“In merito all’episodio accaduto ieri sera, 05/02/2017, alla Stazione di Budrio, la cooperativa Camelot chiarisce quanto segue”. Comincia così il comunicato della cooperativa che gestisce i 30 migranti minorenni a Vedrana di Budrio, dopo che ieri sera un ragazzo di 24 anni si è recato dai Carabinieri per denunciare un gruppo di ragazzi africani che ha preso di mira la sua auto, con calci e pugni. Poche parole, quelle della cooperativa, con cui viene ammessa la responsabilità dei minori assistiti e si spiegano le motivazioni di tale gesto. Ecco il testo completo.
CAMELOT: “E’ STATO UN EQUIVOCO, PORGERANNO PERSONALMENTE SCUSA”
“Un gruppo di sette ragazzi – si legge nella nota stampa di Camelot – accolti presso la struttura per minori stranieri non accompagnati di Vedrana, è arrivato in stazione, chi a piedi chi con il treno delle 19,17 da Bologna, per essere ricondotto in struttura.
Il gruppo, che aveva appuntamento con un operatore della cooperativa, si è dunque diretto verso un’auto parcheggiata davanti alla stazione scambiandola per quella che doveva andarli a prendere.
I ragazzi hanno provato a salire sull’auto perché pioveva, quando sono stati raggiunti dal legittimo proprietario e, capito l’equivoco, si sono allontanati. Poco dopo è arrivato l’operatore che ha caricato un primo gruppo di quattro ragazzi, per poi tornare, in un momento successivo, a prendere gli altri, che hanno trovato riparo sotto una pensilina. Questi ultimi, durante l’attesa, hanno poi prestato soccorso ad un automobilista che ha chiesto il loro aiuto per far ripartire l’auto in panne.
I ragazzi – spiega Camelot – non avendo intenzioni malevole, non hanno capito da subito che il loro gesto poteva essere male interpretato. Quando questo è stato loro spiegato dagli operatori della cooperativa, si sono detti molto dispiaciuti e invitano, assieme alla cooperativa Camelot, nella struttura che li accoglie, il proprietario dell’auto sulla quale hanno erroneamente provato a salire per chiarire il malinteso e porgere personalmente le loro scuse. La cooperativa Camelot e i ragazzi protagonisti di questo episodio restano a disposizione delle forze dell’ordine oltre che dei cittadini e delle istituzioni per fornire ogni ulteriore chiarimento”.
OTTOBRE 2015, LA TENTATA VIOLENZA A MEZZOLARA
Non è la prima volta che la comunità di Budrio subisce atti spiacevoli per opera dei rifugiati accolti nelle strutture del territorio. Poco più di un anno fa, nell’ottobre 2015, i cittadini di Mezzolara rimasero sconvolti dalla notizia del tentativo di violenza messo in atto proprio da un giovane accolto nella frazione.
Leggi anche > L’articolo con il racconto del 24enne a cui è stata presa di mira l’auto.
Con tutti i telefonini con la mela mangiata che hanno non potevano chiamare qualche operatore ???? o li usano solo per navigare ? Da quello che dice il ragazzo aggredito non mi sembra una cosa cosi’ leggera tipo una ragazzata !!!!
ps= chi pagherà i danni ??
E la raccolta della semina sinistroidale di pierini che aveva garantito che non avrebberò recato alcun danno alla città.
Per i buonisti un tentato stupro, poi tirare calci ad un auto sono solo segni di civiltà.
Forse la loro non la nostra..
Non mi riferisco al caso specifico che fortunatamente non sembra abbia contorni particolarmente violenti ma che certamente rappresenta un certo campanello d’allarme.
Mi riferisco in generale al risultato della funesta demagogia della nuova sinistra italiana : sbandierare una inesistente integrazione che in realtà non è altro che un ghettizzare . I risultati sono evidenti : sbandati senza lavoro che impattano violentemente sulle comunità che li ospitano. Ma il buonismo dilaga e ai politici costa davvero poco mettersi la medaglietta di artefici dell’integrazione facendo pagare caro il prezzo agli sfortunati cittadini residenti. Nessun tweet da parte del Universal King of the social Sir.Mayor Pierini?
Ma come siete maliziosi…non lo sapete che è normale usanza, presso la coop Camelot, prendere a calci e pugni l’auto “di servizio” qualora si trovassero le portiere chiuse e non fosse possibile salire immediatamente?
Odo stridor di unghie sugli specchi…
Oiben……non sapevo neppure io che fosse “usanza” del loro paese prendere a calci e pugni un auto quando la si trova chiusa!
Poi pioveva…..a si perchè riparo alla stazione non c’è vero!?
Ma chi volete prendere per il culo?
Branco di bigotti ipocriti!
ma noi cittadini di budrio siamo considerati deficenti?
…..e lo saremo davvero se ci ostiniamo a rivotare codesto elemento!
Io direi che chi non rispetta i servizi che gli vengono regalati…beh puo tornare a casa sua..
Oggi prendono a calci e pugni l’auto che pensavano fosse della coopetativa che li assiste , domani la porta del bar della stazione e in futuro i portoni delle case circostanti.Sono le varie fasi dell’integrazione.
E’ inacettabile un gesto del genere a prescindere da chi lo compie.
E’ poi offensiva la favoletta che hanno raccontato, ok le differenze culturali ma come si fa a non sapere che prendere a calci e pugni un auto non è di certo un gesto amichevole? Poi la storiella delle scuse…..no comment.
Personalmente da padre di due bimbi piccoli sono un pò preoccupato e da oggi sarò ancora più in guardia.
Spero che il propietario dell’auto E.M. oltre a far denuncia contro i vandali faccia denuncia anche contro la coperativa Camelot.
bene ok
si sono sbagliati con l’auto dell’operatore perchè pioveva, ma si può vedere l’auto ?
Se è uguale ok, altrimenti….