Sabato 9 luglio, verso le 13, il mezzolarese Franco Gatti ha festeggiato il suo 82esimo compleanno con un lancio con il paracadute. Per il terzo anno consecutivo, Gatti ha deciso di ridare sfogo ad una passione giovanile, nutrita da quando scoprì il paracadutismo nel corso del periodo di leva militare.
Conosco Franco da 18 anni e ormai mi sono abituato a vederlo giocare estenuanti partite a tennis, fare lunghe passeggiate e scorrazzare con la bicicletta per tutto il paese. Sabato mattina ho scelto di accompagnarlo al centro paracadutistico Moli D-Zone di Molinella. Assistere alla preparazione al lancio, alle battute con gli altri giovani paracadutisti – impressionati dal numero del suo brevetto – e alla tensione dei famigliari, ma soprattutto alla calma di Franco, è stato davvero divertente. La voglia di godersi un momento con i propri cari e alcuni amici ha animato la mattinata.
Attorno alle 12 e 50 i paracadutisti – a cui mi sono eccezionalmente aggiunto – sono saliti sul furgone che li ha accompagnati all’aereo: un P-750 XTOL a turbina da 750 cavalli. Dopo 15 minuti l’aereo è giunto alla quota stabilita: 4200 m. Il penultimo a lanciarsi è stato Gatti che, insieme all’istruttore Alessio Brusori, ha percorso 2700 m in caduta di libera alla velocità di 220 km/h. A 1500 m da terra è avvenuta l’apertura del paracadute e la dolce discesa a 20 km/h. Insieme a Giovanni Lanna, fotografo e autore del video, ho aspettato Franco al centro della zona di atterraggio, scattando alcune istantanee dell’arrivo. Pochi attimi seduto sull’erba, in attesa di liberarsi dall’imbragatura, e Gatti si è rialzato salutando i famigliari e dirigendosi rapidamente verso il ristorante, l’orario del resto lo imponeva. A me invece è rimasta una emozione fortissima nel vedere con quanta semplicità si possano compiere delle azioni fuori dall’ordinario.
Leonardo Arrighi
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