Mercoledì scorso il consiglio comunale di Budrio ha aderito alla Carta dei valori dell’Associazione Avviso Pubblico. Un codice etico volto a sancire come un amministratore pubblico debba declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Ma per questa Carta il Sindaco di Budrio sarebbe incompatibile con il suo doppio incarico come vicepresidente della Conferenza Territoriale del Servizi Socio Sanitari. Una Carta che lui stesso ha votato. Dimettersi da Vicepresidente sarebbe ovviamente una sciocchezza. Ma lui che farà? E perchè le disposizioni di questa Carta, che andremo a valutare in questo articolo, sono state votate con tanta fretta in consiglio comunale?
INCOMPATIBILE DA SOLO
Il Sindaco di Budrio si è votato l’incompatibilità nei confronti di un ruolo, quello di vicepresidente della Conferenza dei Servizi Socio Sanitaria di Bologna, che ha assunto poco più di un anno fa. Proprio per l’adesione alla Carta dei valori dell’Associazione di Avviso Pubblico “l’amministratore deve astenersi dall’esercitare professioni o assumere altri incarichi pubblici che implicano un controllo sulle sue funzioni amministrative o sui quali, in qualità di amministratore, egli esercita una funzione di controllo. L’amministratore si impegna ad evitare anche il cumulo successivo dei mandati politici e degli incarichi pubblici.”. Infatti, nella suddetta conferenza, Pierini è al vertice dell’organo bolognese che indirizza e verifica l’attività delle Aziende sanitarie presenti sul territorio e delle politiche abitative e socio educative. Dimettersi da questo incarico sarebbe sulla carta davvero controproducente per il nostro Comune e sarà proprio difficile che il Sindaco darà seguito con le dimissioni al voto che egli stesso ha espresso. Ma allora, perché votare l’adesione a questa Carta? Le sanzioni previste per chi non ottempera a quanto disposto sono trattate sempre nel Testo. “In caso rilievi il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice – si legge – l’amministratore deve assumere tutte le iniziative necessarie, dal richiamo formale, alla censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario, al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento”. Insomma, per questa Carta l’ammenda, in caso di inottemperanza, arriverebbe fino alla revoca dell’incarico da parte del consiglio comunale.
TANTI ALTRI VINCOLI DELLA CARTA
Niente più politici che dopo il loro incarico andranno a lavorare per aziende partecipate che hanno un rapporto contrattuale per il Comune di Budrio. E il Sindaco e i consiglieri comunali non potranno più nemmeno chiedere alle associazioni del territorio che hanno in corso rapporti contrattuali con l’Amministrazione di partecipare alle loro campagne elettorali. Sono queste altre disposizioni contenute nel codice. Inoltre, la Carta stabilisce tutti i casi in cui l’amministratore è in conflitto di interessi, anche solo se ha avuto preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa. Si legge poi che l’amministratore dovrà rendere pubblica la propria appartenenza ad associazioni e organizzazioni, anche quelle di carattere riservato. Inoltre “l’amministratore deve rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l’esercizio delle sue funzioni, ad esclusione di informazioni riservate, confidenziali o relative alla vita privata”. Per approfondire tutti gli articoli della Carta, cliccare qua.
LA CARTA VINCOLA SOLO I CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO
Solo i consiglieri del PD hanno votato questa carta e saranno quindi solo loro a doverla rispettare. Così sancisce proprio il testo a cui hanno aderito. I consiglieri di Noi per Budrio e del Movimento 5 Stelle hanno votato contro per ragioni di metodo. Maurizio Mazzanti (NpB) si è espresso contrariato per la mozione di adesione presentata dal PD all’ultimo momento. “Volete che aderiamo a una associazione senza nemmeno conoscerla. Se volete fare le cose insieme, questo non è il modo migliore per farle”. “Mi sorprende che non conosciate l’Associazione – ha chiosato in risposta il capogruppo Dem Sonia Serra”.
Correzione e precisazioni in merito all’articolo: http://www.budrionext.it/?p=24318