Martedì sera il Consiglio comunale di Budrio ha approvato il nuovo regolamento per la gestione delle case popolari. La novità più saliente riguarda la decisione di escludere per 2 anni dalla graduatoria chi rifiuta la casa popolare senza validi motivi. Il testo è stato approvato all’unanimità da tutti i gruppi consiliari presenti in aula.
FUORI DALLA GRADUATORIA PER 2 ANNI
Chi ottiene la possibilità dal Comune di vivere in una casa popolare e non la accetta per validi motivi, resterà fuori dalla graduatoria di assegnazione per 2 anni. “Un elemento di serietà per definire la vera emergenza abitativa” – ha detto l’assessore alle politiche sociali Giovanni Zanardi, che ha presentato il testo in aula. Il nuovo regolamento prevede inoltre l’aumento del turnover delle case, perché “non sia più un diritto alla vita – ha spiegato – ma un sostegno finché non si raggiunge l’autonomia”; oltre ad affrontare in maniera più incisiva il problema delle case sfitte.
“Vogliamo fare di più – ha detto Zanardi – ma questo è un primo passo che si è potuto fare grazie a risorse del governo e del comune. Sono forse piccole azioni prese nella loro singolarità, ma che viste insieme sono un grande passo”.
NUOVI CRITERI: PIU’ PUNTI A NUOVE CATEGORIE SOCIALI
Altra novità importante riguarda i nuovi criteri per l’assegnazione. Si darà un punteggio maggiore rispetto a prima – ha spiegato l’Assessore – “a categorie sociali finora poco valorizzate dai punteggi di graduatoria, come adulti separati, disoccupati ultra cinquantenni, nuclei monogenitoriali, di chi viene sfrattato per morosità incolpevole. Storie di vita – ha specificato – delle quali ci siamo confrontati in questi anni e a cui diamo risposte nuove”.