L’intelligente e ironico Marco Negri, il ricordo a cinque anni dalla scomparsa

17 aprile, 2017

marconegri52Il 20 aprile 2017 sarà il 5° anniversario dalla morte di Marco Negri. Da alcuni giorni Budrio si è popolata di manifesti – voluti dal Circolo Sandro Pertini – che ricordano questa ricorrenza. Sui manifesti campeggiano le parole «Ciao Marco», che riassumono il legame famigliare instaurato con la comunità, a cui basta semplicemente il nome per ricordarlo, riaprendo così forzieri pieni di aneddoti sorprendenti.
Negri è stato sindaco, assessore, consigliere, giornalista, ideatore di Radio Budrio, scrittore, e tanto altro, sempre a contatto diretto con le persone, manifestando entusiasmo e amore: sentimenti forgiati anche dalla malattia e dal dolore, che ha saputo riscattare attraverso una vita tenace e scandita dalla sensibilità verso il prossimo.

L’INTUITO E LA PASSIONE
Nel corso della sua esistenza, Marco ha creato una saldatura profonda con Budrio, analizzandola con intelligenza come giornalista, amministrandola con rigore quando ha ricoperto incarichi istituzionali e amandola in modo potente quando l’ha raccontata come scrittore. La simbiosi tra Negri e Budrio è stata totalizzante e trasversale, in grado di coinvolgere le varie anime della comunità.
La passione per i mezzi di comunicazione e per l’informazione tengono a battesimo l’esordio di Marco sulla scena budriese. Nel 1973, poco prima del compimento del diciassettesimo anno di età, è il punto di riferimento per un gruppo di ragazzi e ragazze della federazione giovanile socialista: in alcuni mesi vede la luce Proposte, periodico locale di cui loro stessi sono redattori e stampatori – con il ciclostile – e che, negli anni successivi, diventerà – questa volta a stampa tipografica – il giornale dei socialisti di Budrio.
Passione, intuito ed ironia sono le parole d’ordine, che si accompagnano all’attenzione per la cultura, per i costumi, per la società e per la politica, intesa come rapporto dialettico tra ideali – da preservare – e pratica amministrativa.
La predisposizione verso le novità tecnologiche, soprattutto quelle connesse all’utilizzo dei mezzi di informazione lo portano, grazie alla liberalizzazione delle frequenze, ad ideare Radio Budrio: nata alla fine del 1975 e in grado di trasmettere i primi programmi nel 1976. Il periodo iniziale non è semplice, però il tempo porta al consolidamento umano del gruppo di cui Marco è l’anima: dopo il necessario rodaggio, Radio Budrio diventa una delle emittenti radiofoniche più ascoltate tra Bologna e la Romagna. Le infinite sfaccettature del territorio trovano la possibilità di esprimersi, attraverso la creazione di programmi originali, accompagnati dalla musica – affidata a numerosi disk jockey – e dall’intrattenimento vivace e stimolante.
Negli anni ’80 Negri, insieme a Guido Zamboni (compagno all’interno di Radio Budrio), pubblica una serie di volumi in dialetto bolognese: Marco comprende che la tradizione dialettale sta scomparendo e sente di doverla salvaguardare, avviando un processo di difesa strenua della lingua.

L’IMPEGNO POLITICO
Marco si iscrive, da giovanissimo, al Partito Socialista, che non abbandonerà mai. Nel 1985 viene eletto come consigliere comunale e due anni dopo (nel 1987) diventa sindaco. La prima azione riguarda la sua vita privata. Per evitare qualsiasi potenziale conflitto di interessi, abbandona ogni altro incarico, concentrandosi esclusivamente sulla guida del Comune di Budrio. Per tre anni – fino al 1990 – Negri si impegna a fondo, ponendosi al servizio della comunità, ascoltando i problemi e i pensieri dei cittadini, facendosi carico di ogni questione con la volontà di difendere e aiutare le persone più in difficoltà. Spesso il desiderio di dare risposte pronte ed efficaci si scontra con le labirintiche difficoltà amministrative, che gli faranno decidere di non candidarsi per il seguente mandato, in cui comunque viene eletto come consigliere.
La passione per la scrittura giornalistica riemerge attraverso la nascita de Il Foglio di Budrio, di cui – divenuto giornalista pubblicista – è anche direttore responsabile. Il primo articolo traccia la linea editoriale, riassumendo nel titolo «Budrio, ti amo!» l’insieme di emozioni che lo legano indissolubilmente al paese natale. Attraverso il sostegno di molte realtà imprenditoriali, Il Foglio – che diverrà negli anni Il Foglio Indipendente – è distribuito gratuitamente, rivolgendosi ad un pubblico ampio. Marco collabora anche con diverse emittenti radiofoniche, creando trasmissioni scandite da intelligenza ed ironia.

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Il manifesto affisso per le strade di Budrio dal Circolo Sandro Pertini.

BUDRIO SEMPRE NEL CUORE
La scomparsa del PSI nel 1993 addolora Negri, che trova – come altri socialisti ancora vivaci – nel Circolo Sandro Pertini il punto di riferimento, attorno a cui preservare gli ideali difesi nei decenni precedenti. Proprio dal Circolo nasce l’idea della candidatura a sindaco di Marco, in occasione delle consultazioni del 1997. La stima e l’affetto delle persone è confermato dall’ottimo risultato che, nonostante la sconfitta, gli permette di ricoprire l’incarico di consigliere comunale di minoranza. Questo ruolo non ne placa la combattività, che lo porta a fare molte proposte, a condurre battaglie sociali, non smettendo mai di far sentire la propria voce.
Nello stesso periodo comincia l’esperienza come direttore del mensile La Tribuna, di cui è anche redattore e articolista: la passione per Budrio riemerge costantemente, accompagnata dalla cura per le tematiche locali, analizzate con occhio consapevole e critico.
Alle elezioni amministrative budriesi del 2002 i socialisti si presentano nella lista del centro sinistra: Marco si rimette in discussione, ottenendo molti voti. Giunge poi la nomina ad assessore, ruolo che lo gratifica, facendolo sentire ancora parte integrante delle scelte amministrative.
L’attività giornalistica prosegue con la direzione dell’informazione dell’Associazione Italiana Cultura Sport della provincia di Bologna. Nel 2007 si conclude il mandato come assessore: Negri è irremovibile nel ritenere conclusa la sua esperienza come amministratore pubblico.
La profonda curiosità di Marco non si arresta e lo porta a dare finalmente sfogo alla passione, nutrita fin da ragazzo – per la scrittura, che nel 2009 vede la pubblicazione de L’ultimo dei Medosi, una cronaca fantastica di una nobile famiglia budriese. Il libro è animato da continui cambi di prospettiva temporali tra passato e presente. Nascono poi altri tre romanzi – scritti insieme al cugino Gabriele Montanari – in cui la storia locale si intreccia a quella nazionale, rendendo centrale una serie di punti di contatto, determinante nel chiarire la natura degli avvenimenti.
Marco diventa redattore capo di Buone Notizie Bologna, periodico edito da una cooperativa sociale, che presenta notizie positive, azioni utili alla società e persone capaci di operare per il prossimo. Questo incarico riserva enormi soddisfazioni: la possibilità di lavorare fianco a fianco con persone, come lui, diversamente abili e la ricerca della bontà umana attenuano in parte le difficoltà quotidiane, acuite da un peggioramento delle condizioni di salute, condizionate dagli esiti della poliomelite contratti nella primissima infanzia.
La morte giunge repentina il 20 aprile 2012, quando Budrio piange il Suo Marco. Tante cose mancano di lui: l’intelligenza, l’ironia e un punto di vista irriverente e puntuale, in grado di capire il passato, agire nel presente e rivolgersi – con consapevolezza – al futuro.

Leonardo Arrighi

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