Vita e sapori nella tradizione emiliano-romagnola

6 maggio, 2012

Martedì 8 maggio, alle ore 21, presso la biblioteca comunale di Budrio, l’associazione Senza Confini organizza per la presentazione del libro Vita e sapori nella tradizione emiliano-romagnola di Renzo Bonoli, Mario Castellari e Maria Roccati [clicca sull’immagine per ingrandire la locandina]. Questo libro nasce da un progetto realizzato da Renzo Bonoli per conto dell’Istituto Fernando Santi e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito degli interventi a favore dei corregionali residenti all’estero.

L’obiettivo è quello di valorizzare la cultura e il territorio della Regione, dove i sapori della tradizione sono un vanto, un patrimonio da conservare e trasmettere ai giovani e da divulgare all’estero.
Partendo dalla considerazione che la nostra cucina è un segno distintivo della cultura che sopravvive nel tempo, che travalica i confini nazionali e che può rappresentare una regione, un territorio sotto il profilo economico e promozionale, si era pensato, all’inizio, di presentare alcune ricette della tradizione gastronomica dell’Emilia Romagna – e della pianura emiliana in particolare – che una signora di Budrio, Maria Mandrioli, aveva sperimentato nella sua professione di cuoca.

Poi, nella convinzione che non si poteva ridurre questo ingente patrimonio gastronomico ad un semplice ricettario che, per quanto interessante, rischiava di finire in un angolo di qualche cucina in attesa di essere di tanto in tanto consultato, si è deciso di perseguire un obiettivo più ambizioso: un viaggio nella memoria tra sapori perduti, tradizioni e ricorrenze civili e religiose, oggetti e contesti socio-economici dai quali far emergere la cucina e il cibo non tanto come semplice mezzo di sostentamento, ma come eredità e tradizione, come arte, come vera e propria forma di identità.
Quell’identità che molti nostri emigrati, sparsi nel mondo, hanno cercato di conservare affidandosi con orgoglio alle tradizioni gastronomiche, avviando attività redditizie nel campo della ristorazione, importando nei paesi di immigrazione i prodotti della nostra cucina.

Intervengono Ferruccio Melloni con un ricordo di Marco Negri e Tiziano Casella con letture tratte dal libro.

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