Si è tenuto lunedì pomeriggio il funerale di Maria Mazzanti, da tutti conosciuta come la “Maria del Cannone”, riprendendo il nome della trattoria di cui è stata titolare per tantissimi anni in via Martiri Antifascisti a Budrio. La Maria era un vero e proprio personaggio del nostro paese, di quelli che non si dimenticano facilmente. Si è fatta apprezzare non solo per i suoi squisiti piatti, come le lasagne e la pasta e fagioli, ma soprattutto per il suo carattere forte e accogliente che ha trasformato una piccola trattoria di Provincia in un luogo conviviale dove potersi sentire sempre “a casa”. Negli anni, la trattoria è diventata un simbolo dello star bene in compagnia: frequentata sia dagli artisti del Teatro di Budrio che dai lavoratori di passaggio in paese, è riuscita a mettere insieme mondi diversi sotto uno stesso tetto. Le parole dell’amico Tiziano Casella, che qui a seguito pubblichiamo, sono le più indicate per ricordare Maria e la sua Trattoria.
IL RICORDO DI TIZIANO CASELLA
Ciao Maria, questo è il nostro saluto: Un grazie davvero grande e riconoscente da parte di tutti coloro che ti hanno conosciuto e ti hanno apprezzato e voluto bene nei decenni della tua attività di cuoca del Cannone. Corrono i ricordi alla tua trattoria modesta e grande allo stesso tempo, prima nel vecchio locale e poi nella sede nuova, di cui andavi orgogliosissima, dove si poteva trovare la tua famiglia all’opera per soddisfare l’appetito di tutte le persone di qualsiasi livello sociale, provenienti da Budrio e da altri luoghi dell’Italia: pensiamo a chi approdava al Cannone per lavoro, proveniente da chissà dove, ed agli attori, anche molto famosi, delle compagnie che lavoravano in Teatro a Budrio.
Quel cibo dal gusto unico ed irripetibile, preparato dalle tue sapienti mani e condito con la tua grande esperienza e passione, è rimasto in modo indimenticabile nella memoria delle persone che sono passate dal tuo locale, non mancando mai di renderle felici e soddisfatte.
Le vivande profumate e abbondanti che servivi con la tua cara Luciana, erano occasione unica di incontro e gratitudine, non un semplice pasto, ma un momento di umanizzazione del rapporto tra il cibo e la parola, tra chi lo consumava e tu, che che lo avevi curato: le tue visite in sala tra i tavoli, nelle quali sapevi regalare generosamente ad ognuno un sorriso, la cordialità e il grande calore umano rimarranno nel ricordo di tutti noi, come la fragranza e il sapore di ciò che cucinavi.
La chiusura del Cannone ha creato un grande vuoto: questo importante luogo di incontro e di convivialità, a Budrio, non c’era più; la tua scomparsa ha creato ora, dentro di noi, un vuoto ancora più grande. Ci resteranno il tuo viso solare e la tua spontaneità nel prodigarti ad aiutare gli altri, tutti gli altri, non clienti ma persone, ciascuno con la sua umanità, che sempre hai accolto a braccia aperte.Siamo certi che le persone come sei stata tu, dal cuore grande e sincero, continueranno per sempre a vivere nel ricordo di chi, come tutti noi, ha avuto la grande fortuna di incontrarle.
Molti hanno ricordato “la Maria del Cannone” Per le capacità culinarie ed imprenditoriali.
Aspetti importanti e veritieri.Ha me piace ricordare la sua forza d’animo,lavorava 18 ore al giorno.
Non era solo cuoca,era anche moglie e madre.
Questi ruoli sono da sempre i più soggetti ad alti e bassi.
Anche la nostra Maria ne è stata colpita.
Chi la confortata con una parola buona,si è ritrovato la sua riconoscenza per sempre.
In un mondo arido di attenzione e sentimenti.
La Maria ci ha dato un esempio di vita.