“E’ in stato di abbandono, dunque aperto a tutti i visitatori”. Si sono giustificati così una 54enne italiana e un 34enne domenicano arrestati dai Carabinieri, perchè sorpresi a far razzia all’interno dell’agriturismo Il Loghetto, in via Zenzalino Sud, chiuso ormai da tempo. L’accusa è di furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.
CARICAVANO LA REFURTIVA SULLA LORO MINICAR
Ad incastrare i due malviventi è stata la telefonata al 112 di un cittadino, preoccupato per la presenza di due persone che si stavano aggirando nei pressi dell’agriturismo. La segnalazione ha fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine che, una volta arrivate sul posto, hanno beccato il domenicano all’esterno della struttura, mentre faceva “da palo” e aspettava la complice per caricare la refurtiva sulla loro minicar.
Nell’auto i Carabinieri hanno trovato due mazze, un piede di porco, dei cacciaviti, chiavi di varie misure e alcuni oggetti antichi. Quest’ultimi sono risultati provento di furto. “E’ in stato di abbandono, dunque aperto a tutti i visitatori” avrebbe risposto la donna agli agenti. Il 34enne è incensurato, mentre la 54enne è nota alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia per furto, ricettazione, minaccia e porto di armi od oggetti atti ad offendere. I due hanno passato la notte agli arresti domiciliari, prima di esser portati dal magistrato per la convalida dell’arresto.
Arrabbiato.
Ai domiciliari? Fino a quando anche in flagranza di reato vanno ai domiciliari, beh allora stiamo bene.
A ma questo perchè non ci sono posti in carcere, e se per caso c’è li mettessero e la cella non si confà a quando dice l’europa o quanche radicale allora verremmo noi ad essere denunciati.
Il problema delle carceri troppo affollate è un falso problema. L’Italia spende un miliardo all’anno per tenere nelle patrie galere detenuti stranieri che in buona parte potrebbero scontare la pena nei loro Paesi d’origine. Ma a qualcuno non conviene…