Chi non hai mai sofferto di mal di schiena?

27 ottobre, 2016

maldischienaL’80% della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita e rappresenta il motivo più comune di assenza dal lavoro. E’ lo spiacevole mal di schiena, spesso sottovalutato dai più, ma causa di dolore che può portare fino all’operazione chirurgica, in caso di ernia. Può essere dovuto a un incidente nel trasporto di carichi pesanti, ma molto più spesso è figlio di cattive abitudini posturali e della sedentarietà a cui sono sottoposti molti italiani. Ne abbiamo parlato con Sara Cané Martelli, direttore tecnico del centro benessere Infinity Wellness Club.

Sara, perché tante persone soffrono di mal di schiena?
Nel corso dell’evoluzione la colonna vertebrale si è strutturata per permettere all’uomo di camminare con due gambe. Le attività lavorative dei giorni nostri, però, ci impongono di rimanere molto tempo seduti, in una posizione in cui la colonna subisce una diminuzione della resistenza al carico e questo, nel lungo periodo, può comportare dei problemi.

Spiegaci meglio…
La colonna vertebrale è composta da tre curve: la lordosi lombare, la cifosi dorsale e la lordosi cervicale. Nel momento in cui ci sediamo abbiamo la sensazione illusoria di stare meglio, ma in realtà con un bacino in retroversione perdiamo la lordosi lombare e se teniamo la testa bassa anche la lordosi cervicale, innescando potenziali processi infiammatori, come lombalgie, cervicalgie o dorsalgie.

Chi sono le persone colpite da mal di schiena?
Sono sempre di più le persone a soffrire di questa patologia. A volte i problemi si manifestano anche in giovane età per situazioni di crescita troppo rapida. Nella maggior parte dei casi riguardano persone adulte che non hanno tenuto un corretto comportamento posturale, spesso a causa della posizione che per molte ore assumono durante l’attività lavorativa. Ormai in tantissimi passiamo tutto il giorno davanti a un computer seduti sotto a una scrivania, altri guidano mezzi di trasporto per molte ore, magari senza muoversi sufficientemente o senza fare attività fisica.

Ci fai qualche esempio di postura corretta per un lavoratore che utilizza tutto il giorno il computer?
Nel momento in cui ci sediamo cerchiamo di non sprofondare e di mantenere la curva fisiologica lombare. Le gambe non vanno accavallate o incrociate e l’angolo tra il busto e la coscia non deve inferiore ai 90°, con i piedi appoggiati al pavimento per scaricare parte del carico a terra. Gli arti superiori devono essere simmetrici e lo schermo del computer va posizionato a una altezza tale da poter permettere allo sguardo di rimanere orizzontale. Se il monitor è più in basso, infatti, non riusciamo a mantenere la testa alzata e questo comporta la perdita della resistenza al carico anche sulla zona cervicale.

A chi dobbiamo rivolgerci per risolvere il problema?
Il medico di base rappresenta il primo specialista a cui far presente la situazione e ci può indirizzare verso quelle che sono le analisi appropriate. C’è da sottolineare come troppo spesso, però, si faccia riferimento solamente agli antinfiammatori per tentare di porre rimedio temporaneamente al problema, che invece andrebbe affrontato alla radice capendone le cause, per evitare di incorrere nuovamente nel dolore. Fra i casi più gravi c’è l’insorgere di un’ernia, che è un danno strutturale irrecuperabile se non con un intervento chirurgico, ma del quale purtroppo ci prendiamo cura solamente quando il dolore diventa insopportabile, senza pensare di agire per tempo.

Quindi ci stai dicendo che il mal di schiena non è affatto da trascurare?
Il dolore è un campanello d’allarme segnalato dal nostro corpo. Soprattutto i mal di schiena mattutini sono da tenere d’occhio, perché di notte la schiena non è sottoposta ad alcun carico particolare, quindi non dovrebbe avvertire fastidio al momento del risveglio. Diverso, invece, può essere una mal di schiena che insorge dopo molte ore che manteniamo una determinata posizione, perchè può essere dovuto a un semplice sforzo muscolare. Un accertamento medico è comunque il miglior modo per comprendere la situazione.

Oltre al medico, chi può aiutarci?
A seguito di una visita specialistica è il Wellness coach la figura che può indirizzarci a capire qual è il lavoro volto a migliorare la postura. Questa figura professionale è in grado di far comprendere quale attività fisica è più indicata e quali devono essere evitate. Perché mettersi in moto con uno sport a piacere, in autonomia, non è sempre il modo migliore per affrontare il problema.

Se abbiamo mal di denti corriamo dal dentista, se ci viene mal di schiena no. E’ un problema di mentalità?
Fino a quarant’anni fa non c’erano così tante persone che soffrivano di mal di schiena e anche i pochi che lo accusavano non correvano certo a capirne le ragioni. Comprendo il fatto che con i tanti problemi di salute fisica e di stress a cui oggi siamo sottoposti sia difficile prendere la decisione di affidarsi a un professionista. Certo è che per il mal di schiena, se non affrontato e gestito con cura, può diventare un antipatico convivente della nostra quotidianità, e può portarci a dover rinunciare alla qualità della nostra vita. A una schiena sofferente, può bastare un movimento minimo per innescare un danno più grave. Quindi, non aspettiamo di stare male. Pensiamoci per tempo.


Articolo promosso da Infinity Wellness Club Budrio.

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