C’erano il fuoco e le campane delle fate, le erbe curative e soprattutto tutti coloro che in questi anni hanno rafforzato l’idea di un spazio condiviso a Prunaro. Domenica scorsa si è tenuta la Festa delle Erbe di San Giovanni, nell’area degli orti sinergici e condivisi della frazione. Fra tutela delle risorse ambientali e esoterismo la Festa ha confermato la crescita di una piccola comunità dedita al vivere in maniera sana.
LA FESTA DELLE ERBE
Il 24 giugno è la festa di San Giovanni. Tradizionalmente questa giornata è legata alla raccolta delle erbe come l’iperico, conosciuto anche come – appunto – erba di San Giovanni. I falò che ancora oggi in alcune località si accendono sono legati per tradizione a quella che una volta era la notte delle streghe, un’occasione che per pochi giorni dopo il solstizio d’estate prolungava i riti legati alla rinascita, all’arrivo della bella stagione, al raccolto, alla terra e alla fertilità. Proprio rivangando queste tradizioni popolari, l’associazione ECO e il gruppo BIT (Budrio in Transizione) sono ritornati a festeggiare la ricorrenza all’orto sinergico di Prunaro, domenica scorsa. Hanno raccolto le piante curative e le hanno bruciate nel fuoco, acceso per l’occasione. Durante la giornata il pittore Bicio Fabbri ha inaugurato un murale che i partecipanti hanno colorato di propria mano e la Dott.ssa Silvia Gnudi, biologa nutrizionista e naturopata di Budrio, ha suonato le campane di cristallo secondo il rito dell’acqua delle fate. Il tutto condito dalle parole del Gruppo77, poeti bolognesi, e dal lancio in cielo delle lanterne cinesi.
LA CRESCITA DEGLI ORTI SINERGICI, UN’OASI IMMERSA NELLA FRAZIONE
Sono passati 8 anni da quando furono realizzati gli orti sinergici e condivisi nell’area dietro al cimitero di Prunaro. Ora sono 27 gli orticoltori che coltivano ortaggi nella maniera più rispettosa per la natura che si possa concepire, ovvero quella “sinergica” che promuove meccanismi di auto fertilità del terreno, senza arature né concimi, ma associando particolari piante per ogni esigenza. Da allora è nata una piccola e preziosa comunità che ha fatto di quell’area un piccolo gioiello nel mezzo della frazione. Solo l’anno scorso è stato inaugurato il forno in terra cruda (foto, sotto), realizzato dalla mani dei volontari e messo a disposizione per cucinare pizza, pane e biscotti. Quest’anno un apicoltore del gruppo ha reso possibile l’allevamento delle api in due piccole casette dalle quali poi la comunità ricaverà quello che è già stato battezzato come “il miele di Prunaro”. Le feste (questa delle erbe e quella degli orti che si terrà a settembre) sono solo il corollario delle attività che hanno dato forza all’area degli orti e che hanno fatto unire un gruppo di persone amanti del vivere sano e secondo criteri informati.
Foto: Sergio Cardin