Mazzanti: “Budrio ha un numero esiguo di pattuglie di polizia”

22 novembre, 2016

pm2Dopo quasi otto mesi dalla creazione di un Corpo Unico di Polizia Municipale tra i comuni di Budrio, Granarolo e Castenaso, il consigliere comunale Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio) tira le somme dell’operazione. “Non abbiamo un maggior controllo del territorio, né un servizio migliore. Il numero delle pattuglie è assolutamente esiguo rispetto all’ampiezza del territorio”.

MAZZANTI (NpB): “AGENTI BLOCCATI DENTRO GLI UFFICI. E’ NUOVA SVENDITA DEI NOSTRI SERVIZI”
Lo scorso 1 aprile è nato il servizio di polizia municipale accorpato, fra i comuni di Budrio, Granarolo e Castenaso. Quest’ultimo comune ospita ora la sede del comando, mentre il presidente dell’Unione di Terre di Pianura ne ha il controllo. Il sindaco Giulio Pierini aveva parlato di un rafforzamento del numero degli agenti sul territorio, ma di questo non ne è convinto il consigliere di NOI per Budrio Maurizio Mazzanti che, in un post su Facebook, ha espresso tutte le sue perplessità.
“E’ un progetto – spiega Mazzanti – sviluppato frettolosamente nel giro di un mese scarso quando normalmente per un tale servizio altre Unioni hanno impiegato almeno un anno e soprattutto si sono basate su un numero adeguato di agenti rispetto a quello insufficiente del nostro corpo. Con questi ottimi presupposti abbiamo ottenuto i bei risultati che oggi vediamo: un numero di pattuglie assolutamente esiguo rispetto all’ampiezza del territorio, gli agenti bloccati dentro gli uffici per cercare di affrontare la notevole mole di lavoro prodotta da una fusione nata dalla notte alla mattina, un coordinamento incentrato soprattutto su Castenaso dove è stato posto il Comando, relegando a Budrio (con un territorio il quale è due volte quello degli altri due Comuni messi insieme) solo un Presidio”. Mazzanti, poi, si sofferma su come si è arrivati al Corpo Unico. “Castenaso – spiega – pone l’accento ad inizio anno sui suoi problemi di sicurezza definendo un progetto e Budrio gli dona il Comando della PM, avendo in cambio un delega alla Polizia Municipale che sa tanto di contentino per non sfigurare, e così dopo aver ceduto pochi mesi prima gli uffici amministrativi dell’ASP a Pieve di Cento, assistiamo ad una nuova svendita dei nostri servizi agli interessi di partito, anzi del Partito”.

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2 Commenti


  1. Questo è il frutto delle volontà politiche.
    La Polizia Municipale sta perdendo progressivamente il suo ruolo di polizia di prossimità in quanto il concentramento di un Comando unico di più Comuni fa perdere totalmente la realtà locale del territorio verso sempre più un Organo di Polizia Centrale tipo Questura.
    Così la Polizia Municipale non ha più ragione di esistere perché viene sempre più progressivamente meno il suo scopo principale: la sua realtà locale.
    I Distretti sono totalmente inutili in quanto i pochi operatori rimasti all’interno svolgono mere pratiche amministrative e al massimo escono per accertamenti anagrafici, notifiche o mercati.
    È tutto assolutamente inutile in questo modo e fatto solo dietro alla motivazione di “riduzione dei costi”, che così naturalmente non è, con lo scontento generale dei cittadini e degli Agenti operanti.
    Comunque questa è l’Italia dove tutto si fa senza un senso e le volontà politiche contano più di ogni cosa.

    • Gentile Sig. DANIELE, lei ha perfettamente colto nel segno,preciso nell’affermare il progressimo snaturamento del ruolo della Polizia Locale nelle nostre realtà “rurali/locali” , il palese sottorganico dei presidi e la naturale conseguenza… scontento e “senso di abbandono” da parte dei cittadini e il morale/motivazione degli stessi operatori.
      Purtroppo continuerà così..se non peggio..ma la speranza che cambi qualcosa “per ora” permane…

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