Il ritorno di Alessandro Benvenuti al Consorziale di Budrio con ‘Un comico fatto di sangue’

15 gennaio, 2016

Andrà in scena sabato 16 gennaio, al Teatro Consorziale di Budrio, lo spettacolo Un comico fatto di sangue, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti e prodotto con Arca Azzurra Teatro. Si tratta senza dubbio di uno degli spettacoli più promettenti della stagione, quest’anno ottima.
Sul palco l’attore toscano ripercorrerà la storia di una tipica famiglia italiana, storia che nell’arco di 15 anni va via via degenerando, come ci racconta lui stesso nell’intervista a seguire. Mentre la vicenda si fa sempre più drammatica, lo spettacolo diventa più divertente, fino al colpo di scena finale.

ALESSANDRO BENVENUTI
Alessandro Benvenuti è noto soprattutto come attore, ma è anche autore teatrale, regista e musicista. Ultimamente è tornato alla televisione interpretando il ruolo di Emo Bandinelli nella fortunata serie tratta dai romanzi di Marco Mavaldi, I delitti del BarLume, ma è anche autore e attore cinematografico. L’abbiamo visto diverse volte sul nostro palco, l’ultima con Nino Formicola nel 2014 con lo straordinario Tutto Shakespeare in 90 minuti, spettacolo di cui era anche regista. Suo genere d’elezione è tuttavia il monologo, come potremo apprezzare sabato.

Lei è interprete, autore e regista dello spettacolo ‘Un comico fatto di sangue’, ci parla della vicenda che racconta?
Ho scritto questo spettacolo con mia moglie, Chiara Grazzini, che è anche aiuto regista, qui per la prima volta coautrice. Narra 15 anni di vita famigliare, dal 2000 al 2015, con un marito, una moglie, due figlie e qualche animale di troppo ed è articolata in 5 atti come una tragedia classica. Fatto curioso è che via via che avanza la tragedia lo spettacolo si fa più comico: è un esperimento di sceneggiatura di cui sono molto soddisfatto e portando in scena lo spettacolo ho visto che suscita molta ilarità nel pubblico.
Ogni volta che scrivo un testo cerco di fare un passo in avanti da un punto di vista drammaturgico e questo è un esperimento nuovo di scrittura. In questo spettacolo c’è anche filosofia del vivere: le battute non vogliono solo far ridere, ma raccontare delle verità, toccare argomenti comuni a chi è sposato, ha figli o ha degli animali in casa.

Oltre al teatro lei si dedica anche alla televisione e al cinema, la vediamo in questi giorni ne I Delitti del BarLume, c’è un medium che preferisce?
Mi sento a mio agio tutte le volte che faccio una cosa che ho voglia di fare, scrivo per il teatro, per la televisione e anche musica ed è un po’ come studiare più materie a scuola. Mi trovo bene in tutti i mezzi, ma il teatro è la mia casa: posso scrivere uno spettacolo e poi produrlo. Il teatro mi dà la possibilità di lavorare su cose mie e con persone che amo, quando fai televisione a volte ti scontri con mostri terribili, invece il cinema è una cosa molto complicata e ne sono uscito volontariamente perché non riuscivo più a divertirmi. Adesso faccio televisione con Sky, I delitti del BarLume, perché mi diverto a farla. Mi trovo bene in tutti i media, basta che si facciano cose sensate. Devi essere felice di quello che fai, se non lo sei il lavoro non viene bene.

È venuto già diverse volte nel nostro paese, ne ha un ricordo?
Sì, sono contento di tornare a Budrio, ho dei bei ricordi del pubblico che è competente sul teatro e sono molto curioso di vedere come sarà preso questo spettacolo. È uno di quei teatri in cui torno sempre volentieri.

Ludovica Piazzi

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