Porta a porta, nuovi limiti anche per i commercianti. Martedi’ in commissione il via alla discussione politica

8 febbraio, 2016

La tariffa puntuale sulla raccolta porta a porta ha colpito anche le attività commerciali. In questi giorni stanno arrivando per posta, agli esercenti del territorio, le nuove regole per il conferimento dell’indifferenziata, valide dal 1 gennaio di quest’anno. Per le utenze non domestiche il limite, per non spendere più dell’anno scorso, è fissato a 14 svuotamenti annui. Domani, in commissione, il primo confronto sulla tariffa tra maggioranza e opposizione. Intanto il sindaco Pierini e l’assessore Pezzi stanno incontrando i cittadini in riunioni “a porte chiuse”, per spiegare loro le nuove modalità.

NUOVI LIMITI PER I COMMERCIANTI
Da quest’anno cambia il modo con cui si calcola la bolletta dei rifiuti. E non solo per i privati ma anche per le attività commerciali, che dovranno necessariamente adeguarsi se non vogliono incorrere in spese maggiori. Anche per loro è stato fissato un numero limite: 14 svuotamenti annui per i bidone carrellato o 30 svuotamenti annui se si utilizza il bidoncino piccolo. Se l’attività riuscità a rimanere sotto questo numero, risparmierà rispetto alla bolletta dello scorso anno (ma non si sa ancora quanto), altrimenti ogni conferimento in più si pagherà.

PIERINI E LE RIUNIONI A PORTE CHIUSE, CAMBIO DI STRATEGIA RISPETTO AL PASSATO
Intanto il sindaco Pierini e l’assessore all’ambiente Stefano Pezzi sono impegnati in riunioni sul territorio per spiegare ai cittadini le novità introdotte dalla nuova tariffa. A differenza del passato tuttavia, quando gli incontri erano aperti a tutti e pubblicizzati sui mezzi di comunicazione del Comune, il sindaco ha scelto la modalità inedita delle “porte chiuse”. Sono incontri che lui stesso ha definito “non pubblici, ma nemmeno privati”, i cui cittadini presenti sono invitati per lo più con il passaparola. Fino a ora, ci risultano organizzate le riunioni alla bocciofila di Budrio, al circolo La Magnolia e nella sala riunioni della Parrocchia di Bagnarola.

MARTEDI’ IL PRIMO CONFRONTO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SULLA TARIFFA
Martedì 9 febbraio, alle ore 18:30, si terrà in Comune la commissione chiesta dalle opposizioni per discutere della nuova tariffa introdotta. Sarà il primo momento di confronto “ufficiale” tra le forze politiche, visto che il consiglio comunale non ha ancora approvato il nuovo piano finanziario sulla TARI (lo farà entro marzo). La seduta è aperta alla cittadinanza.

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13 Commenti


  1. Andrea Bonfiglioli

    incontri “non pubblici, ma nemmeno privati”.

    Devo ridere? Ma devo sentire una roba del genere?

    Ma, dico io, la vergogna mai?

    Mah!

    • Eh no, nel momento in cui uno si fa prendere dalla vergogna poi si ferma. E loro hanno ancora diverse cose da fare. Per esempio, per i rifiuti, il prossimo step è quello di far saltare il ritiro dell’umido e lasciare solo i due mangiaumido in centro, poi seguirà la scomparsa del ritiro degli sfalci e potature (te li triti e te li spargi nel giardino che concimano anche) ed infine imporranno l’obbligo di conferire a mercoledì alterni un minimo di:
      – 10 kg di carta o plastica per i single
      – 35 kg di carta o plastica per le coppie (comprese le unioni di fatto e quelle registrate)
      – 75 kg di carta o plastica per i nuclei di 3
      – 110 kg per i nuclei da 4
      ……
      Chi non li avrà può andare a rifornirsi dal cartolaio o dal plasticaio: va bene anche la carta bianca e la plastica da stampaggio in granuli.

      E ci sarà ancora qualcuno di questi che vanno ad incontrare in queste serate privé_pas_trop_privé che pontificherà l’operato di costoro.

  2. Incontri “né pubblici né privati” . Anche Licio Gelli, forse, avrebbe usato lo stesso termine per definire certe riunioncine della P2. Ora invece siamo alla 2P (pezzi e pierini), che sentendo scricchiolare pericolosamente la propria popolarita’ si rifugia nel caldo abbraccio dei circoletti storicamente vicini al sindaco pd di turno. Mi sono stati riportati alcuni passaggi degli interventi fatti dal sindaco, davvero per nulla convincenti. Uno di questi era l’ormai abusato “ce lo chiede l’Europa”, quasi ad affermare che se non avessimo il 78% di differenziata e questa bricconeria del limite di svuotamenti annui finiremmo poi invasi dall’esercito tedesco. Le cose non stanno cosi’, e per le opposizioni sara’ importante fare capire ai budriesi cosa effettivamente chiede l’Europa e quali invece sono pure balzanerie budriesi. Da piu’ di due anni l’amministrazione usa il notiziario comunale per scrivere fiumi di parole sulla Pap, ma se li andate a rileggere non troverete mai scritto che un bel giorno si sarebbe introdotto un “tetto” agli svuotamenti. Anzi : troverete scritto che si sarebbe introdotta una tariffazione puntuale in base alla quale “meno indifferenziato si produce, piu’ sconto si ottiene”. Era evidentemente una fandonia, perché oggi chi effettuera’ il numero di svuotamenti limite paghera’ come chi ne fara’ la meta’, o un terzo. L’imperdonabile ritardo con cui e’ stata comunicata l’applicazione dei “tetti” anche alle utenze non domestiche la dice lunga sul disordine, sulla improvvisazione e sulla evidente incapacita’ nel saper gestire situazioni complesse che questa amministrazione ha gia’ palesato in piu’ occasioni.

  3. Dalla P2 alla 2 P! troppo forte!!

  4. Quella degli incontri “né pubblici né privati” é una trovata pazzesca! Neppure il miglior Petrolini saprebbe descriverla.
    Comicità allo stato metafisico.
    Peccato che in quello fisico si trovino i cittadini.
    Ma é solo un effetto collaterale.

  5. Se solo mio padre e mio nonno potessero vedere con i loro occhi ciò che sta avvenendo in questi anni a Budrio…..
    Davvero non c’è limite al ridicolo per questa amministrazione che definire incompetente è usare un eufemismo.

  6. “La raccolta differenziata “porta a porta” è partita a Roma nel 2007, con una sperimentazione nei quartieri di Colli Aniene, Decima e poi nel 2008a Massimina, per un totale di 30.000 cittadini coinvolti. In brevissimo tempo in queste zone si è passati dal 20% a oltre il 60% di raccolta differenziata.” (fonte Wikipedia). In seguito si estende su tutto il territorio nazionale….
    L’anno scorso abbiamo visto tutti per Tg che Roma e stata classificata come la più SPORCA città…… c’e bisogno di aggiungere altro?????

    • Wikipedia, la Bibbia del XXI secolo. Se c’è scritto lì, allora è sicuramente vero. Fact checking estremo. Roma come esempio del porta a porta non l’avevo ancora sentito.
      Fantastico poi il sillogismo.
      Complimenti per l’analisi lucida e la raccolta di informazioni degna di un giornalista di inchiesta.

      • Supponendo che lei abbia ragione non le dovrebbe essere difficile dirci cosa il sig. Mario ha riportato di falso.
        Attendiamo fiduciosi, ma ho la forte sensazione che come il sig. Riccardo di altro thread non scriverà più nulla… o butterà la palla in tribuna per la seconda volta.

        • Semplicemente perché si guarda una situazione estrema, di una capitale con più di 3 milioni di abitanti e con una miriade di problematiche peculiari. Per di più, si tratta di 30.000 cittadini coinvolti cioè dell’ 1% della popolazione. Mi sembra che estrapolare delle conclusioni da questo campione sia quanto di meno scientifico ci possa essere. Che si vadano a guardare esperienze più simili alla nostra come in Lombardia, Veneto o in Toscana che hanno dato risultati molto positivi e che non hanno complessità di una metropoli.

          • Bene. Questo è argomentare.
            Trovo la sua osservazione valida. Però non c’era nulla di falso in ciò che ha esposto Mario. Ed è fuor di dubbio che il porta a porta fa uscire il peggio che c’è in noi che poi, mi conceda, ha anche un po’ ragion d’essere: quale alternativa? Ai tiranni da sempre si fa fare una brutta fine.
            Tornando ai paragoni, pescando tra le realtà da lei citate ve n’è qualcuna con i parametri di funzionamento uguali alla nostra?
            Ed in ultimo, guardando ad una realtà a 10 km da noi, cheddire di Castenaso che giusto giusto con un po’ di “pubblicità” è salita al

            ♥ 67% CON I CASSONETTI
            ♥ senza trasformare le case e la città in discariche
            ♥ pagando decisamente meno di noi
            ♥ inquinando meno di noi per la raccolta
            ♥ CONSERVANDO la LIBERTÁ di conferire AL BISOGNO e non a tiramento di K (mi si perdoni il francesismo) della 2P+H
            ♥ senza creare problemi quando c’è da allontanarsi da casa per qualche giorno

            ?

            Chiaro, io sono sempre più convinto che il porta a porta sia da applicare solo in quei casi dove una città non risponda agli appelli reiterati dei suoi amministratori. Appelli che a Budrio non si sono ne visti ne sentiti. Anzi, a Budrio abbiam sentito solo un mare di BALLE come quella che il 40% con i cassonetti É FISIOLOGICO sbandierato dai due sig. (dove?) Pierini e sig. Pezzi, che però si dimenticavano di aggiungere “laddove non si fa nulla per aumentare come da noi.” O che dall’81% in poi la TARI sarebbe un po’ (ma quanto?) diminuita. Ma quando mai lo prenderemo l’81%??? E soprattutto: a che prezzo?

  7. una domanda:
    Se uno ha un negozio ed ha molta indifferenziata, può sommare le 2 raccolte??
    Se cosi fosse, parte di quello che uno ha a casa lo può portare e smaltire nell’attività, o viceversa..
    E per quelli che non hanno un negozio?
    Altra domanda:
    il mio nucleo familiare è composto da 2 persone che fanno da mangiare in casa, pane compreso, anche mio cugino ha un nucleo di 2 persone che lavorano entrambi, ma devono comprare tutto per mangiare, quindi contenitori, scatole e brik in quantità, dobbiamo conferire e pagare allo stesso modo??

  8. Pronta la risposta del competente: se ne freghi di suo cugino e paghi!

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