In merito all’articolo dal titolo Se il Sindaco di Budrio si rende incompatibile da solo, pubblicato su Budrio Next lo scorso venerdì, dobbiamo appuntare una correzione e delle precisazioni. A seguito della pubblicazione del testo ci hanno giustamente segnalato come il Consiglio comunale di Budrio non abbia aderito alla “Carta di Avviso Pubblico”, ma bensì alla “Carta di Intenti di Avviso Pubblico”.
Sebbene il nome delle due carte sia molto simile e differisca per una sola parola (e da qui nasce l’equivoco), la Carta di Intenti di Avviso Pubblico non è un codice etico che prescrive disposizioni a cui le amministrazioni devono sottoporsi, ma un testo di propositi più generici al quale il Consiglio comunale ha deciso di aderire. Per quanto appena descritto, l’adozione della Carta di intenti di Avviso Pubblico non comporta alcuna incompatibilità tra la figura del Sindaco e quella di vicepresidente della Conferenza Territoriale dei Servizi Socio Sanitari, così come gli altri esempi e articoli che abbiamo riportato facevano riferimento alla Carta di Avviso Pubblico.
Resta da capire il perché il consiglio comunale abbia deciso di aderire alla Carta di Intenti di Avviso Pubblico, allo Statuto e all’Atto Costitutivo dell’associazione, oltre che di approvare pienamente gli scopi che si prefigge, senza aderire al suo documento fondamentale, appunto la Carta di Avviso Pubblico.
Ma per il momento era doveroso da parte nostra questo chiarimento.
Vi linkiamo, qui a seguire, i due documenti:
Carta di Intenti di Avviso Pubblico
Carta di Avviso Pubblico