A prima vista sembra un innocuo bruco. In realtà è un pericoloso insetto che può essere letale per i nostri amici a quattro zampe. E’ stato avvistato la scorsa settimana anche a Budrio, in via Gramsci [foto: Anna Bertoni], mentre si spostava sotto forma di “processionaria”, un lungo serpentone composto da tanti bruchi attaccati, che si muovono lentamente lungo i marciapiedi e le aiuole, spesso nei pressi di pini o querce. Ecco perchè dobbiamo fare attenzione quando portiamo a spasso i nostri animali domestici.
LA PROCESSIONARIA FOTOGRAFATA IN CENTRO A BUDRIO
Per certi versi è anche un po’ buffo nel suo marciare lento. Si chiama processionaria ed è un lepidottero. E’ Una farfalla notturna, non troppo appariscente né colorata né leziosa, ma le farfalle si sa, non fanno male a nessuno. Almeno da adulte. Già, perché come per tutti i lepidotteri, infatti, il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla. Ed è proprio lo stadio di larva (bruco), quello pericoloso al punto da essere letale per i nostri amici a quattro zampe. La scorsa settimana è stata fotografata mentre si spostava sul marciapiede di via Gramsci a Budrio: un cordone lungo più di 1 metro che marciava lento e con andamento ondulante.
La processionaria in via Gramsci.
IL PERICOLO SONO I PELI. ATTENTI AI VOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE
La processionaria è un parassita delle piante su cui vive, che spesso distrugge completamente. Ma per uomini e animali il problema non sono certo le sue mandibole, bensì i peli urticanti che ne ricoprono il corpo. I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerirli, visto che, soprattutto i cuccioli, spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”. I sintomi che un cane presenta dopo questo spiacevole incontro sono spesso gravi. Il primo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco. E’ facile intuire la gravità di quanto è successo, perché il fenomeno peggiora con il passare dei minuti e la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico, a volte di dimensioni tali da soffocare l’animale. I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica. Importantissima l’azione di pronto soccorso: allontanate subito la sostanza irritante dal cavo orale con un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato. Se il cane, sofferente, non si lascia toccare in bocca, bisogna usare una siringa sprovvista dell’ago, con cui spruzzare la soluzione in bocca, anche più volte. Subito dopo bisognerà correre dal veterinario che applicherà le cure più appropriate a seconda della gravità del caso.
Dunque, occhio durante le passeggiate: alla larga da pini e querce. O almeno attenti ai piccoli bruchi killer che transitano da quelle parti.
Un cane finito nelle grinfie dalla processionaria
La eliminazione dei nidi di Processionaria e’ anche un obbligo di Legge