Una scossa di terremoto lunghissima è stata distintamente avvertita anche a Budrio alle ore 21:18, poco più di due ore dopo rispetto alla prima importante scossa avvertita nel Centro Italia. Chi si trovava in casa ha visto i lampadari dondolare velocemente. Su Facebook sono anche apparsi i primi commenti dei budriesi che raccontano l’episodio. Rispetto alla prima scossa delle 19.11 di magnitudo 5.4 sulla scala Richter, questa nuova scossa è stata registrata con un valore superiore di 5,9. Successivamente si sono avvertite nuove scosse di assestamento di intensità minore.
Le immagini delle riprese effettuate all’interno di una abitazione del centro di Budrio. (di Chiara Rubbini)
COMUNE DI BUDRIO: “I NOSTRI PENSIERI ALLE POPOLAZIONI COLPITE”
“Ancora forti scosse in questi minuti nel centro Italia, percepite fino a Bologna e anche a Budrio. Tutti i nostri pensieri vanno alle popolazioni colpite dal terremoto e a quanti si stanno attivando per gli aiuti e i soccorsi”. E’ questo il messaggio che è stato pubblicato sulla bacheca Facebook del Comune di Budrio. Il sindaco di Budrio Giulio Pierini: “Ancora una volta in apprensione per le popolazioni del Centro Italia. È una sera buia”.
I CONSIGLI DELLA PROTEZIONE CIVILE
La protezione civile ha stilato alcune norme di comportamento da seguire durante e dopo le scosse.
Durante un terremoto
In un luogo chiuso, è consigliabile mettersi sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante. Prestare attenzione a intonaco, controsoffitti, vetri, mobili: le cose che cadono potrebbero essere pericolose. Fare attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti. Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare. All’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: vasi, tegole e altri materiali che cadono potrebbero essere pericolosi.
Dopo un terremoto
Assicurarsi dello stato di salute delle persone coinvolte. Uscire con prudenza, indossando le scarpe: in strada ci potrebbero essere vetri rotti e altri oggetti che potrebbero ferire. In una zona a rischio maremoto, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato. Raggiungere le aree di attesa previste dal piano di protezione civile del comune in cui ci si trova. Limitare l’uso del telefono. Limitare l’uso dell’auto per evitare di intralciare le operazioni di soccorso.