Budrio, freddo fino al 3 maggio. Pierini: “No a una ordinanza per riaccendere il riscalmento”

29 aprile, 2016

L’abbassamento delle temperature, avvenuto negli ultimi giorni, ha riportato il freddo nelle case dei budriesi. Tantoché ieri sera, in consiglio comunale, Maurizio Mazzanti (Noi per Budrio) ha chiesto al Sindaco di firmare una ordinanza per la riaccensione del riscalmento, nelle case e nelle scuole. Ma Pierini ha scartato la richiesta: “Non intendo emetterla, ma lo stiamo accendendo per qualche ora nelle scuole, per i più piccoli”.

MINIME SOTTO LA MEDIA STAGIONALE, DURERA’ FINO AL 3 MAGGIO
Dovrà ricredersi chi sperava che il freddo anomalo di questi giorni fosse un’ondata temporanea. Il meteo ha conferma temperature minime tra gli 8° e i 10° fino a martedì prossimo. Sono temperature sotto la media stagionale favorite da un forte vento che ha perseverato in questi giorni sul nostro paese.

MAZZANTI: “COSA ASPETTA IL SINDACO A EMANARE L’ORDINANZA?”
Lo ha chiesto su Facebook nella giornata di ieri e poi lo ha ribadito in serata in consiglio comunale. Maurizio Mazzanti ha chiesto al sindaco di firmare l’ordinanza per permettere la riaccensione temporanea in questi giorni, così come ha fatto Virginio Merola a Bologna a inizio settimana. “Sindaco Pierini non sarebbe il caso – scrive Mazzanti – di fare un’ordinanza per la riaccensione, anche solo per alcune ore al giorno, degli impianti di riscaldamento? La temperatura si è abbassata molto e c’è la necessità di riscaldare le case. E soprattutto le scuole”. La richiesta non ha trovato però l’approvazione del Sindaco. “Altri comuni hanno emesso l’ordinanza – ha detto Pierini – ma noi non intendiamo farlo. E’ uno strumento antico e inutile, visto che la gran parte delle case ha il riscaldamento autonomo e se lo accendono certo il sindaco non gli manda la polizia municipale”. Pierini ha però aggiunto: “Tuttavia stiamo già facendo degli interventi mirati nelle scuole, soprattutto per i più piccoli, riaccendendo per qualche ora al giorno”.

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4 Commenti


  1. Maurizio Mazzanti

    La risposta del Sindaco è veramente incomprensibile. La mia richiesta di emettere un’ordinanza è una cosa di buon senso: fa freddo e bisogna riscaldare le case e i luoghi pubblici. Il Sindaco dice che non intende farlo e che se uno vuole può riaccendere il termo che non arrivano di certo i vigili a controllare. Ma che risposta è? Invitare implicitamente i cittadini coi termo autonomi a commettere una infrazione amministrativa e impedire a condomini e luoghi pubblici di riaccendere. Ma poi perché? Non trovo ragioni, se non quella di risparmiare sul gasolio nei luoghi pubblici. Ma se è così è una cosa veramente vergognosa.

  2. Resta da capire come mai, se una ordinanza di questo tipo e’ “antica e inutile”, dal 2012 ad oggi ne siano state emesse almeno tre, per anticipare o per prorogare l’accensione degli impianti termici. Se penso all’inutilità di una ordinanza, confesso che piuttosto mi balza alla mente quella che ogni anno viene emessa per vietare l’uso di bombolette spray al Carnevale di Vedrana. Mi pare che il comfort delle persone, bambini e anziani in primis, possa ritenersi piu’ meritevole di attenzione. Nessuno morira’ dal freddo, questo è chiaro. E’ solo una questione di buon senso, di attenzione verso il benessere delle persone.

    • Saretta Infelice

      Il buon senso mi sembra che l’abbiano perso da molto tempo

    • Andrea Bonfiglioli

      che nessuno possa morire dal freddo non è un’affermazione corretta, dato che calando la temperatura media in cui si vive si favoriscono infezioni del tratto respiratorio, da cuii si vede dopo come riesce ad uscirne il paziente. Per non parlare poi del possibile aumento di casi di ischemia miocardica dovuta allo stress di dover sopportare più freddo del dovuto.

      Non va dimenticato infatti che in assenza di un’ordinanza i condomini con riscaldamento centralizzato possono anche non accendere la caldaia condominiale (se la maggioranza dei condomini guardano al risparmio invece che alla salute degli altri vi possono essere anziani fragili che pagano un prezzo potenzialmente altissimo).

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