Budrio, il caso di via Fratelli Cervi. Pierini: “Ritiro l’ordinanza per il quieto vivere”

6 aprile, 2016

I camion-tir fornitori dell’azienda Pizzoli di Budrio, che abitualmente sostano nel parcheggio della Bocciofila, non saranno fatti stazionare in via Fratelli Cervi. Lo ha deciso il sindaco Giulio Pierini, che nelle settimane scorse aveva dato il via all’operazione per poi ritirare l’ordinanza a seguito della contrarietà dei residenti della via. Il Sindaco, a Budrio Next, spiega così il dietro front: “Ho ascoltato il loro legittimo timore e le loro comprensibili ragioni. Ritiro l’ordinanza per il quieto vivere”. Il caso ha avuto il suo apice due martedì fa, quando i residenti di via Fratelli Cervi hanno fatto scappare gli operai giunti sul posto per iniziare i lavori.

IL CASO
E’ la marcia indietro più veloce del mandato amministrativo, quella che il sindaco Giulio Pierini comunicherà ufficialmente oggi ai residenti di via Fratelli Cervi. Difficilmente infatti, in questi anni, è accaduto che il Primo cittadino tornasse sui suoi passi a seguito di una decisione presa. L’episodio clou che ha pesato sul dietro front è stata la “cacciata” degli operai giunti due martedì fa in via Fratelli Cervi per dare seguito all’ordinanza del Sindaco, messa in atto da una serie di residenti contrari ad accogliere dinnanzi alle loro case i camion fornitori dell’azienda Pizzoli, che si trova proprio nel lato opposto di via Zenzalino.
Tutto comincia il sabato di Pasqua, quando il sindaco Pierini si reca in via Fratelli Cervi per far visita ai residenti e comunicargli la modifica alla viabilità che è stata decisa. Si tratta di spostare i camion, che sostano nel parcheggio della Bocciofila in attesa di poter scaricare i loro prodotti in azienda, dall’attuale posizione all’area artigianale-residenziale di via Fratelli Cervi. Il motivo è presto detto: dietro al circolo di biliardo tutto è pronto per far partire i lavori per la realizzazione di un piccolo comparto residenziale (8-10 abitazioni) e il parcheggio deve essere tenuto libero per permettere i lavori e riqualificare l’area.
Il sindaco perora la causa di Pizzoli porta a porta, casa per casa, ma i residenti esprimono tutto il loro disappunto. Temono – infatti – che l’area diventerà preda dei tir che tutto il giorno scorazzeranno dinnanzi alle loro abitazioni e sostengono che saranno disturbati dal rumore notturno dei compressori accesi nei camion. Anche il Movimento 5 Stelle alza le barricate: “Dal canto nostro – scrivono – creare spazio per far parcheggiare dei TIR in un’area residenziale non ci sembra affatto una buona idea”. Il sindaco decide quindi di ritirare l’ordinanza.

PIERINI: “HO ASCOLTATO I RESIDENTI, NON SI FIDANO DELL’APPLICAZIONE DELLA SOLUZIONE DI PIZZOLI”
La decisione di non procedere sarà ufficialmente comunicata oggi ai residenti. Ma ieri sera, il sindaco ci ha anticipato il dietro front. “Dopo aver ascoltato i timori dei residenti e le loro legittime preoccupazioni – ci ha detto – ho deciso di far ritirare l’ordinanza. I cittadini – infatti non si fidano dell’applicazione della soluzione di Pizzoli, di far sostare i camion in via Fratelli Cervi. Così – ha continuato – abbiamo comunicato all’azienda Pizzoli che i loro camion devono sostare in un’area in zona industriale a Cento di Budrio (dove già in parte si fermano) ed entrare nella fabbrica, una volta chiamati, senza fermarsi nell’area in discussione. L’ordinanza – ha concluso – sarà quindi ritirata, e questo per il quieto vivere della zona”.

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6 Commenti


  1. Ordinanza ? Quale ordinanza ? Quel volantino lasciato nelle buchette come una qualsiasi pubblicita’ “pulisco caldaie” ? Quella non era una ordinanza : le ordinanze in materia di circolazione urbana vanno redatte e pubblicate nell’albo pretorio, pena la loro inefficacia. Qui, nella migliore delle ipotesi si trattava di un “ballon d’éssai”. Nella peggiore, di una furbata finita male grazie all’intervento dei residenti.

  2. Non sono sempre tenera nei confronti del nostro sindaco ma in questo caso vorrei dargli atto di aver ascoltato i cittadini e di aver saputo fare un giusto passo indietro. Spero che questo passo venga letto come un atto di democrazia e che una certa opposizione a tutto tondo, quella miope che non distingue le cose buone dai malestri, non si gonfi il petto puntandoci sopra una medaglia che non esiste. Pierini ha sbagliato e l’ha riconosciuto: altre volte purtroppo non l’ha fatto. Questo è quanto .Poi, buona campagna elettorale a tutti!

  3. Maurizio Mazzanti

    Penso anch’io, come Amelia Sarti, che questa volta abbia prevalso il buon senso e si sia stata fatta dal sindaco la cosa giusta.
    Quindi, almeno da parte mia, nessuna rivendicazione di vittoria politica, anzi direi che sono stati soprattutto i cittadini con la loro voce a far cambiare idea al sindaco.
    Voglio rilevare anche due aspetti, che potrebbero in futuro stemperare le polemiche di cui spesso siamo stati come opposizioni (e non sempre volontariamente) protagonisti.
    Il primo è che il dialogo e il confronto aiutano sempre, magari concordando con i cittadini e i loro rappresentanti le cose da fare (nel caso specifico la consulta frazionale era stata coinvolta?). Invece purtroppo quasi sempre è accaduto che venivano annunciati dall’amministrazione provvedimenti già decisi o diversi rispetto a quelli concordati. Il secondo è la chiarezza o meglio l’onestà intellettuale. Nel volantino distribuito ai cittadini (non la chiamo ordinanza perché non lo è) si diceva che lo spostamento in Via Cervi era l’unica soluzione possibile. Evidentemente non è così se adesso si procede in altro modo. Così come bisogna dire che il vero motivo per cui si spostano i camion non è la riqualificazione dell’area del parcheggio ma la cantierizzazione di un comparto residenziale particolarmente auspicato dall’amministrazione. Dialogo e chiarezza. Due aspetti che miglioreranno di molto il clima politico del paese.

    Maurizio Mazzanti
    NOI per Budrio

  4. Prospero Baschieri

    Bene. Anche se fra poco tempo il problema non ci sarà più visto che la ditta Pizzoli si trasferirà a San Pietro in Casale purtroppo….

  5. Ho un cugino che spesso fa il carico di prodotti surgelati alla Pizzoli: su e giù per l’Italia, quasi 1000 km in un giorno dopo ore e ore di guida, (se tutto va bene), una volta arrivato davanti alla Pizzoli anche 3 ore prima di entrare a fare il carico.
    Qualcuno mi dica cosa dovrebbe fare e dove deve aspettare quando il parcheggio della bocciofila è comodo in quanto almeno si pùo permettere un caffè o un panino senza perdere di vista il camion-frigo.
    Quante volte a suo rischio è venuto a casa per una doccia e un piatto di minestra caldo.
    Questi sarebbero i problemi seri del nostro comune?
    Stiamo per perdere la Pizzoli e qui si discute sui parcheggi vietati ai camion.
    Per tenere il frigo operativo prima del carico qualcuno mi spieghi i nostri poveri autotrasportatori dove dovrebbero andare per tenere acceso il motore? In mezzo alla campagna?

  6. si vouz l’avez, un camion vouz l’apportè

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