Richiedenti asilo di Budrio trasferiti in un altro Comune e a Mezzolara

18 gennaio, 2016

L’Unione dei Comuni Reno-Galliera, in accordo con la Prefettura di Bologna, ha rinnovato la convenzione per l’accoglienza dei 12 migranti nel distretto dei Comuni di Pianura Est. E’ quanto si legge su una determina dell’Unione Reno-Galliera, pubblicata lo scorso 30 dicembre 2015. Stamane il Comune di Budrio ha però annunciato che dal 7 gennaio di quest’anno, 9 richiedenti asilo presenti nel capoluogo di Budrio sono stati ospitati in altri comuni del distretto e 3 sono invece stati trasferiti a Mezzolara (andandosi ad aggiungere ai 15 già presenti).

I RICHIEDENTI ASILO RESTANO A MEZZOLARA, MA VENGONO TRASFERITI QUELLI ACCOLTI NEL CAPOLUOGO DI BUDRIO
“I richiedenti asilo che sono stati ospitati nel capoluogo dall’agosto 2014 nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum non sono più a Budrio dal 7 gennaio scorso”. Così si legge in una nota del Comune di Budrio pubblicata questa mattina. “Tre di loro – si legge ancora – in quanto coinvolti in un progetto di formazione lavoro sul territorio, si sono trasferiti nella struttura di Mezzolara. Gli altri nove migranti invece hanno lasciato Budrio e sono stati ospitati in altri comuni del distretto Pianura Est, esattamente come annunciato lo scorso novembre dal Sindaco e Presidente del distretto Giulio Pierini”. Anche se la convenzione con il Distretto Pianura Est è stata appena rinnovata dalla Prefettura e i richiedenti asilo resteranno sul territorio del distretto, hanno lasciato l’abitazione privata dove alloggiavano nel capoluogo di Budrio. L’Unione dei Comuni Reno-Galliera ha rinnovato l’affidamento alla cooperativa che li gestisce, fino al prossimo 25 febbraio 2016. La richiesta è arrivata direttamente dalla Prefettura di Bologna che, in una nota dello scorso 15 dicembre, ha chiesto di mantenere l’attivazione delle strutture e l’organizzazione attuale, in capo al Distretto Pianura Est, fino alla data presunta del 31 marzo 2016. Almeno per dare il tempo alla stessa di affrontare le nuove procedura di gara per individuare i nuovi soggetti ospitanti. L’ammontare di spesa, a favore della cooperativa che li gestisce, è stato stanziato in 41.160 Euro e comprende anche la copertura delle spese per i 9 richiedenti asilo di Bentivoglio. L’Unione Reno Galliera sarà rimborsata per un importo massimo di € 35,00 per giornata di effettiva presenza di ogni migrante ospitato, comprensivi dei € 2,50 giornalieri in contanti, a titolo di pocket money, da erogare mensilmente. Al richiedente asilo sarà garantito vitto, alloggio, assistenza alla sua persona, il servizio di mediazione linguistica e l’assistenza per formalizzare la richiesta di protezione internazionale e seguirne i passaggi fino alla decisione dell’autorità competente.

LUNGAGGINI BUROCRATICHE
Dopo un anno e mezzo di accoglienza a Budrio ancora molti dei ragazzi ospitati non hanno in mano una decisione definitiva sull’esito della procedura di asilo. Sono le lungaggini burocratiche l’unico motivo che ritarda la loro dipartita: tra disbrigo pratiche e l’analisi dei tantissimi casi presenti in tutta la regione, gli uffici di Bologna non riescono a decidere in tempi brevi. In caso di accettazione della domanda i ragazzi sarebbero liberi di poter lasciare la struttura di accoglienza e di ricongiungersi con i loro parenti sul territorio nazionale. Lo scorso ottobre il Parlamento ha approvato varie mozioni, presentate dai gruppi politici, per la creazione di sezioni specializzate nei Tribunali ordinari, con lo scopo di velocizzare l’iter.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


13 Commenti


  1. Quindi l’annuncio del Comune era una bufala. Chissa’ se il gruppetto Budrio Bene Comune se n’e’ accorto.

  2. Ufficio Stampa Comune di Budrio

    La notizia diffusa dal vostro blog è falsa e infondata.
    I richiedenti asilo, che sono stati ospitati nel capoluogo dall’agosto 2014 nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, NON sono più a Budrio dal 7 gennaio scorso. Due di loro, in quanto coinvolti in un progetto di formazione lavoro sul territorio, si sono trasferiti nella struttura di Mezzolara. Gli altri dieci migranti invece hanno lasciato Budrio e sono stati ospitati in altri comuni del distretto Pianura Est, esattamente come annunciato lo scorso novembre dal Sindaco e Presidente del distretto Giulio Pierini.
    Sugli aspetti di competenza distrettuale offrirà elementi di verità l’Ufficio di Piano Pianura Est.
    Chiediamo, a chiunque voglia diffondere notizie su temi così delicati, di fare riferimento alle istituzioni competenti a partire dal Comune di Budrio che dispone, peraltro, di un ufficio stampa.

    • A Budrio di Istituzioni degne di questo nome oramai si dubita ve ne siano. A partire dal vertice.
      A Budrio regnano l’ipocrisia e la fandonia. E se le Istituzioni possono permettersi ciò possono permetterselo anche i Cittadini.

  3. Cosa dire ? Non ci sono parole… Per favore non chiamateli RAGAZZI perché ragazzi non sono. I rifugiati per me dovrebbero essere solo “donne e bambini”. Gli uomini dovrebbero difendere e impegnarsi per il loro Paese…

  4. Ufficio di Piano del Distretto Pianura Est, Unione Reno Galliera

    Si comunica che, a differenza di quanto sostenuto nell’articolo, la struttura di accoglienza di migranti giunti nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum sita presso il Comune di Budrio è stata chiusa il 7 gennaio 2016 in accordo con la Prefettura di Bologna. Nove persone sono state spostate a Saletto di Bentivoglio, dove sono già presenti altri nove profughi accolti nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Tre persone, che stanno attualmente svolgendo tirocini formativi sul territorio, sono state spostate presso la struttura presente a Mezzolara di Budrio, gestita dalla Coop Lai-momo in convenzione diretta con la Prefettura; escono pertanto dall’accordo tra la Prefettura e l’Unione Reno Galliera. Tale accordo si chiuderà entro il marzo 2016 quando l’accoglienza verrà gestita direttamente da una convenzione tra Prefettura di Bologna ed ente gestore.

  5. Due o tre coinvolti nel progetto formativo? Le voci autorevoli delle istituzioni sono discordanti!

  6. Morale della favola : prima erano 12. Poi ne sono arrivati altri 15, e siamo arrivati a 27. Poi il Comune fece un comunicato ufficiale, dicendo che entro fine anno i primi 12 sarebbero stati spostati in altro Comune. Non era vero, sia perché lo spostamento e’ avvenuto nel 2016 sia perché hanno cambiato Comune solo in 9 (o 10) , e non 12 come annunciato. Ne restano quindi 17 (o 18), e quindi quel comunicato del Comune si e’ rivelato, alla luce dei fatti, falso.

    • Ma lei sta ancora cercando delle verità su ciò che da Palazzo esce ufficialmente? De coccio eh? 😀 … suvvia, si rassegni… almeno finchè non nevicherà rosso.

  7. Saretta Infelice

    Giá per il fatto che non sanno esattamente se ne sono rimasti 2 o 3 te la dice tutta…. ma come siete messi?!? E i “tirocini formativi” non possono essere fatti per i ns.giovani disoccupati anziché per queste persone che giá manteniamo con vitto e alloggio ed extra ??

  8. due o tre?12 o 27?Insomma la matematica pare una opinione…

  9. Ho già lasciato un commento simile, ma qui mi sembra più indicato.
    Mi piacerebbe leggere un commento su questo continuo incrementarsi del numero di questi “ragazzi” presso il neocentro di accoglienza a Mezzolara, da parte di quella signora che è stata vittima, mentre si recava al lavoro, di un tentativo di violenza da parte di uno di loro in via Lumaca.

  10. Una migrazione permanente che porta con sé l’intolleranza nei confronti della donna è particolarmente pericolosa per le stesse donne. Abbiamo visto quello che è successo in Germania? Alle tedesche è passata molto in fretta la voglia di applaudire…

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.