In vista del voto sulla Riforma Costituzionale di domenica prossima Budrio Next ha deciso di proporre due interviste a budriesi che sono impegnati nella campagna referendaria. Ieri abbiamo parlato con Marco Sassatelli, referente locale del Comitato per il Sì. Oggi pubblichiamo l’intervista a Stefania Nepoti (foto), segretaria budriese ANPI.
Nepoti, perchè è importante votare No al Referendum?
Va ricordato che la Costituzione è un grande patto, una conquista democratica che si può modificare ma con una discussione che coinvolga tutto il Parlamento e, come diceva Calamandrei, con i banchi del governo vuoti, e cosi non é stato. Se passasse questa riforma, dettata dalla J.P. Morgan, verrebbero modificati in un sol colpo 47 articoli della nostra Costituzione; non si eliminerà il Senato ma si creerà un Senato composto da consiglieri regionali e sindaci eletti tra di loro che avrebbero così un doppio incarico, finendo per far male entrambi i ruoli e noi cittadini saremmo privati del diritto di eleggere al senato i nostri rappresentanti. Si dice poi che saranno eletti in conformità alla volontà popolare, ma non si spiega in che modo e lo si rimanda ad una legge che ancora non c’è. Sui risparmi tanto decantati non c’è chiarezza e inoltre occorre votare no a una riforma che, insieme alla nuova legge elettorale, andrà a ridurre gli spazi di democrazia dei cittadini.
Secondo i sostenitori del Sì coloro che sono contrari alla Riforma difendono la Casta e i suoi privilegi e condannano questo Paese all’immobilismo. Lei è d’accordo?
Pare davvero incredibile che chi ha voluto fortemente questa riforma, voluta e dettata dalla JP Morgan in un documento del maggio 2013, e dalle grandi banche d’affari, sostenuta da capitalisti e rappresentanti del mondo della finanza, definisca chi sostiene il no difensore della casta. Ricordo che l’ANPI non è contro alle riforme è contro a questa riforma. L’ANPI ha fatto delle proposte per apportare modifiche alla Costituzione che rispettassero le esigenze della rappresentanza delle cittadine e dei cittadini e nel rispetto della coerenza costituzionale; proposte che non sono state prese in considerazione.
Parliamo degli effetti politici legati al risultato del referendum costituzionale: nel caso in cui vincesse il No, cosa dovrebbe fare Matteo Renzi?
Penso che il Presidente del Consiglio abbia fatto un errore fondamentale a personalizzare questa riforma e a favorire questa spaccatura nel paese. Penso che se vincesse il no ne uscirebbe molto indebolito ma non mi appassiona discutere di questo piuttosto ritengo sia importante affermare che la Costituzione andrebbe applicata prima di essere cambiata.
Molti iscritti dell’ANPI budriese sono militanti o elettori del Partito Democratico. Come ha vissuto questa diversa presa di posizione dei due movimenti, proprio su un tema cardine come quello della Costituzione?
Lo statuto dell’ ANPI, all’ art.2, negli scopi dell’associazione, dice che l’ANPI intende “concorrere alla piena attuazione nelle leggi e nel costume della Costituzione Italiana frutto della guerra di liberazione in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli”. Penso quindi che chi si è iscritto all’ ANPI lo abbia fatto in modo consapevole condividendone lo statuto e i valori. Mi sarei aspettata forse un po’ più di spirito di appartenenza all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e alla linea decisa a stragrande maggioranza al congresso.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale, come vi adopererete in paese per convincere gli indecisi? E quali sono le difficoltà maggiori che incontrate nello spiegare la riforma e nel confrontarvi con i budriesi?
L’ANPI fa parte del Comitato per il No e in questi giorni abbiamo organizzato, a Budrio e nei comuni vicini, moltissimi momenti di incontro con i cittadini per informare sulle ragioni del no che è un no per la Costituzione. Abbiamo organizzato e organizzeremo ancora banchetti, ha girato per Budrio nei giorni scorsi il camper del no che ha distribuito materiale e informazioni e abbiamo organizzato un nuovo incontro pubblico aperto a tutti all’Auditorium di Budrio il 29/11 a cui sono stati presenti: Anna Cocchi presidente provinciale ANPI, Monica Minnozzi responsabile nazionale donne ANPI, Fiore Zaniboni uff. di presidenza ARCI provinciale, Stefano Cavallini coordinatore del Comitato per il NO di Terre di Pianura, c’è stato un intervento video di Elly Schlein europarlamentare e rappresentante di Possibile e sono intervenuti anche Ivano Marescotti e i vignettisti per il NO Zap e Ida. E’ stato un incontro di approfondimento ma all’insegna della convivialità e del piacere di incontrarci anche e soprattutto con chi è indeciso o non la pensa come noi.