La riduzione delle bollette della TARI potrebbe presto diventare realtà. Il sindaco Pierini ha annunciato l’arrivo di un premio regionale di 160mila euro che sarà distribuito nelle bollette dei cittadini a dicembre. La tassa sarà quindi più leggera di circa una ventina di euro per le utenze domestiche, merito non certo di HERA che al contrario ha aumentato i costi. Le opposizioni si scagliano contro il piano finanziario approvato: “Così è irricevibile”. Fra i paesi intorno a noi anche Granarolo rifiuta il porta a porta. Badiali (PD): “E’ una sfortuna”
BONUS DI 160MILA EURO DALLA REGIONE, BOLLETTE PIU’ LEGGERE A DICEMBRE
160mila euro da dividere nelle bollette dei budriesi. E’ il premio che la Regione ha assegnato al Comune di Budrio per essere arrivato 2° – in provincia di Bologna – sulla quantità di indifferenziata non consegnata. Il Comune di Budrio, a fronte di 11mila euro dati, ne riceverà 160mila, proprio grazie ai risultati che ha portato il sistema di raccolta porta a porta. Il fondo regionale, infatti, è alimentato dagli stessi comuni (quindi sempre di soldi dei cittadini si tratta) che vengono poi spartiti dalla regione premiando i comuni che meglio si sono comportati. Il sindaco Pierini ha detto che “il bonus sarà girato ai cittadini sulla bolletta TARI di dicembre di quest’anno”. Quindi, per la prima volta dopo tanti anni, il cittadini di Budrio potranno godere di un risparmio in bolletta intorno ai 20 euro. Non di più perchè HERA, dal canto suo, ha aumentato i costi di gestione dell’1,44% (circa 40mila euro, per un totale che sfiora i 3 milioni di euro + iva). Poca roba rispetto all’anno scorso, ma non si capisce perché i costi per il gestore aumentino di fronte a un sistema (la pap) che garantisce un maggiore prodotto diffenziato all’azienda (e quindi maggior valore). Il Comune di Budrio si attesterebbe comunque fra i Comuni che in provincia di Bologna spendono, pro capite, di più per il sistema di raccolta dei rifiuti.
OPPOSIZIONI: “HERA AVRA’ MINORI COSTI MA CI FA PAGARE DI PIU’. QUESTO VANIFICA IL BONUS REGIONE”
Giovedì scorso, in consiglio comunale, è stato proprio approvato il piano finanziario di Hera, ovvero quel documento tramite il quale l’azienda multiutility presenta i costi di gestione per l’anno in corso. Le opposizioni lo hanno duramente contestato ritenendolo “irricevibile”, visto che i costi sono presentati con forti differenze rispetto all’anno scorso (il costo della raccolta differenziata aumenta dell’86%, quello della indifferenziata diminuisce del 33%). “Questo piano finanziario non è spiegabile” – ha detto Mazzanti (NOI per Budrio). “Ci sono sindaci, come Isabella Conti di San Lazzaro, che hanno il coraggio di metterlo in discussione e di mandarlo all’Anticorruzione. Noi, invece, siamo le cavie di HERA”. Per Luca Gherardi (5Stelle) “è bene sgombrare il campo dalla disinvoltura di chi si affanna ad invocare la bontà del piano in ragione dello sgravio derivante dal bonus regionale, perché c’è un minor livello di prestazioni da parte del gestore che ha un valore teorico superiore al bonus stesso. Questo significa per Hera minori contributi ambientali da pagare alla Regione a fronte di minori tonnellate conferite in discarica ed un minor servizio, o per meglio dire un servizio di raccolta che impiegherà meno ore uomo e meno ore mezzi per essere svolto”. “E’ un discorso di salvaguardia del nostro futuro – ha risposto la capogruppo dem Sonia Serra, ritenendo “soddisfacente” il nuovo sistema di raccolta. Inoltre – ha aggiunto – “vorrei proprio vedere la qualità di quello che finisce nei cassonetti negli altri Comuni, dove può finire di tutto”. A lei ha fatto eco il consigliere dem Angelo Davalli: “Noi siamo in 6 in famiglia – ha detto – e conferendo indifferenziata una volta ogni due settimane ci stiamo abbondantemente. Questo sistema è un passo verso una maggiore equità e andava fatto”.
ANCHE GRANAROLO DICE NO AL PORTA A PORTA. BADIALI (PD): “UNA SFORTUNA”
Dopo Minerbio, Molinella e Castenaso anche Granarolo sbatte la porta di fronte all’ipotesi di introdurre il porta a porta. Dal 1° maggio – infatti – il Comune ha introdotto i nuovi cassonetti a “calotta” con l’obbiettivo di arrivare al 70% di raccolta differenziata. “E’ una sfortuna – ha commentato la consigliera dem Debora Badiali – essere circondati da comuni che adottano sistemi diversi da noi”. Infatti, finché lungo il confine territoriale rimarranno i cassonetti, non si riuscirà mai a ridurre quell’ingente quantità di indifferenziata conferita fuori da Budrio.
la sfortuna vera è avere amministratori così.
In pratica la regione decide di premiare chi porta l’indifferenziata nei comuni vicini. Come definiremmo coloro che utilizzano servizi pagati da altri senza permesso?
Per la Metro li chiamavano portoghesi. Oggi non so.
Se invece il riferimento è a quelli che esportano il rusco, io li chiamo: persone civili. Perchè hanno trovato una valida soluzione a cretinate messe in atto nel loro Comune. La prima reazione alla pap infatti, quella che ti nasce dalla pancia, quella che ti senti dentro, è di portare il rusco nell’ufficio del sig. Pierini. E magari vuotargli anche il sacco sulla scrivania… e magari fare anche un paio di risvolti al sacco e metterglielo per cappello
MA NON LO FAI!
Non lo fai perchè ti ritieni una persona civile e le persone civili sanno controllare i loro impulsi. Però! Però! E qui magari la dott.ssa Barbara Bacco potrebbe confermare, però il ns ego non può incassare sempre, ha bisogno di “sfogare”. E lo facciamo, ci sfoghiamo, portando il rusco a Granarolo o a Castenaso o a Medicina e alzando il medio ad ogni sacco di differenziata che facciamo entrare nei cassonetti gialli/blu/verdi…
Tra l’altro, a Medicina, non so se ho imbroccato io un paio di volte posti fortunati o se è così in tutta la città, ma a Medicina hanno dei cassonetti FI-CHIS-SI-MI! Hanno degli sportelli giga che ti entra il sacco da 30l senza litigare. Come anche le campane per il vetro, parecchie o tutte con lo sportellone, così che d’un botto ci svuoti il sacco di lattine e poi lo butti nella plastica… anzi no, butti tutto dentro perchè a Medicina HERA fa mettere tutto dentro la stessa campana, plastica e vetro/lattine. Chissà come mai eh? … questo è un MISThera?
Pensare al poco successo della pap a Budrio come una sfortuna perchè i Budriesi possono vuotarsi la casa dal rusco al bisogno, e non a tiramento di K della Sindaci Riuniti S.p.A., nei Comuni vicini non è da ottusi, ma di più.
Risultati della pap? Cioè, la fuga del rusco dalla città. Questo è sicuro. Forse che son rientrate quelle 5 tonnellate giornaliere che mancavano? …
E senza ombra di dubbio, tanto la sig.ra Serra che il sig. Davalli, amano avere il porcile in casa (o la casa come un porcile) … peccato che a non tutti piaccia. Si dovrebbe essere in regime democratico e non dittatoriale, e magari decidere insieme – con un referendum e non a parole con chi poi tanto fa quel che vuole – se tenere le case a porcile o no… ipocriti. … mi piacerebbe proprio vederli ‘sti due signori, che tornati i cassonetti, continuano a tenersi il rusco in casa secondo il calendario dell’HERA PD e a vuotare “solo_quando_lo_dice_luiiiii!”
Cmq questa del premio che arriva dalla regione per poter abbassare la tariffa… ridicolo, un’autentica presa per il K. Un premio che avesse un senso doveva costruirsi con l’aumentare della differenziazione. E se l’anno prx non vinciamo? Aumento di 20 euro??? Certamente SI! RI-DI-CO-LIS-SI-MO! Un’autentica panzanata.