La nuova tariffazione sulla raccolta porta a porta non sarebbe legittima, perché il consiglio comunale non l’ha approvata come vuole il regolamento del Comune di Budrio. E’ questa la lettura che le opposizioni budriesi, NOI per Budrio e Movimento 5 Stelle, hanno dato in questi giorni sulla tariffazione puntuale annunciata e già operativa dal primo gennaio. Per Maurizio Mazzanti (NpB) “la tariffa è impostata in modo assurdo e così si incentiva la migrazione dei rifiuti”. Antonio Giacon (5 Stelle) ha detto: “E’ ancora un mistero quali saranno le reali economie per i budriesi”.
TARIFFAZIONE PUNTUALE, DUBBI SULLA LEGITTIMITA’
“La tariffa – si legge nel regolamento del Consiglio Comunale di Budrio – è determinata sulla base del Piano Finanziario con specifica deliberazione del Consiglio Comunale, da adottare entro la data di approvazione del bilancio di previsione relativo alla stessa annualità”. Sarebbero queste le tre righe che metterebbero a rischio la legittimità dell’operazione della Giunta. Proprio perchè il consiglio comunale non è mai stato chiamato a votare la nuova tariffa. E anche se si votasse domani sarebbe comunque tardi: come stabilisce il regolamento il voto sarebbe dovuto arrivare prima dell’approvazione del bilancio di previsione, uscito dall’aula lo scorso dicembre. La notizia ha generato un forte malumore fra le opposizioni budriesi, tanto che pare che sia già stata chiesta una interpretazione giuridica al segretario comunale.
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MAZZANTI (NOI PER BUDRIO): “TENTANO DI AMMINISTRARE IL PAESE COME SI GIOCA A MONOPOLI”
“Come al solito questa amministrazione – ha detto Maurizio Mazzanti capogruppo di NOI per Budrio – non rispetta i cittadini e il modo in cui ha attivato la tariffazione puntuale ne è un esempio. Da una lato non ha informato i cittadini della partenza in anticipo per timore di malumori inevitabili, visto il modo assurdo con la quale è impostata, perché di fatto agevola chi fa male la differenziata a discapito di chi la fa già bene. Così si incentiva solo la migrazione dei rifiuti”. Inoltre – ha continuato – vi sono seri dubbi sulla legittimità di questa modalità non essendo stata votata in consiglio prima della approvazione del bilancio previsionale e senza avere modificato il regolamento Tari, che invece non la prevede e quindi non può essere applicata prima di una modifica regolamentare”. Per Mazzanti “siamo davanti a dei dilettanti allo sbaraglio che tentano di amministrare un paese come si gioca al Monopoli ma che invece di giocare con dei soldi finti giocano con quelli veri dei cittadini.
GIACON (5 STELLE): “MISTERO QUALI SARANNO LE ECONOMIE PER I BUDRIESI”
Più soft, ma comunque critiche, sono state le parole di Antonio Giacon, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo un Sindaco vittima della sindrome dell’annuncite. Come consigliere comunale non abbiamo avuto alcun documento da poter leggere e valutare. Per quanto riguarda il cambio di tariffazione devo capire come potrà avvenire nel corso del 2016 visto che il regolamento parla chiaro”.
Giacon si dice comunque favorevole alla tariffazione puntuale. “Abbiamo sempre sostenuto questa direzione – ha spiegato – a patto che chi è realmente virtuoso, perchè conferisce meno indifferenziato, ottenga una sostanziosa riduzione della tariffa e non 2 spiccioli. Quali saranno le reali economie per le famiglie budriesi è ancora un mistero. Documenti alla mano potremo tirare qualche conclusione sui benefici reali di cui i budriesi potranno beneficiare”.