Parco di Via Caduti di Cefalonia di Budrio: l’intitolazione a Lina Merlin

10 marzo, 2017

LINAMERLIN2E’ stata la prima donna a essere eletta al Senato. Partigiana e antifascista, membro dell’Assemblea Costituente, si è distinta in parlamento per le leggi a difesa dei diritti civili. Sarà intitolato a lei, Lina Merlin, il Parco di Via Caduti di Cafalonia, in un evento pubblico domenica 12 marzo, alle ore 11. L’iniziativa, voluta dalla Consulta delle Donne, è realizzata nell’ambito del progetto educativo conCittadini.

LINA MERLIN, DALLA LOTTA AL FASCISMO ALLE LEGGI PER I DIRITTI CIVILI
Lina Merlin (all’anagrafe Angelina) è stata una delle madri della nostra Costituzione e di molte altre leggi tese alla creazione dell’uguaglianza sociale. Lina Merlin (1887-1979), iscritta al Partito Socialista Italiano dal 1919, non si è mai sottratta alla fedeltà alle proprie idee. Nel 1925, anno del definitivo consolidamento del potere da parte del regime fascista, viene arrestata cinque volte e nel 1926 è licenziata a causa del mancato giuramento. Poco tempo dopo verrà condannata a cinque anni di confino, che non ne scalfiscono la combattività. Durante la IIª Guerra Mondiale partecipa attivamente ad azioni partigiane, subendo anche la cattura da parte dei nazisti, a cui riuscirà a sfuggire con uno stratagemma. Nella sua casa milanese, Lina (Angelina) ospita i protagonisti dell’insurrezione. Il 27 aprile 1945 il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) le assegna l’incarico di Commissario per l’Istruzione di tutta la Lombardia. Il 2 giugno 1946 la Merlin è eletta tra i membri dell’Assemblea Costituente. L’uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzioni di sesso rappresenta una delle prime battaglie condotte in Parlamento da Lina, che verrà eletta più volte come Deputata e come Senatrice.
Il nome della Merlin è associato alla Legge relativa all’abolizione della prostituzione legalizzata (20 febbraio 1958, legge n.75), ma accanto a questo risultato se ne pongono molti altri: l’equiparazione dei figli naturali ai figli legittimi in ambito fiscale; la legge sulle adozioni volta ad eliminare la disparità tra figli adottivi e figli propri; la definitiva soppressione della “clausola di nubilato” nei contratti di lavoro, che imponeva il licenziamento alle lavoratrici che si sposavano.

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3 Commenti


  1. Mi dissocio da tanto entusiasmo. E’ per merito suo che le strade sono diventate un grande puttanaio (si può dire?) e le prostitute sono oggetto di schiavitù molto peggio di quando lavoravano nelle “case”. Almeno avevano controllo medico ed un minimo di igiene.
    Eliminare il più antico mestiere del mondo è impossibile, tanto vale tenerlo sotto controllo.

  2. Mi dissocio anch’io da tanto entusiasmo. Con la (brutta) aria che tira a Budrio e in Emilia in generale l’importante è che un personaggio sia stato “partigiano e antifascista” . Tutto il resto passa n secondo piano. Ricordatevene quando sarete nella cabina elettorale.

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