“Siamo all’aberrazione più totale e quello che colpisce è che ci siano degli uomini per cui tutto è lecito”. Così Stefania Nepoti, referente di SEL Budrio, ha dato il via al suo commento alla notizia di cronaca dell’abuso perpetrato a Budrio su una donna disabile di 40 anni, ceduta dal padre in cambio di denaro e violentata in un casolare nelle campagne del paese. Poi la richiesta: “Chiedo con forza che l’Amministrazione prenda una posizione e si esprima pubblicamente su questi gravi fatti”.
SCRIVIAMO CHE BUDRIO E’ IL COMUNE CHE RIFIUTA LA VIOLENZA SULLA DONNA
Nepoti è intervenuta sulla pagina Facebook. “Non c’è affetto, non c’è cura né pietà, neppure verso una figlia malata” – ha scritto. “Gli unici che si riconoscono tra loro, in questo orrore, sono gli uomini, i detentori del potere che possono sentirsi liberi di esercitarlo a loro piacimento. La donna, considerata solo oggetto di proprietà, può diventare oggetto di scambio tra uomini. E il denaro è l’unica cosa che conta. Bene che un operatore dell’Ausl – ha continuato – abbia avuto l’attenzione e la sensibilità di cogliere e di capire quello che, purtroppo pare, già da diverso tempo, stava accadendo a questa donna, e bene che siano intervenuti i magistrati e i carabinieri. Penso però che, dopo diversi casi di minacce e di violenze verificatisi a Budrio e nei comuni vicini (l’ultimo solo di qualche giorno fa a Baricella), da parte delle Istituzioni, delle forze politiche, delle associazioni presenti nei nostri comuni attive sul tema del contrasto alle varie forme di violenza sulle donne, e delle cittadine e dei cittadini tutti, sia necessario far sentire la nostra voce. E far sentire soprattutto che c’è una comunità, attenta e accogliente, pronta a stare vicina, a sostenere e proteggere tutte le donne che si sentano in pericolo e far sentire condannabile ed odioso ogni uomo che agisca in modo violento o prevaricatore nei confronti di una donna. Sono necessari anche gesti simbolici, allora proporrei di scriverlo, che Budrio è il comune del’Ocarina e il comune in cui si rifiuta ogni forma di violenza sulle donne. Sullo sviluppo di una cultura del rispetto delle donne e aggiungo anche delle bambine e dei bambini – ha concluso – passa la crescita di una comunità coesa e attenta al bene di tutti, perché dove stanno bene le donne e i bambini, stanno bene tutti”.
“Budrio è il comune del’Ocarina e il comune in cui si rifiuta ogni forma di violenza sulle donne”.
Sembra una battuta di un comico, non di un politico: bisogna stare attenti a come si scrive o si dicono le cose……
Spero comunque che non solo Budrio sia “il” comune in cui si rifiuti la violenza sulle donne, altrimenti poveri noi….
Originale poi chiedere cosa ne pensino le istituzioni (non c’entra chi comanda, potrebbe essere chiunque): perchè chiedo, vi possono essere divergenze di pensiero in questo caso?
Credo che la fame di visibilità sia forte in certe persone.
Scusate l’impertinenza,ma è sul serio quella persona che l’articolo descrive?perchè non hanno fatto il nome ma lo descrivono perfettamente e mi fa stranissimo
“Che Budrio è il comune del’Ocarina e il comune in cui si rifiuta ogni forma di violenza sulle donne”
Signor Bonfiglioli sono assolutamente d’accordo con Lei. Dichiarare che Budrio è IL comune che rifiuta ogni forma di violenza sulle donne è come definirlo ‘ denuclearizzato”: la saga della banalità e del vuoto pneumatico di idee. Fa strano che una tale banalità venga da una donna.
“Sullo sviluppo di una cultura del rispetto delle donne e aggiungo anche delle bambine e dei bambini – ha concluso – passa la crescita di una comunità coesa e attenta al bene di tutti, perché dove stanno bene le donne e i bambini, stanno bene tutti”.
Questa invece è la tipica frase di chi è già in campagna elettorale.
Signora Nepoti trovi argomenti ma sopratutto parole più convincenti perchè la sua dichiarazione cavalca in modo vergognoso la tigre dell’indignazione e suona falsa come una moneta da 5 euro.
Concordo con Amelia, e aggiungo che alla signora , forse troppo impegnata in epurazioni in quel di SEL, e’ evidentemente sfuggita una mozione, approvata da tutto il Consiglio Comunale a dicembre 2013, nella quale la posizione dell’amministrazione riguardo alla violenza contro le donne era ampiamente espressa ed e’ agli atti. Campagna elettorale ? La SEL “à la Nepoti” varra’ si’ e no un centinaio di voti, a stare larghi. Se facesse due o tre passi indietro, a mio giudizio farebbe esclusivamente il bene del suo schieramento.
Colpisce notare come ci siano persone che si preoccupano più di cercare motivi per attaccare chi scrive piuttosto che esprimere una condanna ferma e decisa nei confronti dei gravissimi casi di abusi e violenze sulle donne drammaticamente verificatisi di recente. Mi aspettavo che tutti, come ho scritto, a partire dalle istituzioni ma non solo, ci unissimo per condannare questi gravissimi episodi anche con dichiarazioni simboliche ma ferme e decise contro tutte le violenze sulle donne e anche sulle bambine e i bambini. Invece devo dire che il silenzio che ho registrato e questi attacchi personali perché ho espresso pubblicamente il mio pensiero, li trovo preoccupanti. Chi trova strumentale ciò che ho scritto evidentemente, per sua fortuna, non conosce il dramma che vive una donna che subisce violenze. Mi colpisce anche leggere che, poiché è stata approvata una mozione in Consiglio Comunale nel dicembre 2013, si pensa che l’amministrazione abbia fatto abbastanza. Le violenze accadute nei giorni scorsi parlano da sole e ci dicono proprio che non è così, non si è fatto abbastanza!
Forse le sfugge che solo chi perpetra può non condannare: al resto del mondo la sua richiesta è ridondante signora. E non farebbe altro che aumentare l’inutilità di quanto già fatto sin’ora che è stato comunque non sufficiente a… forse è meglio tacere e FARE qualcos’altro che non siano parole? Sembra che il mondo, a parte lei, la pensi così.
Gentile Nepoti
Bisogna che lei si renda conto, una volta per tutte, che non ha il monopolio dell’indignazione e che non può neanche avere la presunzione di sapere quando, e in che modalità, i budriesi che lei arringa con tanta veemenza, abbiamo mai manifestato condanna contro la violenza alle donne. Le ricordo solo il caso di Jamila ( a proposito lei c’era quella sera?) che ha visto il nostro paese coeso in una manifestazione univoca, bipartisan e che esprimeva i modo concreto “condanna ferma e decisa”. Non abbiamo bisogno delle sue dichiarazioni per prendere coscienza che la violenza sulle donne è un fenomeno in crescita, un flagello che ci attanaglia quotidianamente: se proprio voleva uno spunto di riflessione per la sua campagna elettorale avrebbe potuto parlare della solitudine delle persone disabili e della pessima abitudine che abbiamo in molti ad aver paura della diversità. Quindi la smetta di darci lezioni di civiltà . Mi tocca pure difendere l’amministrazione comunale che, a parte i suoi mille difetti, non ha mai lesinato fondi a chi a Budrio è venuto a parlare di violenza, di diritti, ha messo in piedi spettacoli teatrali per sensibilizzare tutti sul tema. Ogni anno il sindaco si reca alle scuole superiori a distribuire fiocchetti bianchi ai ragazzi, futuri mariti e compagni, per sollecitare una riflessione in merito. Che altro avrebbe idea di fare signora Nepoti? Le ricordo inoltre, caso mai le fosse sfuggito, che della violenza alla signora disabile se ne è accorta un’assistente sociale che, lei mi insegna, è una persona che lavora per un’amministrazione comunale. Non ci sono attacchi personale a lei, signora Nepoti che manco conosco, ma al suo modo di giudicare una comunità che rifiuta l’accusa di negligenza da lei rivolta. Come si permette di affermare “far sentire soprattutto che c’è una comunità, attenta e accogliente, pronta a stare vicina, a sostenere e proteggere tutte le donne “? Io credo che Budrio sia un paese dove ognuno è ancora abituato a vigilare sul vicino anziano, dove c’è ancora molta solidarietà e attenzione al prossimo. Ci sono situazioni che sfuggono di mano, che si consumano in contesti disagiati e che è difficile individuare. Questo è il problema. Quindi signora Nepoti, e qui la chiudo, se vuole davvero come si dice in giro, candidarsi per le prossime elezioni, prima di giudicare i suoi futuri elettori, prima di tacciarli di scarsa reattività nei confronti di una tema così dannatamente presente nella nostra quotidianità, si ricordi che Budrio non è Bologna, che a Budrio ancora si discute delle persone, che ci si ‘impiccia’ dei litigi che si sentono dall’altra parte del muro e si va anche dai Carabinieri ‘a fare la spia’ . Il ‘fare abbastanza’ comincia da lì: da scendere dai palchi elettorali e stare vicino alla gente e capirne i problemi: senza proclami, con il buon esempio.
Complimenti vivissimi per la sua risposta. Ha detto tutto quello che c’era da dire e in maniera chiarissima.
Ben detto!
Mi fa specie che nessuno, tranne Stefania Nepoti, abbia condannato il grave episodio di abuso verificatosi a Budrio. Dà più fastidio la critica o la violenza?
Come sarebbe a dire ‘nessuno ha condannato’? Ma lei dove ‘non’ ha letto? Perché io sia su FB che su questo blog di parole di condanna ne ho lette, eccome. È proprio necessario fare pubbliche dichiarazioni per provare schifo e vergogna? Gliele lascio tutte le sceneggiate e i siparietti del pubblico sdegno!!!!È proprio necessario fare Ma chiudiamo questo brutto capitolo, facciamoci ognuno un esame di coscienza e separiamo la politica da questa terribile vicenda umana.
Comico che Stefania Nepoti, rappresentante di SEL si preoccupi ipocritamente di violenza sulle donne . Provi di contattare Vendola e gli chieda se anche lui ritiene che le donne siano oggetto di scambio e che il denaro sia l’unica cosa che conta. Dove cavolo era la sig.a Nepoti, che adesso stigmatizza un abominevole fatto di cronaca, quando il maggior rappresentante del suo partito, andava in america a comprarsi un cucciolo di essere umano, comprandolo da una donna che, per denaro si prestava a produrglielo su misura. Cos’è, non si è accorta che in quel caso non c’era solo una violenza su di una donna ma anche su di un povero bambino, in cambio di sporco denaro, che fra l’altro viene da una posizione pubblica, che gli ha regalato un monte di privilegi rubati a chi, tutti i giorni, lavora e fa sacrifici per mantenere una manica di nullafacenti. Abbia almeno la decenza di mantenersi in religioso silenzio senza venire a prenderci per i fondelli con la sua pelosa ed inutile ramanzina.
Sig. Aldo non poteva esprimersi meglio! Bravo!
Com’era la parabola della pagliuzza e della trave?
volevo rassicurare che non solo c’ero alla fiaccolata per Jamila ma anche quel tristissimo sabato mattina al suo funerale all’ auditorium, quando portai anche un mazzo di fiori alla famiglia. Penso però che dovremmo fare di più per evitare di partecipare a fiaccolate per ricordare donne uccise da mariti o conviventi o ex.
Non intendo dare lezioni a nessuno, sono solo preoccupata perché se è vero che nel nostro comune si sono fatte tante iniziative e c’è una forte attenzione sul tema della violenza sulle donne, il fatto che recentemente siano avvenuti diversi casi, tra i quali ad esempio il convivente di una donna che ha minacciato di morte la compagn e la figlia dicendo ai Carabinieri che tra conviventi “è normale”segnala che non si tratta di qualche caso sporadico avvenutro in contesto disagiato, ma di una cultura maschilista e di sopraffazione degli uomini sulle donne, ancora diffusa. Con il mio circolo, abbiamo organizzato un incontro pubblico un paio di anni fa proprio sul tema del contrasto alla violenza delle donne e i femminicidi, alle Torri dell’ acqua, ma lo dico a me prima di tutti, che chi fa politica se ne deve occupare di più. Neppure per un momento ho pensato alla campagna elettorale, mi sono solo chiesta cosa potevamo fare come comunità per far crescere una cultura del rispetto.
Per il resto, una polemica su Vendola mi pare qui assolutamente fuori contesto, dico solo che sono personalmente contraria alla maternità surrogata.
Ma, onestamente, le sembra logico condannare un intero genere per il fatto che esistano tre imbecilli fra di loro? Non sarebbe ora di smetterla con questa stupidata? La guerra permanente al maschio mi fa pensare o ad una grande insoddisfazione nei rapporti, o ad un interesse economico nel tener vive certe battaglie che, sinceramente sono fuori tempo e fuori logica. Se si guardasse attorno senza pregiudizi potrebbe scoprire che il fatto di essere di sesso maschile non ci trasforma tutti in violentatori. Ma prima si dovrebbe cercare di cancellare l’ ipocrisia, e questo non è, probabilmente, abbastanza conveniente.
Non ce la può fare….
Ogni tanto, anche le pulci hanno la tosse…