Fallimento APEA di Cento, nuovo attacco di Pierini alla Pizzoli. Giacon (M5S): “Abbia piu’ rispetto”
La Regione Emilia-Romagna ha ufficialmente fatto decadere il progetto dell’APEA di Cento, l’area ecologicamente attrezzata che avrebbe dovuto ospitare l’azienda budriese Pizzoli e un centro commerciale, dopo che il Comune di Budrio ha chiesto che venisse cancellato il piano dei lavori. La notizia ha scatenato nuovamente, dalle colonne de Il Resto del Carlino, le accuse del Sindaco di Budrio contro l’Azienda di patate. “Abbia più rispetto” è stata la replica del capogruppo pentastellato Antonio Giacon. Intanto si attende il pronunciamento del TAR, visto che la Pizzoli ha fatto ricorso contro la decisione del Comune di porre fine al progetto.
L’ADDIO E’ UFFICIALE
Con la firma del Presidente della Regione Stefano Bonaccini è definitivamente tramontato il progetto dell’APEA. Con lei se ne vanno oltre 100 milioni di investimenti e nuovi posti lavoro sul nostro territorio. La decisione è stata assunta dopo che, lo scorso autunno, il Consiglio comunale di Budrio ha dato l’ok per porre fine al progetto, contro la volontà dell’azienda di patate Pizzoli (che ha disposto lo spostamento della produzione a San Pietro in Casale e allo stesso tempo ha fatto ricorso al TAR contro la decisione presa dal Consiglio). “L’azienda – ha ribadito Giulio Pierini al RdC – ha deciso diversamente da ciò che aveva dichiarato e sottoscritto per anni, anche assumendosi impegni in documenti ufficiali. Ci dispiace moltissimo – ha aggiunto – ma nessuno degli enti pubblici ha rappresentato un freno al progetto”.
GIACON: “HANNO FATTO SCAPPARE LORO L’AZIENDA, PIERINI ABBIA PIU’ RISPETTO”
La risposta alle parole del Sindaco è arrivata dal capogruppo grillino Antonio Giacon. “Hanno fatto scappare una delle aziende più importanti di Budrio – ha scritto sulla sua pagina Facebook – e ora quello che riescono a fare è cercare di scaricare le loro responsabilità di inefficienza e incapacità su Pizzoli. Semplicemente una vergogna!”. E sul blog del Movimento ha scritto: “Credo che ci vorrebbe molto più rispetto per chi ha dato tantissimo a Budrio soprattutto se a parlare sono persone che nella loro vita hanno sempre e solo fatto chiacchiere politiche”.
PALAZZINA MARCONI ABBATTUTA INULTILMENTE
A fare le spese di tutta la questione è stato il Centro trasmittente a onde medie abbattuto nel giugno 2013 per far posto al centro commerciale. L’unico costruito dallo scienziato bolognese Guglielmo Marconi, considerato uno dei simboli della storia della radio. Nemmeno lo stop imposto dalla Sovrintendenza provinciale ai Beni Culturali, grazie alle battaglie dei radiomatori italiani, bastò per fermare l’abbattimento, visto il via libera rilasciato poi dalla Sovrintendenza regionale. Oggi possiamo dire che è stato raso al suolo inutilmente.