra i partiti. PD: “Bufale”. Opposizione: “Ecco i dati”

11 gennaio, 2016

E’ scoppiata la polemica fra i partiti budriesi, dopo la pubblicazione dell’articolo di Budrio Next sui tagli del contributo del Comune ai servizi a domanda individuale. Il Partito Democratico ha replicato duramente alle parole delle opposizioni, con una nuova rubrica sul sito del gruppo consiliare, dedicata – si legge – “alle bufale di Noi per Grillo”, termine già utilizzato dal Sindaco in riferimento a NOI per Budrio e Movimento 5 Stelle. Ma le opposizioni non ci stanno e controreplicano. Mazzanti (NpB): “E’ tutto vero, ecco i dati. Provate a smentirli”. E il Movimento 5 Stelle pubblica nuovi dati sull’aumento del costo della refezione scolastica e degli asili.

LO SCONTRO. PD: “NOTIZIE INVENTATE DA NOI PER GRILLO”
Durante il Natale son tutti più buoni, ma non certo più fessi. Più o meno avran pensato così le opposizioni budriesi, quei due movimenti che il Sindaco ha definito ‘Noi per Grillo’, che nell’ultimo consiglio comunale del 21 dicembre hanno aspramente attaccato la giunta per il taglio del contributo del Comune ai servizi a domanda individuale (si intendono quei servizi che vengono erogati su richiesta, come il posto all’asilo nido, la mensa scolastica, gli spettacoli teatrali, il trasporto sociale, i centri estivi). La polemica è però scoppiata solo negli scorsi giorni, dopo la pubblicazione dell’articolo di Budrio Next sulla seduta del 21 dicembre. Dapprima è stato lo stesso Comune di Budrio a pubblicare una nota stampa in cui andava a riaffermare “la conferma della priorità per i servizi educativi e scolastici, e la costante attenzione nell’ambito dei servizi sociali” (clicca qua, per leggerla tutta). Poi è arrivato il Partito Democratico che, tramite una nuova rubrica sul suo sito del gruppo consiliare dal titolo E’ una bufala, ha parlato di “notizie inventate dall’opposizione per mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale e ha sottolineato l’impegno del Comune “per garantire, in continuità con il programma di mandato, i livelli quantitativi e qualitativi dei servizi, in particolare educativi/scolastici e socio/assistenziali”. Per il PD “Noi per Grillo, in questi anni, ha accusato la giunta e il gruppo consigliare di maggioranza di varie nefandezze, ha fatto opposizione in Procura invocando l’intervento della Corte dei Conti o del Prefetto per far commissariare il Comune”.

MAZZANTI (NOI PER BUDRIO): “ECCO I DATI, PROVATE A SMENTIRLI”
Non contento delle parole del PD, il capogruppo di NOI per Budrio ha reso pubblici su Facebook i dati completi, anno per anno, sui servizi a domanda individuale del Comune di Budrio (clicca qua, per leggerli). “Capisco che sia più facile dire e far credere che ci sono meno tasse e più investimenti, invece di mostrare dei conti. Perché non fate vedere voi i numeri invece di lanciare degli slogan? Così non siete credibili e mi dispiace perché un confronto sarebbe utile a tutti e invece continuate a evitarlo. Li pubblico io, provate a smentirli”. “I numeri dicono – gli ha fatto eco Antonio Giacon (5 Stelle) che le risorse messe a disposizione per i servizi a domanda individuale sono sempre andati calando in questi ultimi anni e che se molti di quei servizi stanno in piedi è perchè sono i cittadini a mettererci i denari. Questo fatto che di per se è già grave lo è ancor di più poiché abbiamo di fronte un’amministrazione che invece che riconoscere una situazione oggettiva procede a propagandare una realtà che non esiste raccontando sciocchezze ai cittadini”.

IL MOVIMENTO 5 STELLE PUBBLICA I DATI SUL COSTO DELLE RETTE DELLA REFEZIONE SCOLASTICA E DEGLI ASILI NIDO
Antonio Giacon, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha voluto rincarare la dose, pubblicando i costi delle rette della refezione scolastica e degli asili nido (clicca qua per aprire la tabella con i dati). “Nel passaggio dal 2014 al 2015 le tariffe rincararono di parecchio – ha spiegato – e in alcuni casi si trattò di aumenti abnormi. Nessuno dell’amministrazione vi ha poi comunicato che per il 2016 la tariffa mensile della prima fascia Isee per l’asilo nido part-time è stata aumentata (da 65,22 a 68,2 euro).
C’è poi da fare una ultima considerazione, per nulla secondaria. L’unica riduzione rintracciabile nella tabella è il passaggio al 2,2% dell’Isee (dal precedente 2,3%) per la seconda fascia del tempo pieno dell’asilo nido. Quello che l’amministrazione omette di dire è che il nuovo sistema di conteggio dell’Isee non è indistintamente conveniente per tutti: ci saranno famiglie che, col nuovo metodo di calcolo, si ritroveranno un reddito imponibile più basso ma anche una parte consistente di nuclei familiari che invece vedranno quello stesso reddito aumentare, e che di conseguenza dovranno pagare rette più alte”.

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4 Commenti


  1. La propaganda dell’ amministrazione e del pd locale somiglia sempre piu’ alle inserzioni pubblicitarie che faceva la Same nel secolo scorso : vendita per corrispondenza di scimmie di mare, occhiali a raggi X, penne biro per agenti segreti, orologi da polso con radio incorporata. M5S e NpB si sono guadagnate sul campo i galloni di oppositori seri, documentati, attenti e preparati : non basteranno di certo la vanagloria e la superbia del gruppo BBC a smentire la realta’ dei fatti e dei numeri.

  2. Nel mio piccolo posso parlare della mensa che conosco bene dai racconti dei miei figli.
    Fino allo scorso anno non solo la mensa si pagava per intero ma per dirla con le sobrie parole del mio figlio piu piccolo il mangiare faceva “cag…”.
    Da quest’anno la mensa è cara lo stesso ma il cibo è decente, i ragazzi mangiano e almeno non tornano a casa con la fame…
    L’esperienza la racconto per dare la mia interpretazione dei fatti che forse qualcun altro potrà condividere :
    ormai ci si rassegna a pagare tutti i servizi e anche se malvolentieri i soldi saltano fuori sempre.
    Il disappunto (chiamiamolo così) nasce quando i servizi sono scadenti, da terzo mondo, o inesistenti (ovviamente mio figlio avrebbe usato parole molto diverse !).
    Cito solo ad ulteriore esempio la tassa sul passo carraio che pago in una via dove c’e’ il divieto di sosta, consapevole che in molti comuni vicini neanche la conoscono, e che all’epoca dell’introduzione venne spacciata come un compensativo della cancellazione dell’imu.
    Nel frattempo l’imu è stata reintrodotta, ribattezzata, rincarata … ma il passo carraio inutile continuo a pagarlo lo stesso !!!

  3. Gabriele Carlotti

    Piccola nota tecnica: fin dagli antichi romani era chiaro il principio del “Divide et Impera” per governare anche in tempi difficili.
    Pierini invece va controcorrente e con magistrale furbizia sta compattando le opposizioni, riuscendo persino ad unirle sotto ad uno stesso simbolo, che sa tanto di ironia da scuole elementari (dico elementari, perchè alle medie si è già troppo maturi per scrivere boiate del genere).
    Pensavo che l’apice della sua furbizia lo avesse toccato scrivendo “Meno Tasse” con un migliaio di Budriesi in fila in comune per contestare il pagamento della tassa sui passi carrai….
    più passano i giorni e più si supera….

  4. Vi rendete conto che una famiglia con due normalissimi stipendi deve pagare una retta di 529 euro per mandare il figlio al nido???? in comuni non lontani si paga la metà!!!!

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