Budrio, inaugura la farmacia delle polemiche. Le foto degli spazi rinnovati

16 settembre, 2016

inafaram2Oltre 100 metri quadrati di spazio vendita con una stanza adibita a infermeria e una postazione di prenotazione CUP. Sabato saranno inaugurati i nuovi spazi e servizi della farmacia comunale di Budrio, di cui è stata recentemente ceduta la gestione, a favore della società SFERA. Il Partito Democratico è tornato a rivendicare la bontà dell’operazione, definendo “più efficiente e remunerativo” il nuovo modello. Giacon (5 Stelle): “Svendita a caro prezzo per i cittadini”. Ecco le foto in anteprima di come sono stati rinnovati gli spazi.

I LOCALI RINNOVATI DELLA FARMACIA
Locali ampliati, raddoppio degli spazi di vendita e nuovi arredi con materiali naturali. Un richiamo che si esprime anche nella presenza, all’interno della farmacia, di due alberi di betulla e della struttura in legno che ospita il centro prenotazioni. Sono queste le novità che saranno inaugurate sabato, alle 18:30, alla presenza del sindaco di Budrio Giulio Pierini e di quello di Imola Daniele Manca, con i vertici di SFERA e il comico Vito. La farmacia, nella sua nuova veste, gestirà anche diversi servizi per i cittadini, quali le prenotazioni CUP, il controllo del peso e della pressione, autotest diagnostici, il noleggio di strumentazioni per i più piccoli e la foratura lobi. “Particolare attenzione – si legge sul sito del Comune di Budrio – è stata dedicata all’area del benessere naturale. La Farmacia rientra infatti nelle 583 selezionate in Italia che possono vantare il marchio Apoteca Natura: l’affiliazione ad un progetto di specializzazione nella salute naturale dove il cliente è guidato nel suo percorso di automedicazione, con servizi di prevenzione in farmacia, informazioni, test e consigli specifici”.


Foto realizzate da Sergio Cardin

MAZZANTI: “INCASSARE IL 4% DEI RICAVI E’ UN INSULTO AL BUON SENSO”. GIACON: “SVENDITA A CARO PREZZI PER I CITTADINI”
L’operazione di cessione è stata oggetto di un duro scontro, in questi mesi, tra maggioranza e opposizione. Uno scontro che è continuato anche in questi giorni, con scambi di accuse e aspre critiche. “Incassare poco più del 4% dei ricavi all’anno dall’affitto della Farmacia è un insulto al buon senso e alle tasche dei budriesi” – ha scritto su Facebook Maurizio Mazzanti, capogruppo di NOI per Budrio. “Il raddoppio dei locali, i nuovi prodotti e servizi generano ricavi che non vanno nelle tasche del Comune di Budrio. La Farmacia rimane comunale di nome ma di fatto diventa di Imola, del Con.Ami, cioè di quel sistema che prende gli asset più importanti dei Comuni e in nome dell’unificazione trasforma in privato ciò che era pubblico. È in atto lo stesso meccanismo che portò venti anni fa a trasformare le municipalizzate in partecipate. Allo stesso modo le farmacie comunali diventeranno quello che Hera è oggi per i servizi di acqua, luce e gas”. A lui ha fatto eco Antonio Giacon (5 Stelle): “Per aver detto che il Comune ha svenduto la gestione della farmacia il nostro Sindaco ci ha minacciato varie volte di querela. In questi anni hanno semplicemente dilapidato il patrimonio della comunità in vari modi, naturalmente a caro prezzo per gli ignari cittadini”.

PD: “LA REALTA’ RIBALTA L’ANTIPOLITICA BUDRIESE”
“Ecco la risposta dell’amministrazione, con i fatti e non a parole” ha scritto il Partito democratico budriese sul giornale comunale in uscita in questi giorni. “Per l’ennesima volta – si legge – la realtà ribalta il racconto fatto dall’antipolitica budriese e smentisce le previsioni nefaste, così come avvenuto per l’ospedale, per i rifiuti, per i conti del comune e per le biomasse”. E sulla farmacia: “La “svendita” della Farmacia comunale consisteva in realtà in un suo potenziamento e la verità è che l’attribuzione a SFERA della gestione della farmacia deriva da un percorso aperto e trasparente ed è una precisa scelta politica che crede nei servizi pubblici”.

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4 Commenti


  1. La vera antipolitica è quella praticata da chi ritiene di poter dare a bere alla comunità qualsiasi fandonia. A mio parere, il percorso di assegnazione della gestione della farmacia non e’ stato per nulla “aperto e trasparente” : esistono prove documentali del fatto che il percorso per arrivare a Sfera e’ stato intrapreso tenendo all’oscuro il Consiglio comunale. Al punto che Noi per Budrio e M5S furono in grado di anticipare a tutta la cittadinanza a chi sarebbe poi stata affidata la farmacia, prima ancora che il Consiglio cominciasse a discuterne. A fronte di questo, vale ben poco nascondersi dietro la presunta formale correttezza degli atti successivi, riguardo ai quali nutro molte perplessità. Mi pare perlomeno singolare che al bando per la perizia di valutazione della farmacia abbia partecipato un solo professionista. Così come non mi e’ piaciuto apprendere dalla stampa che quel consulente risulta rinviato a giudizio per gravi ipotesi di reato. Cosi’ come non mi e’ piaciuto apprendere che la commissione che ha valutato la congruita’ dell’offerta di Sfera fosse composta da una dirigente comunale, dall’amministratore della Step e da una terza figura “indipendente” che in molti ricordano essere attivo volontario alle feste dell’Unita’ di Mezzolara. Il mio parere e’ che la valutazione data da quel professionista alla nostra farmacia fosse significativamente sottostimata ed elaborata nell’intento di avvalorare la congruita’ della proposta di Sfera, che si vorrebbe far credere successiva alla perizia ma che , di fatto, era gia’ scritta in documenti ufficiali. A questo punto magari qualcuno potra’ pensare che il fine giustifica i mezzi, e che quello che conta e’ il risultato finale. Ma anche su questo versante la cessione della gestione della farmacia a Sfera presenta rilevanti svantaggi per il nostro Comune. Ci viene detto che il Comune incassera’ tra i 90mila ed i 100mila euro ogni anno, dati dall’affitto dei locali e del ramo d’azienda, ma si finge di non sapere che la farmacia portava ogni anno alle casse comunali e di Step circa 120mila euro di reddito. La concessione a Sfera durera’ 15 anni, e questo significhera’ minori entrate nel periodo per una cifra tra i 300mila ed i 450mila euro. Inoltre, l’ampliamento della farmacia ha costretto le pediatre a spostarsi in locali che sono di proprieta’ di un privato. La mia impressione e’ che il contributo pagato dalle pediatre a titolo di affitto dei nuovi locali possa coprire solo una parte del canone, e non mi stupirei nel constatare che il Comune si sia accollato parte di questo nuovo costo, che prima pero’ non c’era. Se cosi’ fosse, ecco che la redditivita’ della operazione ne risulterebbe ulteriormente azzoppata. D’altra parte, in tutta la “trattativa” con Sfera non si puo’ certo affermare che Budrio abbia brillato per aver strappato condizioni vantaggiose. Per esempio : il contratto prevede che ci sara’ riconosciuto il 4,5% dei ricavi, ma a Lugo (che cedette a Sfera le sue farmacie pochi mesi prima di noi) e’ stato riconosciuto un 5,5%, che e’ oltre il 20% in piu’. E ancora : a Castel San Pietro Sfera ha rilevato la gestione di due farmacie, che messe insieme facevano un fatturato di 1,8 milioni, e ci ha investito 560mila euro in rinnovo locali (il 31%). La nostra farmacia fatturava 1,3 milioni, per cui se avessimo applicato la stessa percentuale allora l’investimento avrebbe potuto essere di 400mila euro, mentre oggi si parla di circa 300mila euro di investimenti. Teniamo poi presente che questi investimenti avranno una loro utilita’ economica che risultera’ praticamente azzerata tra 15 anni, quando i beni saranno completamente ammortizzati e, presumibilmente, la farmacia necessitera’ di nuovi ammodernamenti. C’e’ poi un ultimo dettaglio, tutt’altro che trascurabile, e riguarda quello che potra’ accadere alla fine dei 15 anni di contratto. A mio parere la perizia fatta sul valore della farmacia fu elaborata utilizzando un mix di metodi di valutazione che finì col deprimerne il valore. Il contratto di affitto d’azienda prevede che al termine dei 15 anni si procedera’ ad un conguaglio : se il valore della farmacia sara’ aumentato, il Comune dovra’ pagare a Sfera tale incremento. E allora si pone un problema. La perizia ha stabilito un valore della nostra farmacia inferiore a 1,7 milioni, mentre una corretta valutazione (secondo me) avrebbe potuto essere tra i 2 milioni e i 2,4 milioni. Quali metodi saranno adottati nel valutare la farmacia al termine dell’affitto del ramo d’azienda ? Se la perizia, per ipotesi, sara’ redatta con metodi diversi rispetto a quelli usati dal perito incaricato dal Comune, potremmo trovarci con una doppia beffa : aver sottovalutato la farmacia nel momento in cui ne fu ceduta la gestione e valutarla invece correttamente nel momento in cui se ne potra’ rientrare in possesso. Quindi, a contratto scaduto potremmo avere la sgradita sorpresa di dover pagare qualche centinaia di migliaia di euro.

    • Sig. Madaro, devo dire che dopo aver letto il suo post sono rimasto sgomento, ci vuole una bella faccia tosta nel sostenere di aver ribaltato la realtà dell’anti politica budriese!! credo che forse sia arrivato il momento di darci tutti una bella svegliata…….

  2. Eg. Sig. Madaro, grazie per tutto ciò che ci ha ricordato: speriamo che se lo ricordino gli elettori e soprattutto quelle persone (30%) che non vanno a votare perchè ritengono più soddisfaciente stare male lamentandosi piuttosto che cambiare!

  3. Il post del Sig. Madaro spiega in modo preciso la questione Farmacia comunale /Sfera.
    Aggiungo che è imbarazzante leggere nel notiziario del Comune nel numero di settembre 2016, appena uscito, la dichiarazione del PD di Budrio che ci rimprovera di non aver partecipato al Consiglio comunale in cui si decideva la “svendita” della gestione della farmacia.
    Non partecipammo come opposizioni (Noi per Budrio e Movimento 5 Stelle) perché la decisione era già stata presa e il voto in Consiglio sarebbe stata una pura presa d’atto, in quanto la maggioranza ha 11 consiglieri le opposizioni 5 e in commissione avevamo già espresso la nostra posizione..
    La scelta di di non partecipare fu il modo per protestare contro un iter che giudichiamo scandaloso e che ci ha portato a presentare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, che a tutt’oggi non è stato archiviato.
    Il PD usa nell’articolo del notiziario del Comune la solita frase “la verità è che…” per sostenere le sue tesi e chiudere il confronto.
    Noi opposizioni abbiamo sempre e solo portato numeri, atti e documenti ma la maggioranza ha sempre voluto ignorarli e far passare un messaggio molto diverso dai fatti e dalle tesi documentali portate dalle opposizioni.
    Quando poi leggo, sempre nell’articolo del PD citato, che “nel
    suo Statuto (di Sfera) l’obiettivo è “far emergere il senso e la dimensione del valore sociale oltre che del valore sanitario della
    farmacia pubblica. Proprio per tutto questo la farmacia pubblica
    va concepita, difesa e valorizzata”.” e poi cerco nello Statuto la frase e non la trovo (http://www.sferafarmacie.it/html/allegati/Statuto%20sociale%20SFERA.pdf) se permettete il mio imbarazzo aumenta.

    Maurizio Mazzanti
    NOI per Budrio

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