Passano gli anni, i secoli, i millenni, ma ancora l’arcobaleno nel cielo è capace di sorprendere. Sarà perchè è così raro – gli ultimi a Budrio sono stati nel novembre del 2014 e nel maggio 2013 – o forse proprio per la sua spettacolarità: fatto sta che ieri pomeriggio tantissimi budriesi, armati di telefonino, sono scesi nelle strade e si sono fermati sui cigli delle strade, per fotografare e condividere su Facebook lo splendido fenomeno ottico. Facendolo diventare, oltre che protagonista dei cieli, anche beniamino indiscusso dei social network. Ecco le foto che abbiamo scattato.
NON POTRAI MAI RAGGIUNGERE LA FINE DI UN ARCOBALENO…
No, non potrai mai farlo. Leggenda vuole che alla fine di un arcobaleno ci sia una pentola d’oro: in tanti l’hanno cercata ma non hanno mai trovato il punto in cui nasce l’arco.
Questo perché un arcobaleno “non finisce mai”, se ti sposti si muove con te, perché la luce che li forma lo fa a una specifica distanza e angolazione dall’osservatore.
Ieri pomeriggio, intorno alle 19, due arcobaleni sono apparsi nel cielo in direzione Medicina/Massa Lombarda: potevi provare a raggiungerli ma sarebbero scappati sempre davanti da te.
NON UNO, MA DUE
L’arcobaleno si verifica solitamente quando scende la pioggia e il sole splende simultaneamente. La goccia d’acqua funge da prisma: la luce che le passa attraverso viene prima rifratta, poi riflessa sul retro della goccia e ancora rifratta uscendo da essa. Il risultato è che lo spettro della luce si scompone, regalandoci la familiare forma arcata multicolore. Ieri, nei primi minuti dopo le 19 abbiamo assistito alla comparsa di ben due arcobaleni! Gli arcobaleni doppi sono prodotti quando la luce rimbalza per ben due volte all’interno di una goccia d’acqua. Se rimbalzasse tre o quattro volte ne vedremmo altrettanti.
FACEBOOK SI E’ RIEMPITO DI COLORI: NON BASTA GUARDARLO, L’ARCOBALENO DIVENTA ‘SOCIAL’
Lo spettacolo, di solito, dura solo una manciata di minuti perché è difficile che che la concomitanza pioggia-sole duri molto. Ma ieri gli arcobaleni sono rimasti ben visibili per una mezz’ora abbondante, dando la possibilità a molti budriesi di scendere in strada per ammirarli in tutta la loro lunghezza (fino all’arco completo). Ma se un tempo eran solo gli occhi che guardavano in alto, ieri erano i telefonini ad esser rivolti al cielo, visti i tantissimi che hanno voluto scattare un ricordo e condividerlo su Facebook. E così, oltre che dei cieli, gli arcobaleni son diventati protagonisti anche dei social.
E SE TU NON VOLESSI GUARDARLO?
Se non ti piace la serenità che ti dà la visione di un arcobaleno ma apprezzi il lato oscuro e “goth” della vita, allora è presto fatto. Ti basterà un paio di occhiali da sole polarizzati per far scomparire gli arcobaleni dalla tua vista. Questo perché sono rivestiti con uno strato di molecole allineate verticalmente, mentre acqua e luce riflessa sono polarizzate orizzontalmente. Noi però la pensiamo diversamente e abbiamo voluto riempire questo articolo di tante foto scattate proprio ieri a Budrio.
Foto di Andrea Farina e Sergio Cardin
ieri tornavo a Castenaso alle 18 circa sulla strada che da Budrio porta a Vigorso, appena fuori dal cartello indicante la fine dell’abitato di Budrio (dove la strada incrocia via Albareda per intenderci), stava diluviando, e la strada era allagata completamente per due tratti, un tutt’uno con l’acqua dei fossi (infatti l’acqua allagante era marrone, non trasparente come in tutti gli altri tratti stradali). Questo significa che in quei punti i fossi non drenano perchè intasati, quindi l’acqua straripa in strada se eccede una certa quantità nel tempo (e ieri ha ecceduto, non c’è dubbio). La situazione così diventa pericolosa (pensate che contemporaneamente dalla parte opposta veniva uno in motorino che, per passare, ha dovuto bagnarsi fino al ginocchio!).
Occorre che i fossi siano tenuti come si deve, senno ste cose capiteranno di nuovo.
Giusto!!! Bisogna però anche far sapere a chi di dovere di cercare di non mandare 50 mm in 25 minuti…….
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