“Grazie a tutte e a tutti. Penso che il calore che sento attorno a me mi aiuterà a combattere una brutta influenza”. Scherza così l’ex sindaco di Budrio Carlo Castelli, dopo che il Gip di Bologna Mirko Margiocco ha deciso l’archiviazione per tutti gli indagati dell’inchiesta per minaccia a corpo politico ed amministrativo nata dalle presunte pressioni segnalate dal sindaco Pd di San Lazzaro, Isabella Conti, per condizionare il consiglio e la giunta comunale nella scelta di bocciare la costruzione di un insediamento edilizio a Idice da 582 alloggi ribattezzato “la Colata”.
CASTELLI: “SULLA MIA REPUTAZIONE NON PERMETTO GIOCHINI POLITICI”
“La Conti ha proprio sbagliato il tiro” – annuncia soddisfatto Castelli su Facebook. “Sulla mia reputazione non permetto a nessuno di fare giochini politici. Sulla politica anche io non sono perfetto e le critiche ci possono stare. Poche, per cortesia”. Così Castelli ha ringraziato chi ha espresso compiacimento per la decisione del Gip, a cominciare da Giulio Pierini. “Voglio esprimere la soddisfazione – ha scritto il Sindaco – nell’avere conferma dei comportamenti corretti e onesti di tutte le persone coinvolte, a partire dal nostro Carlo Castelli. Di fronte al continuo vociare che dipinge qualsiasi esponente politico come un delinquente, in questa terra rispettiamo sempre il lavoro della magistratura e, insieme a questo, possiamo mostrare con orgoglio la correttezza e l’onestà dei nostri gruppi dirigenti locali”. Alle sue parole si sono aggiunte quelle del vicesindaco Luisa Cigognetti. “Devo a Carlo Castelli la mia passione per la cosa pubblica. Tutto ciò che ho imparato sulla buona amministrazione di una comunità lo devo a lui. Conosco la sua rettitudine Per fortuna questa triste vicenda si conclude con l’ovvio verdetto. Ma più di uno gli dovrebbe chiedere scusa”.
LE INDAGINI
I magistrati avevano notificato a fine settembre scorso sette avvisi di fine indagine e dopo gli interrogatori e le memorie difensive hanno chiesto l’archiviazione nei confronti di amministratori e politici locali, imprenditori ed esponenti del mondo cooperativo coinvolti nell’inchiesta: Simone Gamberini e Rita Ghedini, rispettivamente direttore e presidente di Legacoop Bologna; Massimo Venturoli, legale rappresentante della Palazzi Srl, Stefano Sermenghi, sindaco di Castenaso, Aldo Bacchiocchi, ex sindaco di San Lazzaro; Germano Camellini, ex presidente dei revisori del Comune; Carlo Castelli, tesoriere del Pd di Bologna ed ex sindaco di Budrio. Fu proprio la Conti (sentita successivamente nel corso dell’inchiesta come persona informata sui fatti) nel dicembre 2014, a segnalare pressioni dopo aver bocciato il progetto del maxi insediamento edilizio.
Che pasta ragazzi! Partire con una ciclabile da 38.000 euri (a 40 ci voleva la gara) per arrivare a lavori, che si sapeva di dover fare, da ? 88.000? Oh si, begl’insegnamenti!… giusto per ricordarne uno…
UAU! Che commento pieno di sapienza… Che peccato che non si possa candidare lei come sindaco, sembra una persona che ha la risposta a tutti i problemi dei budriesi, il mio voto lo prenderebbe!
dont vuorri, bi eppi!
Ma come si è permessa Isabella Conti ad ostacolare la CORAZZATA
ROSSA, meno male che giustizia è fatta…..
Tutti ad esultare…Io mi vergognerei comunque visto quanto ha detto la procura di Bologna e cioè:”Colata di Idice: i magistrati ‘assolvono’ gli indagati, ma non la politica…
„per sette indagati nell’inchiesta che non avrebbero avuto “una condotta realmente intimidatoria e tale da meritare la sanzione penale”. In pratica, sebbene non siano state considerate vere e proprio minacce o intimidazioni, i magistrati non assolvono, quanto meno dal punto di vista etico, la politica locale, come hanno dimostrato anche le intercettazioni “rilevanti per apprezzare il contesto economico-politico degli interventi pressori, tali da accreditare una indubbia commistione tra il momento delle scelte politiche e quello della soddisfazione di interessi economici, che quelle scelte hanno a tal punto condizionato da avere coinvolto a pieno titolo anche rappresentanti della politica locale, che pure avrebbero dovuto avere di mira solo l’interesse pubblico”.Un minimo di pudore non guasterebbe….