Si riaccende la polemica sulla lista d’attesa per la scuola materna di Budrio. E’ stata infatti pubblicata dal Comune la graduatoria per l’assegnazione dei posti e circa 70 bambini sono rimasti esclusi. Per questo motivo lo scorso venerdì sono state convocate le famiglie dei bambini in lista d’attesa per in incontro informativo: una riunione che ha suscitato la rabbia di molti genitori.
PER 50 BAMBINI SOLUZIONE ‘DI RIPIEGO’. PER GLI ALTRI 20 NIENTE MATERNA
E’ stato deciso che per una parte di questi (circa una cinquantina) sarà fatto posto nel plesso di in via Martiri Antifascisti. Una soluzione che ha suscitato perplessità e proteste, dato che i locali, nei pressi dei Vigili Urbani e vicini ai Vigili del fuoco, sono stati considerati, da molti genitori intervenuti alla riunione, non adatti ad ospitare dei bambini di quell’età, sia per l’ubicazione che per l’inadeguatezza degli spazi, come il giardino di dimensioni ridotte. Decisione che tra l’altro lascerà comunque fuori una ventina di bambini, per i quali il Comune non ha dato soluzione.
MANCANO LE SCUOLE. IL PLESSO DELLE CRETI NON C’E’
Gli amministratori e dirigenti comunali hanno parlato di ‘sistemazione provvisoria’, per un anno, in attesa che venga costruita la nuova scuola materna in zona Creti. Ma del nuovo plesso non se ne vede, ora, neppure l’accantieramento, senza contare che l’amministrazione aveva dato per certa la disponibilità già per il 2012. Una situazione che ha generato non poche critiche, visto che la predisposizione dell’edilizia scolastica è competenza comunale.
Oltre ai plessi scolastici mancano all’appello almeno 4 insegnanti: per questi, invece, la competenza è assegnata al Ministero.
CAOS “LISTE DI ATTESA”, IL COMUNE SBAGLIA A PREDISPORLE
Al generare ulteriore confusione è stato il singolare episodio della ripubblicazione integrale della graduatoria a causa di errori nella stesura. In sostanza, il Comune ha fatto i conti male, e alcuni bambini che in prima battuta si erano visti il posto assegnato, si sono ritrovati in lista di attesa oppure spostati da un plesso all’altro. Anche gli stessi posizionamenti nella lista di attesa hanno subito, a causa degli errori, dei sostanziali spostamenti, cambiando da un giorno all’altro le aspettative di chi si è ritrovato tra gli ultimi, quelli che non avranno diritto nemmeno al posto nel plesso di via Martiri Antifascisti. Non è la prima volta che il Comune fa confusione con le tabelle: già poche settimane fa era salita la polemica per la confusione sulla pubblicazione dei dati IMU.
COMUNALE PIU’ COSTOSA DELLA STATALE. NO A DIVERSIFICAZIONI PER REDDITO
Un altro punto sollevato dalle famiglie, alla riunione di venerdì scorso, ha riguardato il costo maggiore per le famiglie del servizio comunale rispetto ai “fortunati” che hanno trovato posto nella materna statale. Altro punto contestato riguarda la retta scolastica fissa, senza alcuna diversificazione calcolata sul reddito.
CODACONS: BUDRIO NELLA LISTA NERA DELLE ‘CLASSI POLLAIO’
Ha fatto riflettere anche la pubblicazione da parte del CODACONS della “lista nera” delle scuole più affollate d’Italia, nella quale vengono citate anche aule locate nel territorio budriese.
RICHIESTA RETTIFICA
Siamo a pubblicare richiesta di rettifica giunta in redazione dall’Ufficio Stampa del Comune di Budrio, in merito all’articolo sopra pubblicato. L’Ufficio Stampa del Comune di Budrio ci comunica che “In merito all’articolo di cui sopra, vorremmo rettificare alcune inesattezze: Le graduatorie sono redatte dall’Amministrazione Scolastica la quale, si è assunta immediatamente la responsabilità dell’errore, ripubblicando le graduatorie corrette. La graduatoria pubblicata è ancora provvisoria. La scuola sta effettuando le necessarie verifiche per renderla definitiva e comunque sono 68 i bambini in lista d’attesa. L’Amministrazione Comunale, per non lasciare sole le famiglie, già da ottobre 2011 ha richiesto al Ministero dell’Istruzione l’assegnazione d’insegnanti per la scuola materna statale. Nel bilancio di previsione 2012, ha previsto comunque anche le risorse per assumersi l’onere, in supplenza dello Stato, degli insegnanti necessari per due sezioni (con una capienza di 52 bambini). L’Amministrazione Comunale ha già approvato un progetto per la realizzazione di una nuova scuola materna. La scuola, prevista nella zona conosciuta coma ‘La Romantica’, sarà realizzata con oneri di urbanizzazione a scomputo, quindi direttamente con fondi privati. Il progetto prevede, a regime, una scuola dell’infanzia di 6 sezioni di cui le prime 3 saranno pronte entro il 2013 insieme agli spazi laboratoriali, le aree di riposo, gli spazi comuni. Per chi fosse interessato, sono disponibili progetti e plastico. In attesa della realizzazione di questo plesso, l’Amministrazione Comunale ha individuato l’edificio in Via Martiri Antifascisti, già utilizzato in passato per accogliere i bambini della materna, per dare risposta alle famiglie. Sia nel primo incontro con i genitori, quello informativo del 28 gennaio, che nel secondo, quello indetto dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria, la maggior parte dei cittadini ha percepito lo sforzo fatto dall’Amministrazione Comunale nel dare risposte alle loro esigenze e progettare possibili percorsi alternativi. Non a tutti invece era chiaro che il vero assente era il Ministero dell’Istruzione che da tempo latita nell’assegnazione di insegnanti per la scuola materna. Non c’è stato, come da voi indicato, un problema sollevato dalle famiglie in merito al costo del servizio comunale, ma richieste di delucidazioni e chiarimenti.”
Rettifica pubblicata in data 23/04/2012 alle ore 17.15
e vorrebbero continuare a costruire a Budrio???? ma se non ci sono posti all’asilo per quelli già residenti? o pensano che vengano famiglie senza bambini? già mancano anche le maestre, chi ci tiene dietro? altra domanda, se 50 bambini devono essere ripiegati e 20 addirittura a casa, potremmo sempre chiedere con una delibera comunale di non procreare o di non vendere i nuovi appartamenti a famiglie con figli minori di 6 anni?? o ci sarebbero già problemi anche per le altre categorie di scuole?
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Su questa questione mi piacerebbe molto sentire cosa pensano di fare tutti i candidati sindaci
Scommettiamo? Nella replica della P.A. a questi commenti saranno presenti le parole: crisi, patto di stabilità, Berlusconi….
Da semplice e ignorante cittadino dico che, quando si rilasciano licenze per costruire, il che presuppone un aumento della popolazione, bisogna pensare IN PRIMIS ai servizi:scuola, sanità, trasporti.
Bravo sig. Roberto la penso proprio come Lei.
Ricordiamoci di questa amministrazione quando andremo a votare: mandiamoli a casa.
Non mi pare si tratti di un’allarme ma di una situazione consolidata nel tempo.. tutti gli anni dei bimbi sono esclusi dai servizi educativi..ma se si facesse un calcolo delle famiglie richiedenti la residenza conteggiando tutti i bambini in età prescolare forse si potrebbe predisporre il servizio per tempo anzichè sfinire le famiglie le quali hanno già fin troppi disagi.
basta fare il conto dei bambini nati in un anno per sapere che dopo 3 anni gli stessi avranno bisogno della materna…
E’ quello che noi de Le Vele di Budrio stiamo cercando di fare attraverso il Vostro voto.
Scusate: voleva essere un commento a quello che ha scritto poco sopra Giuseppe Barilli.
perchè il comune continua a dire che i bimbi residenti che hanno fatto domanda alla materna sono 209 quando in realtà le domande sono 188 e i bimbi presi sono solo 120 ??
In merito all’articolo di cui sopra, vorremmo rettificare alcune inesattezze:
Le graduatorie sono redatte dall’Amministrazione Scolastica la quale, si è assunta immediatamente la responsabilità dell’errore, ripubblicando le graduatorie corrette.
La graduatoria pubblicata è ancora provvisoria. La scuola sta effettuando le necessarie verifiche per renderla definitiva e comunque sono 68 i bambini in lista d’attesa.
L’Amministrazione Comunale, per non lasciare sole le famiglie, già da ottobre 2011 ha richiesto al Ministero dell’Istruzione l’assegnazione d’insegnanti per la scuola materna statale. Nel bilancio di previsione 2012, ha previsto comunque anche le risorse per assumersi l’onere, in supplenza dello Stato, degli insegnanti necessari per due sezioni (con una capienza di 52 bambini).
L’Amministrazione Comunale ha già approvato un progetto per la realizzazione di una nuova scuola materna. La scuola, prevista nella zona conosciuta coma ‘La Romantica’, sarà realizzata con oneri di urbanizzazione a scomputo, quindi direttamente con fondi privati. Il progetto prevede, a regime, una scuola dell’infanzia di 6 sezioni di cui le prime 3 saranno pronte entro il 2013 insieme agli spazi laboratoriali, le aree di riposo, gli spazi comuni. Per chi fosse interessato, sono disponibili progetti e plastico.
In attesa della realizzazione di questo plesso, l’Amministrazione Comunale ha individuato l’edificio in Via Martiri Antifascisti, già utilizzato in passato per accogliere i bambini della materna, per dare risposta alle famiglie.
Sia nel primo incontro con i genitori, quello informativo del 28 gennaio, che nel secondo, quello indetto dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria, la maggior parte dei cittadini ha percepito lo sforzo fatto dall’Amministrazione Comunale nel dare risposte alle loro esigenze e progettare possibili percorsi alternativi. Non a tutti invece era chiaro che il vero assente era il Ministero dell’Istruzione che da tempo latita nell’assegnazione di insegnanti per la scuola materna.
Non c’è stato, come da voi indicato, un problema sollevato dalle famiglie in merito al costo del servizio comunale, ma richieste di delucidazioni e chiarimenti.
Ufficio stampa del Comune
Mi permetto di chiedere una cosa? in merito a tutto ciò, come pensano di “rimediare” i candidati sindaco? mah…perchè invece di costruire una utilissima mediateca,piuttosto che un centro commerciale, non si pensa prima ai servizi per l’infanzia???
Sono d’accordo con Lei Signora Silvia, aggiungendo però anche le panchine extra lusso di viale 1° maggio
P.S. Dimenticavo i faraonici costi di gestione delle torri dell’acqiua ed altre “piccolezze” del genere
ma scusate, le torri dell’acqua erano assolutamente necessarie…dove l’avremmo messo altrimenti l’ennesimo bar?
Insomma come non capire, la Scuola Materna “Menarini” è statale e non dipende dal Comune…
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, vero?
E comunque lo sfascio della scuola pubblica(statale) se non allo stato e al governo a chi lo attribuite? Ricordo inoltre che l’ultimo atto della ministra Gelmini è consistito nell’elargire alle scuole paritarie della nostra regione una bella “paccata” di soldi alla faccia della Costituzione.
E meno male che ci sono le Scuole Paritarie dove gli insegnanti vengono assunti in base alle capacità, competenze ed esperienze e non solo grazie ad una sterile graduatoria
Meno male che c’è stato un benefattore come Menarini che ha lasciato la sua villa per farne un asilo , altrimenti non avremmo nemmeno quello!
Da maestra di scuola paritaria ringrazio tanto per il suo commento, in quanto sempre più spesso le scuole paritarie vengono un po’ messe in secondo piano, sia dal comune, che dalla regione che dallo stato!!!
Grazie ancora!!!
Senti questa è nuova, vai a parlare con le insegnanti delle paritarie che sono sfruttate e mal pagate e poi chiediti come mai le insegnanti delle paritarie sperano di andarsene nella statale. Ma rispettiamo almeno la realtà.
Il problema è che l’insegnante di scuola pubblica lo fa per lavoro, l’insegnante di scuola paritaria, lo considera una “missione educativa”, il che implica incontri con le famiglie, corsi di formazione, massima disponibilità (o quasi)…e questo non è da tutti!!!
Devo dire che trovo un po’ irritante , Silvia, il suo distinguo. Anche le insegnanti della scuole statali lo fanno per passione e fanno corsi di aggiornamenti, sono ugualmente disponibili con i genitori ecc. ecc. E sono anche d’accordo con Adriana: appena possono cercano di entrare nelle statali dove almeno non vengono ‘licenziate’ ogni fine anno scolastico per risparmiare sui costi (in alcune succede, lo so per certo). Credo che fare le insegnanti sia una davvero una missione, per cui sono certa che sia nelle statali che nelle paritarie tutte lo facciano con uguale passione ed amore per i bimbi. Ma dire che nelle paritarie stanno meglio, beh insomma, dalla mia esperienza non mi pare proprio.
Silvia, sono figlio di una insegnante di scuola materna in pensione e mi ricordo quando tornava a casa tardi dal lavoro, distrutta, senza voce, con la schiena a pezzi ma col sorriso sulle labbra. Prova a dirle che il suo era un semplice lavoro mentre la tua è una missione educativa. Prova a chiederle dei corsi di formazione, degli incontri, delle ore tolte alla famiglia per la scuola. Non ce l’ho con le scuole private, sono andato all’asilo dalle suore, ma se ragioni così mi sembri un po’ montata.
Ma adesso al governo non c’è anche il PD?
Confesso la mia ignoranza in materia. Ma se il Menarini è dello Stato e la colpa è del Governo(Leggi Berlusconi) perchè il Comune cerca tanto di giustificarsi?
La gestione dei locali è a cura dei comuni per quanto riguarda la scuola non dell’obbligo, mentre il personale docente dovrebbe essere a cura dello Stato in primis, se lo Stato non manda nessuno il Comune ha la possibilità di intervenire. Ha ragione pertanto l’Amministrazione comunale a dire che lo Stato non manda gli insegnanti, ma è anche vero che il comune non sà dove metterli questi bambini, come dimostra il goffo tentativo di parcheggiarli sopra gli uffici dei Vigili. Qualcuno dice che “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”, ma di certo questo problema è esploso in seguito alla grande espansione urbana, a cui non ha di certo fatto seguito una grande espansione dei servizi.
Egr. Carlotti , cosa ne pensa grillo dei finanziament alle scuole private / paritarie ?
Il MoVimento 5 Stelle ritiene che non si debbano colmare con le scuole private le lacune nella scuola pubblica.
Aver un posto in una scuola pubblica decente è qualcosa che in un paese normale dovrebbe essere scontato. Purtroppo a Budrio come in tanti altri comuni italiani non lo è. Come si fa ad incentivare il lavoro femminile o la nascita di nuovi bimbi se questi servizi mancano?
Ridocolo commento……
ma perchè le rettifiche escono sempre dopo che la stampa si muove? se esistono perchè non le dichiarono subito? ma perchè tutte queste nuove case se non ci sono i servizi?
Perchè se nessuno parla dell’argomento è meglio e si può continuare a dire che viviamo nel paese di Bengodi..
Tra l’altro non mi sembra che il Comune abbia così palesemente smentito l’articolo di Budrio Next. Questo fa proprio pensare che è tutto tristemente vero.
le rettifiche sono necessarie quando alcuno scambia la propaganda come informazione .
Vorrei rispondere in ordine sparso a certi vaneggiamenti che ho riscontrato in questa pagina puntualizzando che, Budrio Next era partito benissimo ma ora è davvero il ricettacolo di una serie di personaggi che straparlano snza sapere cosa dicono.
– Pilocca. Le smentite non possono essere fatte se ‘la stampa non si muove’ come dice lei. Mai sentito di una smentita prima che esca una notizia. Poi, più che una smentita mi è sembrata una precisazione che è stata chiesta al giornalista, forse ignaro che le gradutorie non le fa il comune ma la scuola.
– Lisa. Hai mai fatto un concorso in una scuola pubblica. No vero? Perchè non ci prova così la smette di vaneggiare di sterili gradutorie ma ci potrà parlare di esami seri e difficili, cosa che nelle priivate proprio non credo succeda.
– Matteo, come sopra. Non c’è smentita ma precisazione.
-Ineffabile Flavio. Discutere con lei è una sfida no limits. Pd al governo? Ma cosa sta dicendo scusi? di cosa sta parlando? La situazione dell’ammanco degli insegnanti per le scuole STATALI e ripeto STATALI è un problema che si trascina da anni. Peccato che ce ne accorgiamo solo quando i figli nostri o dei nostri conoscenti rimangono fuori. Mai una presa di posizione collettiva contro chi ci marcia su questa ‘ignoranza’, facendo orecchie da mercante nei confronti del Comuni costretti a sobbarcarsi oneri che non gli competono.
e lei ha mai fatto selezione di personale o né è stato oggetto? perché in qualsiasi altro lavoro è previsto il periodo di prova? per essere bravi insegnanti non è sufficiente essere tecnicamente preparati ma è indispensabile il requisito dell’attitudine all’insegnamento. la differenza è che se in una scuola privata un insegnante non svolge correttamente il suo mestiere o è preda di frequenti malattie, beh ci vuole proprio poco che venga allontanato. Cosa avviene nelle scuole pubbliche invece? Nel privato sono anche le famiglie a sorvegliare mentre nel pubblico…..mi risponda lei. E’ inoltre irriverente pensare che non ci siano bravi insegnanti in entrambe le realtà ma è ingenuo sostenere che vada tutto bene così.
Grande Lisa!!! e’ questo che molti non sanno: per entrare allo statale è sufficiente un foglio di carta, per entrare al paritario ci vuole MOLTO ma MOLTO di più!!! Ci vuole passione, ci vuole capacità di trasmettere agli altri (bimbi, genitori, colleghi) ciò in cui si crede, ci vuole capacità di rapportarsi con le famiglie (di ogni tipo)…e tutte queste cose la laurea non te le da… poi per carità ci sono insegnanti di scuole pubbliche fantastiche (mia sorella è una di quelle), che mette passione in tutto ciò che fà!!!ma purtroppo mi sorella è una delle poche!!!
Ineffabile Giorgio,non si nasconda dietro a un paravento,è palese che il Comune e suoi lecchini(tra cui lei),si trincerino dietro al mantra “è colpa della destra”,proprio quando il loro partito è diventato amicone della destra e ci cena insieme per dissanguare gli italiani in nome di un sobrio economista,che in realtà sembra Superciuk.
Non funziona più la mascherata,se il PD è diventato amicone del PDL adesso non può più lamentarsi delle sue politiche sull’istruzione,soprattutto dato che in altri comuni la situazione è stata risolta brillantemente.
Questo è terrorismo mediatico, il numero dei bambini che quest’anno avrebbero fatto domanda per la materna poteva tranquillamente essere programmato con tre anni di anticipo. Non si può colpevolizzare la mancanza degli insegnanti statali dato che il problema fondamentale sono i locali che dovranno ospitare i nostri figli. Il comune di Budrio ha permesso un’ urbanizzazione che negli anni ha fatto crescere in maniera importante il numero degli abitanti, senza programmare in concomitanza all’urbanizzazione delle creti, la nascita di nuove classi.Questo problema si verifica quasi ogni anno da quando mia figlia ( la grande) ormai dodicenne frequentava le Menarini.Negli anni non si è mai voluto creare una collaborazione concreta ed effettiva con la scuola parificata del Sacro Cuore.Oggi sentendo , ma soprattutto comprendendo il problema di molti genitori fuori graduatoria, ho avuto un colloquio con le suore del Sacro Cuore, che mi hanno confermato la possibilità di istituire una nuova sezione,grazie ad alcune aule disponibili. Le suore sono anni che chiedono al comune la possibilità di ampliare la propria offerta, avendo i locali, e le insegnanti, basterebbe solo lavorare affinchè il limite imposto di 90 bambini tuttora presenti nella struttura fosse aumentato a 120. Inoltre i costi che la struttura chiede alle famiglie sono ben al di sotto delle cifre imposte del Comune di Budrio. Le tariffe sono tre in base alle condizioni economiche delle famiglie:
1 tariffa 100 euro mensili
2 tariffa 120 euro mensili
3 tariffa 130 euro mensili
Noi lavoreremo per non angosciare ogni anno le famiglie di genitori che oggi in ansia aspettano risposte. Realizzare collaborazione con scuole parificate a costi accessibili a tutti, non è un’opportunità, ma un dovere dell’amministrazione.
IO CI CREDO CREDICI ANCHE TU
Salve, vorrei proporle un’idea: il sindaco di Castel san pietro terme, dovendo fronteggiare alla richiesta di posti alle scuole materne pubbliche cosa ha fatto? ha chiesto alla don luciano sarti (paritaria) gli ambienti, le rette sono quelle comunali, ma la gestione interna è paritaria (quindi insegnamento della religione cattolica etc….)… si informi,anche in merito ai costi, ma secondo me non è una brutta idea!!!
Grazie
Silvia
La Scuola Sacro Cuore ha una connotazione cattolica che le famiglie musulmane e/o non credenti difficilmente potrebbero accettare e ritengo inammissibile che per far fronte ad una carenza pubblica si possano mettere in discussione tali caratteristiche. Ben venga una classe in più che come ha già anticipato sono anni che viene richiesta ma che stranamente in questo periodo acquista maggior interesse.
ecco forse parte della risposta sta in questo commento. Magari sarò tacciato di razzismo (e non lo sono), ma parte dell’incremento demografico della nosta comunità è costituito da (numerose) famiglie musulmane, molte delle quali, essendo anche “indigenti”, acquistano priorità nell’accesso ai servizi, fra cui anche la scuola materna. Vediamo chi si inalbera.
Non vedo razzismo nella tua risposta.
Però io penso che la gente vada aiutata indipendentemente dal fatto che sia di Budrio, di Medicina o di Marrakesh. Se una famiglia è indigente (non ho capito il virgolettato nella frase che hai messo tu) lo è a prescindere dal fatto che sia di Budrio, e va aiutata.
Questo è quello che penso io.
Sono assolutamente d’accordo con te, ma non capisco perché lo debba fare la scuola privata. Ed è qui che casca l’asino delo’insufficenza dei posti del pubblico. Lasciate stare le Scuole private che se dovessero sostenersi con i finanziamenti pubblici forse starebbero aperte 2 mesi l’anno. La capacità di autocritica sta nel vedere cosa c’è che non va nel proprio orto cercando di modificare e portarlo al meglio e non attaccarsi a ciò che invece funziona….invidia????:-)
Solo una nota:le famiglie musulmane di cui si parla tanto sono solo una minoranza tra gli immigrati,ci sono anche molti slavi,rumeni,cinesi,africani e filippini.Parliamo anche di loro ogni tanto e non solo dei musulmani.
Veramente nè al nido, nè alla materna conta il reddito per l’accesso alle scuole.
Ma la condizione lavorativa dei genitori. Considerando che spesso le madri di queste famiglie musulmane spesso non lavorano, come farebbero ad avere la priorità?
Sono sbalordita dall’ignoranza di certi commenti…
Flavio, il pd fara’ anke parte della maggioranza ora, ma ki ha fatto i tagli piu’ grandi alla scuola, dando quindi la mazzata finale, e’ stato il governo berlesque…. e la gelmini….quella del tunnel dei neutrini ricordi????x
Lisa, le scuole paritarie, o meglio PRIVATE, se vogliono esistere, ke esistano pure, ma si sovvenzionino da sole, non con soldi PUBBLICI. Poi scusa….sterili graduatorie???? Ma stiamo skerzando? Ci sono test di ammissione, corsi di formazione, aggiornamento, cose ke dai privati manco l’ombra. Poi, come dappertutto, troviamo persone piu’ o meno volenterose ma da qui a parlare di sterili graduatorie ne passa.
Sig. Pasquale, forse ho letto male, ma penso ke dalle sue tariffe manki qualcosa…. ho giusto parlato con una mamma con bambino iscritto dalle suore e la tariffa e’ di ca. 230 eur/mese (frequenza + pasto), quindi ben al di sopra della tariffa comunale. Non usi queste cose per la sua campagna, quando sa, o dovrebbe sapere ke l’origine del problema risiede al ministero. Inoltre io se ho ben.capito dalle riunioni varie, 209 e’ il n. Di nati nel 2009 e quindi IPOTETICI rikiedenti del servizio: come sappiamo, alcuni bambini iniziano il percorso scolastico con la primaria.
Cara Chiara, non vorrei essere maleducata nei suoi confronti, in quanto non la conosco, ma la voglio informare su un paio di cose: intanto le voglio dire che la scuola paritaria si auto finanzia, ma ha diritto alle sovvenzioni comunali e statali, in quanto PARITARIA, ed è stato lo stato a portarla da privata a paritaria…paritaria vuol dire che ha una gestione interna privata, ma ha DIRITTO alle sovvenzioni statali; se lo stato sapeva che non sarebbe riuscito a dare il proprio contributo (minimo), non doveva farle passare da private a paritarie, ma visto che lo ha fatto, deve mantenere i suoi doveri;per quanto riguarda il personale, le insegnanti competenti ci sono sia allo statale che al paritario, ma mentre al paritario le maestre vengono “visionate” prima di essere assunte, allo statale ciò non avviene, in quanto si chiama la prima della lista senza sapere come lavora, nè le competenze che ha (per non parlare delle graduatorie fasulle, dove la prima si mette d’accordo con la seconda e via dicendo!!!…..e, per ultimo, la informo che mentre l’insegnante statale ha l’obbligo di 20 ore (credo) di corsi di formazione, per la paritaria le insegnanti devono partecipare a 40 ore di corsi d’aggiornamento…non so se mi sono spiegata, ma vorrei che prima di dare contro alle scuole paritarie, ci si informasse su come realmente funzionano…
grazie e mi scuso se sono stata magari un pò aggressiva nei suoi confronti, ma, ripeto, volevo informarla di come vanno le cose….che non è sempre come ci dicono al telegiornale!!!
Silvia, se permetti ti cito un paio di cose:
L’articolo 33 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.», per questo i costi dovrebbero essere sostenuti unicamente dagli studenti attraverso le rette scolastiche; i buoni scuola nel complesso costituiscono una spesa per lo stato e i finanziamenti diretti contraddicono la lettera dell’articolo.
D’altra parte, secondo l’art. 34 della Costituzione «La scuola è aperta a tutti», cosa che non è vera per le scuole private nelle quali i dirigenti possono decidere se accettare o no un’iscrizione; «I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi» e questo viene reso loro possibile grazie alla gratuità di gran parte del percorso scolastico statale; inoltre «La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso» e che devono poter coprire tutte le esigenze degli studenti, senza essere assorbite da rette scolastiche per le scuole private, visto che gli studenti meritevoli dovrebbero poter studiare senza necessità di lavorare anche quando la famiglia non fosse in grado di mantenerli.
Giusto per precisazione.
Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Sono le persone incapaci di autocritica che rovinano sempre tutto e non vedono la trave conficcata nel proprio occhio. E’ inutile sciorinare articoli della Costituzione senza aver competenze in materia, mentre mi sembra di capire che Silvia ne abbia, almeno più di te o Chiara.
Lisa, ho semplicemente riportato quello che dice la Costituzione della Repubblica Italiana, non ho mai asserito di aver particolari competenze in materia. Ho fatto solo notare che la scuola privata assorbe risorse pubbliche ma nel contempo può permettersi di lasciare a casa chi non può permettersi le rette scolastiche. E questo in palese contraddizione con quanto afferma la Costituzione. Vorrei sapere da te dove starebbe la mia presunta mancanza di autocritica in quello che ho scritto. Fra l’altro…autocritica per cosa??????
Caro Komma, ti ringrazio per avermi scritto le diverse leggi, che purtroppo io conosco già…il problema è che le scuole, quando erano private, avevano la gestione interna autonoma e non avevano i soldi dallo stato…poi lo stato ha proposto a queste scuole di diventare PARITARIE,quindi gestione interna autonoma e soldi (pochi) dallo stato….. ora, ti dico, le scuole paritarie si stanno battendo per ottenere più finanziamenti dallo stato in modo da poter abbassare le rette scolastiche così che la scuola paritaria diventi una scelta di molti (tutti, e non una scuola di elite (che è quello che si crede, ma che in realtà non è vero!!!… perchè come ben so, lo stato da alla scuola pubblica 5000 euro a bambino, e alla scuola paritaria 15000 euro a sezione (composta da 30 bambini)…quindi io non dico che lo stato deve dare alle paritarie la stessa cifra, ma avvicinarsi un po’ non farebbe schifo!!!
Lei Silvia ha esordito anche troppo urbanamente, visto l’abuso di “k” della sig.na Chiara..riguardo le scuole paritarie, vorrei ricordare che, nelle medesime, spesso necessariamente finiscono i figli di “ricche” coppie di budriesi, i quali però pagano le tasse come tutti (forse) gli altri genitori che hanno la fortuna di essere “accolti” alla materna pubblica, per cui è giusto che lo stato contribuisca…
Sull’ignoranza di certi interventi puoi tranquillamente annoverare anche il tuo. Io mi impegnerò a documentarmi sulle procedure di assunzione ed assegnazione dei ruoli ma tu prova a capire quanto percepisce una scuola paritaria come quella di Budrio soprattutto paragonandolo al vantaggio del comune nel non dover gestire quei 90 bambini che la frequentano.
Cara Lisa, mi spiace che lei si sia sentita presa in causa, ma il mio commento era riferito a ciò che ha detto la signora Chiara… volevo semplicemente spiegare come funzionano le cose all’interno di una paritaria… poi su ciò che ha detto il signor Gianfrancesco Pasquale non sono d’accordo nemmeno io, per diversi motivi!!!
La mia risposta era riferita a Chiara, personalmente sono pienamente d’accordo con te.
scusa scusa, adesso il computer me li da in ordine giusto!!! infatti mi sembrava strano il tuo commento nei miei riguardi dopo tutte le cose giuste e corrette che hai detto nei confronti delle paritarie!!! scusa ancora!!!
Intanto il tuo commento è il più ignorante di tutti,visto che sembra scritto da un bambino dell’asilo.E poi non ci casca più nessuno nelle scuse del PD,per cui non è mai colpa loro,sono 6 mesi che governano per decreti,potevano anche mettere a posto l’istruzione,invece di tassare i poveracci e versare miliardi di euro alle banche.
Grande Komma!!!
Ho sentito parlare di articoli della costituzione, di ricchi di poveri , di finanziamenti , ma soprattutto di tanta demagogia. Bene facciamo un po di chiarezza.
Ci sono 78 bambini fuori graduatoria, il comune istituirà 2 sezioni in locali di emergenza posti nel comando della polizia municipale. Farà richesta allo stato di insegnante statale. Se nella richiesta di insegnanti il ministerò non coprirà del tutto l’organico, le insegnanti mancanti vengono prese da una cooperativa privata e pagate dai genitori con le rette che ammontano all’incirca a 160 euro mensili.
Avere il supporto di una struttura paritaria che non chiede sovvenzionamenti al comune ma chiede solo la possibilità di ampliare la propria offerta dagli attuali 90 posti a circa 120, permetterebbe di avere un’altra sezione con costi per le famiglie alquanto più bassi delle rette comunali dato che come ho detto in precedenza le tariffe sono di 100/120/130.Il sacro cuore non riceve soldi dal comune. E le sue rette non sono per ricchi.
Se poi mi si chiede come possono fare quei bambini di famiglie che non contemplano la religione cattolica,io propongo che si possa scegliere su base volontaria questo permetterebbe a 30 bambini di rientrare al sacro cuore ed i restanti 48 nelle sezioni comunali. Mi si chiede come facciamo per le famiglie meno abbienti? Oggi il comune si fa carico di pagare in parte o totalmente le tariffe delle famiglie con problemi economici, questo potrebbe farlo sia se il bimbo è in una sezione comunale sia se è in una sezione paritaria anzi i costi da sostenere sarebbero minori. Questo avrebbe sicuramente , in barba ai grandi paroloni, dato serenità a quei genitori che oggi non sanno come fare. Riguardo ai tagli dei governi, iniziamo a tagliare i compensi di alcuni dirigenti o gli sprechi che la nostra amministrazione (vedi il 1.900.000 euro persi in 5 anni dal teatro) ha sostenuto in questi anni portandoci ad un debito comunale di circa 20 milioni di euro.
Questi sono i fatti e non solo parole.
IO CI CREDO CREDICI ANCHE TU
http://www.gianfrancescosindaco.it
gianfrancesco sei il migliore !!!!!!!! Dopo un giornalista , un generale , un autotrasportatoreci mancava un ferroviere !
Bene visto che facciamo demagogia, fate in modo che si possa aggiungere una classe al Sacro Cuore e poi chiedete tra le famiglie rimaste fuori chi è disposto ad abbracciare la loro OFFERTA FORMATIVA (senza parlare di euro). A quel punto sarà molto bello vedere altri 30 bambini. Scegliere o meno una scuola privata, almeno in questo caso, non deve essere solo una questione economica. Chi non ha possibilità economiche ma ritiene fondamentale un certo tipo di educazione (e non parlo di religione) che provi a bussare alla porta della Scuola e le garantisco al 1000 per cento che gli verrà aperta. Sono anni che chiedono la possibilità di ampliarsi ma lo sa perchè? Perchè sta aumentando molto la sensibilità verso un certo tipo di formazione e le richieste sono in sovrannumero rispetto ai posti a disposizione. Non deve trattarsi di un ripiego per i buchi Comunali e/o Statali ma semplicemente UNA SCELTA!!
Questo forum, invece di essere un luogo di discussione e di confronto, si sta trasformando in un tabellone di propaganda elettorale ed una vetrina per i candidati sindaci.
Che pena.
E meno male che c’è un sito come questo che parla di queste cose. Perchè se fosse per i partiti quelli non fanno altro che dire che tutto è in ordine e Budrio è il più bel paese del mondo.
In merito alle affermazioni di Pasquale Gianfrancesco, vorremmo rettificare alcune affermazioni non corrispondenti alla realtà:
Ribadiamo che i bambini in lista di attesa sono 68 e non 78.
Tra Comune e scuola Paritaria Sacro Cuore è attiva una convenzione che prevede l’erogazione di un contributo annuo di 15 mila euro.
La sede di scuola paritaria Sacro Cuore, rispetto ai parametri previsti dal decreto ministeriale relativo alle norme per l’edilizia scolastica, può accogliere oggi solo 3 sezioni con una capienza massima di 90 bambini; non c’è pertanto possibilità di aumentarne il numero negli spazi attuali; bisognerebbe porre mano all’edificio ampliandolo con interventi strutturali per passare da tre a più sezioni.
Anche rispetto alle rette poi le notizie riportate da Gianfrancesco sono parziali, vanno infatti aggiunti i costi per i buoni pasto, pagati sulla base dei consumi effettivi.
Pertanto i 160 euro proposti dall’Amministrazione, comprensivi di pasti e frequenza, ci sembrano in linea con le altre offerte di scuola paritaria del territorio.
L’ufficio stampa del Comune
E bravo l’ufficio stampa del Comune che finalmente chiarisce le cose! Senno’ ste suorine le fanno sante ancor prima del tempo!!! che poi cosi’ sante (io ci sono stata da piccola), non sono!
Mi sono astenuta finora da un qualsiasi commento in materia, anche se molte ne avrei da dire sui vari argomenti. Ma ora non posso non replicare. Carissima Chiara, credo che lei non abbia mai varcato la soglia dell’asilo Sacro Cuore attualmente. Le quattro insegnanti (laiche) e le suore attualmente presenti svolgono un lavoro esemplare con i nostri bambini. Se la sua esperienza personale non è stata positiva mi dispiace, ma non si permetta di offendere chi ogni giorno con amore e dedizione svolge un servizio di educazione e formazione ad altissimo livello. Nessuno vuole fare santo nessuno, credo che il suo commento sia fuori luogo ed anche fuori argomento. Con rispetto, grazie.
Chiara credo proprio che come minimo deve delle scuse a tutte quelle persone che ogni giorno curano in modo eccelente i nostri bambini. Credo che stia sfruttando questo canale che dovrebbe essere di informazione in un veicolo per sfogare i più peggiori degli istinti in cui si straparla solo per sfogarsi in modo maleducato (chiaramente non mi riferisco a tutti) molti degli interventi sono ben lungi che costruttivi o di opinione ma semplicemente offensivi e irrispettosi.
Gianfrancesco ha fatto una proposta che non è una proposta “politica” ma una proposta concreta cercando sinergie che possano risolvere il problema della carente programmazione relativa ai servizi per l’infanzia e che potrebbe aiutare i genitori che oggi non sanno come risolvere il problema. Il comune dice che non è possibile… ok, proposta (costruttiva) rifiutata, non capisco il motivo di tanto astio! Riguardo poi al fatto che molti non accetterebbero di andare al Sacro Cuore è falsissimo, conosco tantissime persone che VOLEVANO ISCRIVERSI LI’ ma che per mancanza di posti sono andati a cento per esempio, molti di quelli che oggi sono in lista a settembre dell’anno scorso avevano chiesto al Sacro Cuore che già aveva le iscrizioni piene. Riguardo invece i bimbi che provvisoriamente saranno collocati nelle sezioni provvisorie, scusate ma da mamma io preferisco di granlunga una struttura curata ampia con un meraviglioso parco come quella presente dalle suore rispetto ad una sala là sopra. Se poi credete che per 30 di 200 genitori (circa) sia inaccetabile che hai figli venga insegnato il segno della croce mi sembra veramente che questo assolutamente non corrisponda al vero. Scusate la lungaggine ma queste cattiverie prive di informazione o di proposte costruttive mi sembrano davvero inaccettabili!
Chiara,
resta il fatto che senza queste suorine dall’anima tutt’altro che candida, come da lei insinuato, al posto di esserci 68 bimbi dal futuro incerto ce ne sarebbero 158.
Parte del motivo è stata l’eccessiva urbanizzazione, decisa dall’attuale amministrazione. Tale urbanizzazione ha creato una zona dormitorio che:
1) ha creato un terreno fertile per i furti, in quanto non è presidiata durante il giorno.
2) ha stressato oltre ogni limite le infrastrutture del comune che oggi necessitano di un decisivo potenziamento.
3) ha alterato l’immagine del paese stesso, portando ad un consumo di suolo da cui ci dovremmo ben guardare.
Credo che la sinistra di Budrio abbia fatto in molti casi un buon lavoro, ma in questo caso? Nulla! Lo sapevano da anni, dalla approvazione del progetto del quartiere Creti, che sarebbe venuto questo momento. E avendo incassato i soldi degli oneri di urbanizzazione il comune aveva anche i mezzi per prevenire il realizzarsi della situazione attuale. Ricordo che gli oneri di ubanizzazione, utilizzati come scusa per giustificare la costruzione di un nuovo quartiere, non sono un utile, ma un contributo che il costruttore deve versare a fronte delle maggiori spese che il comune dovrà sostenere per l’ampliamento dei propri servizi. Se sono state prese delle decisioni di dubbia utilità per la popolazione locale o c’è stata incompetenza o è successo qualcosa di peggio.
Aprite gli occhi e vigilate sempre.
Ferruccio
A scanso di equivoci tengo a precisare che il Ferruccio che scrive sopra non è il sottoscritto.
Ferruccio Bonaga
il dibattito è accesissimo, basta vedere il numero e, a volte, i toni degli interventi. La verità però è che il problema dei 68 bimbi in più rispetto alle possibilità presenti a Budrio di accettazione degli stessi deriva dalla scellerata crescita demografica secondaria all’inurbamento, non accompagnata dalla preventiva programmazione dell’amministrazione. Ovvero, prendere si i soldi legati agli oneri di urbanizzazione, poi ai servizi ci penserà qualcun altro, per cui è poi colpa dello stato, della crisi e via dicendo se i genitori si trovano nelle pesche, tanto la propaganda funziona sempre….
Ricordatevi di ste cose quando andrete a votare e non sbagliate più (rivolto alla maggioranza degli elettori….).
Gentile Signora Ursula,
Anche il suo commento ‘ Proposta costruittiva rifiutata’ non è esattamente corretto. Legga bene il comunicato stampa e vedrà che non si è trattato di un ‘rifiuto’ ma di una semplice considerazione sullo stato d’impossibilità di costruire una sezione all’interno del Sacro Cuore.
Circa il commento di Chiara, senza dubbio sopra le righe, c’è da chiedersi se per caso non è stato in qualche modo indotto dal fatto che, da come erano state poste inizialmente le cose, sembrava che per le suore la mancata sezione al Sacro cuore fosse frutto solo di una decisione del Comune mentre in realtà, come si è poi visto, gli impedimenti sono di tutt’altra origine.
ho scritto “il comune dice che non è possibile” e poi in effetto ho aggiunto intendendo dire “allora fine cerchiamo un’altra strada” proposta rifiutata, ma ha ragione correggo, ho scritto in modo non corretto: non è stato rifiutato ma è stato spiegato dal comune le ragioni del perchè non si potesse fare (come l’inizio della mia frase.
Per quanto riguarda Chiara, non condivido il giustificare la mancanza di rispetto con il fatto che qualcuno si sia forse spiegato male o perchè possa aver frainteso delle intenzioni. Il DIALOGO CIVILE spesso porta a chiarire le posizioni. Gli insulti no! Soprattutto nei confronti di chi in questa discussione non ci è nenache entrato (le suore).
Adesso sarò chiamata la moralizzatrice! forse lo sono, ma ci sono cose che assolutamente non riesco a tollerare (questo è un mio limite) mi scuso ancora per aver male scritto la frase.
Niente moralizzatrice Ursula, sulla questione delle offese sono perfettamente d’accordo con lei.
Mi sembra che il Comune in questa campagna elettorale, attraverso i suoi organi come l’ufficio stampa, faccia campagna elettorale, quando dovrebbe garantire ed essere sopra le parti.
Beh cosa ti aspettavi? Gira un volantino con il simbolo del comune scritto da castelli che dà contro a noi per budrio. Mi chiedo se si possa fare una cosa del genere usando i soldi del comune.
…bè, mazzanti e noi per budrio lo fanno contro altri….
CARA ROSI ANCHE AMMESSO CHE MAZZANTI E NOI PER BUDRIO LO FACCIANO CONTRO ALTRI, COSA CHE NON CREDO… DI SICURO NON USANO SOLDI PUBBLICI PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE. HA CAPITO???
Scrivi in minuscolo, maleducato. Da chi ti devi far sentire per urlare così ?
in effetti come dice Lorenzo non c’è bisogno di usare certi toni perchè è da maleducati.
comunque non ho parlato di che soldi usano ma solo del fatto che anche loro sui volantini scrivono male di altri… li legga anche lei!! 🙂
Vista l’importanza dell’argomento e il giustificato interessa che suscita tra i cittadini trovo doveroso esprimere le mie considerazioni in merito alla situazione della scuola materna a Budrio.
La scuola pubblica è un bene prezioso e irrinunciabile ed è giusto che gli Enti di ogni ordine e grado, partendo dallo Stato e passando per Regione, Provincia, fino ad arrivare al Comune si adoperino per farla funzionare al meglio e renderla fruibile a tutti i bambini che ne chiedono l’accesso. Negli ultimi anni ciò non è avvenuto e i tagli alla spesa degli ultimi governi si sono abbattuti proprio sulle scuole, impoverendo l’offerta formativa e abbassandone gli standard di qualità. Per la scuola d’infanzia, non essendo dell’obbligo, le minori risorse si sono tradotte nella mancata assegnazione di nuovi insegnanti e personale di servizio e per Comuni come il nostro, che hanno avuto un rapido incremento demografico, il formarsi di liste d’attesa. Mi sembra evidente che, in questo contesto, le scuole paritarie presenti sul territorio ricoprono un ruolo importantissimo perchè sicuramente concorrono a ridurre il problema attraverso un’offerta di qualità e che incontra il favore di molti genitori che, per scelta, vi iscrivono i propri figli. Resta però il fatto che oggi a Budrio pur sommando le sezioni paritarie (compresa quella comunale a Vedrana) e quelle statali l’offerta è insufficiente a coprire il fabbisogno. Se mi sembra apprezzabile lo sforzo del Comune di supplire alla mancanza dello Stato per quello che riguarda la carenza di personale ritengo invece inadeguata la politica relativa all’edilizia scolastica (che è invece di competenza comunale) in quanto non si è proceduto a rimanere al passo con il costante aumento della popolazione. Se ho ben capito oggi si propone di collocare circa cinquanta bambini nei locali di Via Martiri Antifascisti, una sistemazione provvisoria in attesa della costruzione della nuova scuola della Romantica, promessa dall’attuale amministrazione ma di cui non si vede nemmeno ancora l’accantieramento.
Se la situazione del Menarini non è ottimale a causa del sovraffollamento, per i bambini della nuova lista d’attesa la soluzione della sistemazione nei locali sopra i vigili urbani è sicuramente peggiore. A questo va aggiunto il dato del Codacons che colloca le due classi di materna di Mezzolara nella lista delle sezioni più affollate d’Italia, le cosiddette “classi pollaio”. A questo punto è indispensabile trovare una risposta concreta con la realizzazione della nuova scuola della Romantica.
Trovo ingiustificato questo ritardo e valutino i cittadini se sia più importante correre dietro alle biomasse e ai centri commerciali piuttosto che alle scuole, perchè sembrano quelli le vere priorità dell’amministrazione uscente e del candidato che esprime. “Fatti al posto delle parole” non è lo slogan che gli consiglio di usare su questo tema.
Maurizio Mazzanti
NOI per Budrio
a sentire certi commenti sulle scuole paritarie : censure verso l’attuale amministrazione comunale e difesa ad oltranza del privato , mi ricordo tristemente chi è andato in piazza in difesa della famiglia : Casini , Fini e Berlusconi !!!!!!!
Attenzione Nonno,non parlare male di Fini e Casini, poichè se non fosse stato per loro,oggi Bersani sarebbe in cura da un logopedista.
Chiarisco alcune idee.
Un’amministrazione ha il compito di amministrare, programmare, ma soprattutto risolvere i problemi che la comunità ha.
So bene che oggi la scuola paritetica del Sacro Cuore di Gesù non ha la disponibilità burocratica ad aumentare la sua capienza.
Qui parte la mia critica o meglio la mia proposta. Pensate che quando è partita l’edificabilità dell creti si pensasse che venissero ad abitare tutti nonni o coppie senza figli?
1) un comune deve prepararsi all’aumento demografico prima i servizi poi le abitazioni
2)non riesci a farlo in autonomia? cerca come oggi sta facendo a bologna il sindaco Merola collaborazioni con le strutture paritarie.
Io ho specificato che sono anni che la struttura sacro cuore chiedeva e si proponeva come supporto in anni di incremento demografico.
Allora dato che chi amministra deve comportarsi come un buon Padre di famiglia, figli fuori e genitori angosciati io non ne voglio vedere.Pertanto o hai la soluzione o la cerchi. Non fai il filosofo sulle spalle degli altri.
Ormai ciò che conta è l’essere concreti, le chiacchiere lasciamole agli altri.
http://www.gianfrancescosindaco.it
e come era ovvio le domande d’iscrizione non sono state controllate.COMPLIMENTI… Quindi bastava scrivere BALLE x avere dei punti in piu’ tanto non fate i controlli..