Budrio, case date ai figli: la presa in giro dello sconto IMU

19 maggio, 2016

“2,4 milioni di euro di tasse in meno”. E’ lo slogan che, da qualche giorno, campeggia su numerosi manifesti affissi dal Partito Democratico su tutto il paese. Peccato che dietro ai tanto declamati tagli si nasconda sempre qualche inganno, o meglio, qualche presa in giro. E’ il caso dello sconto del 50% sull’IMU – introdotto quest’anno – per le case in comodato gratuito a figli o genitori. Uno sconto di cui tanto si è parlato e discusso nell’approvazione della Legge di Stabilità, ma che diventa inefficace nel momento in cui si scopre che per ottenerlo occorre fare una registrazione che costa almeno 200 euro.

CASE DATE IN USO AI FIGLI O AI GENITORI
Pagare 200 euro per ottenere uno sconto che in molti casi è ben minore. E’ la beffa contenuta nella Legge di Stabilità 2016 che permette a parenti di primo grado (genitori versus figli, o figli versus genitori) di ottenere uno sconto del 50% sull’IMU pagata sulla seconda casa che viene data in uso al parente. Per ottenerlo occorre però – e qui sta la presa in giro – che venga registrato il contratto di comodato gratuito al costo di 232 euro in caso di forma scritta e di 200 euro se la forma è verbale. Il vantaggio potrebbe essere ammortizzato negli anni, visto che la registrazione si effettua “una tantum” (se il contratto ha un tempo indeterminato); ma è ovvio che, in un sistema normativo in continuo cambiamento come il nostro, non è detto che lo sconto venga confermato anche per i prossimi anni. Quindi potrebbe non essere conveniente neppure sul lungo periodo. Forse, chi potrebbe trarne beneficio è chi è comodante di un contratto relativo a una abitazione di maggior valore, ma comunque non di pregio (categorie catastali A1, A8 e A9 per le quali tutto ciò non vale). E’ ovvio che a beneficiarne non saranno certo le famiglie medie proprietarie di un normale appartamento.
In ogni caso, requisito per ottenere lo sconto, è quello che il comodante possieda la sola abitazione principale (quindi, non altri immobili) e che questa sia locata nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato. Tutti i requisiti li trovate cliccando qua.

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2 Commenti


  1. Tutto nella norma……. Meraviglia?

  2. Confermo!
    Titolone nell’editoriale del periodico del Comune…”Meno tasse…alle famiglie…”
    Certo, è tutto regolare con la dichiarazione di Comodato d’uso già effettuata in Comune. Mi lascia perplesso la parolina “registrazione” ..quando mai si registra un comodato d’uso a un parente in linea retta? Meglio che mi informo!
    € 232 per la registrazione + non ci costerà almeno €50 la pratica al commercialista? Tot. € 282.
    Il 50% della mia IMU che recupero è di € 179. Un affarone! Grazie Renzi,quello che mi dai mi togli… e grazie all’editorialista di Budrio Terra e Civiltà che ci vende la bidonata!

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