Alle 5 di questa mattina, a Bagnarola di Budrio, sono iniziati gli scavi per ritrovare l’aviatore americano Loren Hintz e il suo aereo, finiti nel sottosuolo della frazione il 21 aprile 1945. I primi ritrovamenti non si sono fatti attendere e, sin dalle prime ore, sono riemerse delle parti del velivolo, in particolare le mitragliatrici, il motore e una preziosa piastrina. Poco dopo mezzogiorno si è svolta la cerimonia solenne di commemorazione, mentre l’avanzatissimo scandaglio utilizzato ha continuato ad indicare la presenza di una consistente massa metallica al di sotto degli scavi già effettuati. Si tratta di attendere alcune ore e poi probabilmente riaffioreranno anche le spoglie di Loren Hintz, che la famiglia – presente sul luogo – attende da oltre 71 anni.
I LAVORI PROSEGUONO
Nel momento in cui questo articolo viene pubblicato, i lavori sul terreno – posto all’incrocio tra via Marana e via Banzi – stanno proseguendo con la speranza di poter ritrovare, oltre a parti del velivolo, le spoglie dell’aviatore americano Loren Hintz. Durante la mattinata, tra la terra ed alcuni detriti, è riemersa la piastrina con i numeri di identificazione del pilota. Attorno alle 14 è stato trovato anche il motore dell’aereo ed ora dovrebbe essere soltanto una questione di tempo per i resti del Tenente Hintz, che saranno oggetto di esami scientifici per estrarne il DNA e verificarne quindi l’identità.
IL 21 APRILE 1945
Sono circa le 6 e 30 del 21 aprile 1945 quando le forze armate angloamericane percorrono il territorio di Bagnarola di Budrio. Pochi minuti dopo, gli ultimi soldati tedeschi rimasti (si parla di poche unità) esplodono colpi di mitragliatrice contro la colonna Alleata. Gli angloamericani arrestano la loro corsa, decidendo di mandare in avanscoperta l’aviazione. Uno dei piloti degli aerei è Loren Hintz – decollato la mattina stessa da Cesenatico – che viene colpito nei cieli di Castenaso. Il colpo ricevuto è tremendo e l’aereo diventa ingovernabile. Loren tenta di evitare tutte le abitazioni, non riuscendo però a sfuggire al fatale impatto con il suolo. Appena il caccia americano tocca terra, la bomba incendiaria al fosforo che porta con sé esplode, appiccando un fuoco nella casa vicina. Gli abitanti non possono far altro che uscire. Nel frattempo, il terreno su cui oggi si stanno svolgendo gli scavi diventa il fulcro dello scontro armato tra tedeschi e angloamericani. In poche ore cadono decine di granate e una di questa colpisce in pieno Raniero Chiesa, morto immediatamente.
ALLA RICERCA DI LOREN HINTZ
Loren Hintz nasce in Iowa nell’ottobre del 1919. Pochi anni dopo si trasferisce, insieme alla famiglia, in California. Loren lavora, con il padre, in campagna, sperimentando numerose tecniche di coltivazione di vegetali e di allevamento di animali. Nel tempo libero Hintz insegna, in maniera volontaria, ai nativi americani (pellerossa) tutte le varie modalità di gestione delle colture e del bestiame. Con i nativi si instaura un grande rapporto di affetto, che li porta ad un vero e proprio “patto di sangue”.
Attorno al 1942 Loren sposa Gertrude – che gli sarà sempre fedele, scegliendo di non risposarsi – e 15 mesi prima della sua morte nasce Gretchen. Quando il Tenente dell’Aviazione Americana è arruolato per la IIª Guerra Mondiale, la moglie è già incinta del secondo genito Martin, che non avrà mai la possibilità di vedere il padre. Di Hintz si perdono le tracce il 21 aprile 1945, ma la famiglia decide di non darsi per vinta, tentando in ogni modo di ritrovarlo. In particolare i nipoti inviano messaggi su internet, disseminandoli in vari forum. Uno di questi, nel 2011, viene notato dal ricercatore e aviatore Piero Fabbri che, alcuni anni prima aveva trovato documenti relativi alla caduta dell’aereo e al suo pilota. Insieme a Marie Bonfini, Marco Girotti, grazie all’aiuto di Teresa Bisognin, Tonino Zucchelli, Luigi Malvezzi e alla fondamentale testimonianza di Aristodemo Chiesa, si è giunti alla localizzazione ed oggi al ritrovamento effettivo. La collaborazione tra queste persone, tra cui numerosi budriesi, e la famiglia del pilota – presente da oltre una settimana – ha reso possibile rivivere dei momenti drammatici, contrassegnati dalla morte di Loren Hintz e Raniero Chiesa, ma capaci di infondere un enorme speranza, rinvigorita dalle immagini che ritraggono i giovanissimi bisnipoti dell’aviatore americano andare alla ricerca del parente.
Leonardo Arrighi
Foto e Video: Sergio Cardin e Andrea Farina
Grande Piero! Pure questa hai fatto, dalle foto ho visto che c’era anche il Ghiro, peccato non esserci stato.
Sarà per il prossimo Warbird. (se ce ne sono ancora)
Una storia bellissima! Commovente la partecipazione numerosa della famiglia. Bravi tutti coloro che hanno lavorato a questa missione!
Non mi risulta,
se non in forma privata,che le istituzioni comunali abbiano ufficialmente onorato i parenti e soprattutto il pilota Statunitense, deceduto nel 45′ per la nostra libertà.
Chiedo pertanto scusa se invece ciò, fosse avvenuto.
propongo alla nostra Amministrazione Comunale di intitolare una strada al Pilota che, come dice giustamente Beppe, è deceduto per la nostra libertà.