Il treno è partito da Portomaggiore alle 7:20 ed è arrivato a Bologna alle 9:10, con circa 40 minuti di ritardo dopo aver fatto cambiare treno ai passeggeri. E’ successo ieri mattina a un convoglio diesel Tper che si è guastato lungo la tratta che passa per Budrio. Businaro (Ass. Pendolari): “Una situazione intollerabile. Così molti di noi rischiano ripercussioni sul posto di lavoro”. Sul treno anche la consigliera PD Cinzia Venturoli.
BUSINARO: “SERVE ULTERIORE MATERIALE ELETTRICO SULLE LINEE”
“Gli utenti del treno R305 delle 7.20 – spiegava durante la fase del ritardo Fabio Businaro, portavoce dell’Associazione Pendolari – che viaggia da Portomaggiore e diretto a Bologna sono riusciti ad arrivare a Budrio dopo oltre 1 ora di viaggio a causa di un materiale ormai vetusto ed ora attendono di sapere il loro destino per arrivare a destinazione. Ciò comporterà inoltre disagi a catena sulla linea. Una situazione intollerabile – ha chiosato – che sta causando forti problemi ai pendolari che così facendo rischiano ripercussioni sul posto di lavoro e non solo. E’ necessario rendere disponibile ulteriore materiale elettrico sulle linee interne prima di “dirottarlo” continuamente su altri servizi regionali (vedi gli ETR in uso a Trenitalia)”
Anche la consigliera PD Cinzia Venturoli si trovava su quel treno. “Siamo arrivati a Bologna alle 9,10 – ha detto – dopo aver cambiato treno a Budrio e aver aspettato molto tempo nel vagone senza avere nessuna informazione. Ovvero per fare circa 30 km (Molinella-Bologna) ci abbiamo messo un ora e quaranta minuti”.
Che vergogna: nel 2016 ci sono ancora treni desel di quasi 50 anni.
Perchè non trasformarli in trenini verdi (che poi di verde non hanno niente) come quelli attivi nel periodo estivo in Sardegna?
Sinceramente non mi posso lamentare dal momento che sono sempre in orario. Per un guasto sporadico che può capitare mi sembra esagerato muovere un polverone, visti anche tutti i problemi che abbiamo a Budrio, tra pattume e le scelte esotiche del sindaco (vedi la realizzazione dell’ inutile e disagevole “autostrada ciclabile” di via Gramsci).