Puntare ancora sulla raccolta porta a porta, rafforzarla o fare un passo indietro verso altri metodi? Ieri sera, durante il ciclo di appuntamenti di BudrioLab, il PD di Budrio e le forze politiche che lo sosteranno, hanno fatto il punto in vista delle prossime elezioni comunali. I renziani spingono sul fare delle correzioni, i Verdi vogliono mantenerlo. Pierini: “Il porta a porta fu scelto su indicazione di HERA. Ma oggi è ormai metabolizzato e considerato comodo”. La decisione sarà presa nei prossimi mesi, ma è difficile che il PD faccia un passo indietro adottando i cassonetti “a calotta”, che hanno portato a Molinella grandi risultati con pochi disagi.
IL PORTA A PORTA INCOMBE SUL VOTO DI PRIMAVERA
Un referendum sulla raccolta porta a porta, come chiesto dalle opposizioni, non è mai stato fatto. Ma state certi che alle prossime elezioni comunali in primavera i budriesi voteranno eccome, e sulla scelta del prossimo sindaco di Budrio peserà il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che in questi anni ha dato vita a proteste, raccolte di firme e critiche. Ora, anche nel Partito Democratico, riunito negli appuntamenti di BudrioLab per scrivere il programma elettorale, si avvertono molti più dubbi di quelli del passato. Nel vocabolario dei militanti è entrata la parola “disagio”, per la prima volta e con una certa insistenza, per descrivere le criticità che hanno dovuto sopportare i budriesi. Il timore maggiore è quello che, se la linea dura e integralista adottata in questi anni prenderà ancora il sopravvento su una riflessione più aperta, alle prossime elezioni i voti persi potrebbero davvero essere molti.
I RENZIANI SPINGONO PER CAMBIARLO
Sono stati i renziani – ma non solo loro – a spingere su una rivalutazione dell’intero impianto. Nella loro considerazione pesa l’esperienza dei cassonetti “a calotta” adottata nei paesi limitrofi al nostro e che ha portato a Molinella risultati strabilianti in termini di differenziata raggiunta (più dell’82% come a Budrio) senza portare particolari problemi. Il sindaco di Molinella Dario Mantovani, intervenuto fra i relatori dell’incontro, ha chiaramente fatto capire che “il sistema di raccolta porta a porta può anche essere il migliore, ma il rischio è quello che i cittadini non ci votino più se lo ritengono problematico”. Tra gli auspici, come riportato anche da Valerio Orlandini (consigliere PD) e da Forte Clò (consiglio di amministrazione di HERA), ci sarebbe quello di riuscire a mettere in campo “sistemi più omogenei nei territori”, ovvero cercare di evitare di avere sistemi di raccolta dei rifiuti così diversi da comune a comune.
VERDI E “VECCHIA GUARDIA” VOGLIONO MANTENERLO
Sulla sponda opposta c’è chi ha difeso il metodo attuale. Fra i più soddisfatti ci sono i Verdi, il cui referente Renzo Venturoli ha fatto riferimento alle “lamentele dei cittadini per il solo fatto che venga attivato un nuovo sistema che imponga nuove abitudini”. Insieme a loro quella parte del PD che ha difeso a oltranza il percorso di questi anni e che ieri sera si è fatta forza con i dati presentati da Natale Belosi (Ecoistituto di Faenza), che hanno messo in luce come con un sistema porta a porta a tariffazione puntuale si possono raggiungere migliori risultati rispetto ai cassonetti “a calotta”.
PIERINI: “I CITTADINI HANNO METABOLIZZATO QUESTO SISTEMA”
Fra le due posizioni sarà il Sindaco e candidato Giulio Pierini a condurre il gruppo ad assumere, nelle prossime settimane, una proposta definitiva. Ieri sera, nel suo breve intervento, ha spiegato come nel 2013 sia stato scelto questo sistema di raccolta “su indicazione del gestore HERA” e che in quel momento “quella era la cosa giusta da fare”. Ma allo stesso tempo ha ricordato come “oggi questo metodo sia stato metabolizzato e considerato comodo dalla cittadinanza” e che la tariffazione puntuale rappresenta “un passo in avanti”. La decisione che anche il sindaco dovrà assumere non è certo facile. Da un lato c’è la rimessa in discussione di un sistema, che sarebbe ben accolta da una parte del suo elettorato ma che allo stesso tempo vorrebbe dire sconfessare il lavoro fatto e difeso con le unghie per anni. Dall’altro c’è l’opzione di continuare a insistere nel perfezionare al massimo questo metodo, creando ancora più disagi e malcontento tra i budriesi e rischiando di cappottare proprio sotto il voto dei cittadini delusi. A meno che, anche a Budrio, non diventi reale la previsione fatta da Natale Belosi ieri sera: “Pierini deve avere il coraggio – ha detto – di rivendicare quello che ha fatto. Tutti i sindaci, che si sono presentati al voto dopo aver introdotto questi cambiamenti, sono stati premiati dai cittadini. Quindi, non abbia paura”.
Ci vorrebbe cmq un gran coraggio od incoscienza per votarli…
Che Pierini parli per sé , e Belosi pensi a casa sua. Se fosse vero che i cittadini hanno metabolizzato, non avremmo trascorso 4 anni nei quali non è passato giorno senza che si accendesse una qualche discussione sul tema rifiuti. Basta : fuori tutti.
Sono 5 giorni che aspetto un articolo che mi racconti dell’incontro pubblico di Noi per Budrio di giovedì scorso (di cui ho visto pubblicità solo il giorno stesso). Inizierò a non considerare questo blog come un organo di parte quando vedrò Cló stesso atteggiamento superpartes.
Gentile Paola, 5 giorni? Noi aspettiamo da 5 anni il gran giorno………..
Hera potrà aver anche “indicato” la PAP ma come mai i sindaci dei comuni limitrofi NON l’hanno adottata? Forse perchè ragionano con la propria testa e a favore dei propri cittadini sia a livello di costi che di disagio !!!
Ben detto Paola!! Si parla solo di porta a porta è per di piu non in modo approfondito.
Messaggio per i selezionatori dei rifiuti delle nostre case, ingombrate dai vari bidoni e personalizzati nei vari profumi.
Pierini ci ha confermato che la sua scelta è stata fatta su “indicazioni Hera” quindi non è da escludere che un giorno Pierini vada a dirigire qualcosa ……. in Hera.
Se non siete stati contenti del suo operato, Non votatelo e fate di più, Cambiate fornitore dei servizi Gas, Luce e cose simili, bandite Hera dalle vostre bollette per quel che potete. Cambiate Gestore anche se nei nuovi gestori potrete sempre trovare altri Pierini.
Se non otterremo un cambiamento nel 2017 siete disposti per altri, altri e altri anni a rumare nel rusco?
Personalmente sono NAUSEATO da tutto questo sistema di “accordi”,”pseudo strategie” elettorali che non fanno altro che mostrare la vera identità caratteriale della persona, mai ho avuto grandi interessi politici e mi viene proprio da dire PER FORTUNA,sarei
diventato probabilmente anche io persona “corrotta”/”corruttibile” trascinata dall’onda anomala del sistema politico italiano!
Spero che alle prossime elezioni si riesca a votare una persona che possa realmente rendersi partecipe in azioni intelligenti razionali per lo piu’ condivise dai cittadini a prescindere dal famigerato legame politico!
Imbarazzante pensare di cambiare idea per opportunità politica!!! detto questo credo che le ultime novità in fatto di raccolta differenziata stiano dimostrando che la PAP non è la soluzione e che a giochi fatti per Pierini & C sarà molto difficile cambiare traiettoria!!! visti gli enormi investimenti che si renderanno necessari per convertire la PAP con i cassonetti a calotta!!! che ovviamente dovremmo pagare noi cittadini.
Intanto i nostri amici di Molinella spendono meno e non danno in comodato gratuito parte della loro proprietà al comune per fare la raccolta differenziata.
Per me si tratta dell’ennesimo esempio del fallimento come amministratori della Pierini e & C.
Obbligare i cittadini a tenere in casa, perché non tutti hanno terrazzi o cantine, carta, plastica e indifferenziata maleodoranti è da delinquenti. Chi credete di essere per imporci uno stile di vita che più che ecologico è prevaricare il nostro diritto all’igiene e alla gestione dei nostri spazi.? Ecologisti da quattro soldi . I modi per fare una differenziata intelligente ci sono ma i vostri inciuci politici lo vietano. A casa!
Ogni volta che leggo le lamentele sulla raccolta differenziata resto stupita del grado di inciviltà che ha questa società. Pensavo che nella nostra regione il riguardo e il rispetto per l’ambiente avesse raggiunto più consapevolezza nella popolazione. Leggo che molti guardano i paesi limitrofi come esempio per aver lasciato i casonetti. Ho delle amiche a Molinella il quale mi hanno detto che con il nuovo sistema la maggioranza mette l’indifferenziato nell’umido in modo che non venga conteggiato. Lascio a voi ogni commento, penso che chi proponga il ritorno al passato punta ad una poltrona sicura.