La riscoperta delle Scuole budriesi arriva alla terza tappa, riservata alla storia delle Medie e delle Superiori. La creazione di percorsi d’istruzione successivi alle elementari è scandita da una serie di conquiste sociali. Palazzo Medosi Fracassati, Villa Giacomelli (alla Pieve), l’edificio accanto ai Vigili del Fuoco e al Magazzino Comunale, il palazzo all’angolo tra via Benni e la strada che porta all’ospedale, le attuali sedi del Liceo e dell’ITIS riassumono concretamente un’avventura che ha coinvolto molte generazioni di budriesi.
La prossima settimana questo ciclo di articoli dedicati alle Scuole budriesi si concluderà con il quarto ed ultimo capitolo, dedicato agli Asili e alle loro storie.
DOPO LE ELEMENTARI
La storia budriese delle scuole successive alle Elementari inizia sostanzialmente nel 1863, quando risulta attivo un biennio di Scuola Tecnica (post-elementare). Circa mezzo secolo dopo questa avventura formativa si è già conclusa, sostituita però da un triennio: classi sesta, settima e ottava, che coincideranno nei decenni successivi con la Scuola di Avviamento Professionale (sorta, a Budrio, attorno alla fine degli anni ’20).
Nel 1925 nasce il Ginnasio “Filopanti” che, nel corso degli anni e con il cambiamento delle leggi, diventerà la Scuola Media di Budrio. A questa importante vicenda si legano i nomi di due donne eccezionali: Corinna Testi – che, oltre al Ginnasio, contribuisce alla fondazione dell’Asilo “Argentina Menarini”, dell’Università Popolare e della Scuola di Disegno Applicato alle Arti e ai Mestieri – e Camilla Partengo, preside ed insegnante illuminata.
A partire dal II° Dopoguerra la Scuola di Avviamento si specializza nell’ambito Agrario e viene intitolata all’architetto budriese Alfonso Torreggiani. Conclusa, nel 1963, l’esperienza dell’Avviamento, nasce la prima scuola superiore di Budrio: la sezione staccata dell’IPSA (Istituto Professionale per l’Agricoltura) di Imola.
A partire dal 1970 aprono i battenti le sezioni budriesi del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” e dell’ITIS (Istituto Tecnico Industriale Statale) “Odone Belluzzi”, entrambe di Bologna.
EDIFICI ED ISTRUZIONE
La realtà urbana budriese è disseminata di edifici, che svelano l’intera storia dell’istruzione media e superiore. Palazzo Medosi Fracassati è stato la sede del Ginnasio “Filopanti”, dell’Avviamento Professionale e Agrario – fino al 1963 –, della sezione staccata dell’IPSA di Imola a partire dal 1964 e della sezione dell’ITIS “Odone Belluzzi” di Bologna dal 1966 al 1977. Villa Giacomelli alla Pieve (abitazione di Camilla Partengo) ha accolto la Scuola Media durante i drammatici anni della IIª Guerra Mondiale. L’edificio accanto alla sede budriese dei Vigili del Fuoco e del Magazzino Comunale è stato la sede delle Medie, del Liceo – dal 1970 al 1977 – e dell’IPSA fino agli anni ’90. Il palazzo (dove oggi è presente una Infortunistica) posto all’angolo tra via Benni e la strada che porta all’ospedale ha accolto nelle proprie stanze il biennio del Liceo Scientifico.
Poi si giunge alle due sedi attuali delle scuole superiori: i due edifici sono stati costruiti nel 1967 e inizialmente avevano la vocazione di Scuole Speciali per i Ragazzi di Villa Donini. Le nuove normative nazionali hanno portato all’abolizione di quegli Istituti. Dall’anno scolastico 1973-1974 la struttura più vicina a Villa Donini ha iniziato ad ospitare alcune classi dell’ITIS, che con il passare degli anni ha occupato l’intero edificio. La struttura accanto, a partire dal 1977, è divenuta la sede del Liceo Scientifico “Giordano Bruno” (non più sezione staccata del Liceo “Niccolò Copernico” di Bologna).
La nascita e lo sviluppo delle scuole budriesi, tra cui in particolare quelle superiori, si inserisce in un quadro politico – tra gli anni ’60 e ’70 – che mirava ad offrire ai cittadini il maggior numero di servizi possibili, puntando con grande vivacità sull’istruzione: da rendere sempre più accessibile e vicina (anche dal punto di vista geografico) ai giovani budriesi.
LA SCUOLA MEDIA E DUE DONNE STRAORDINARIE
Nel 1925 alcuni cittadini, tra cui Giuseppe Gnudi, decidono di estendere il programma scolastico budriese. Fino a quel momento, appena concluse le Elementari, gli studenti sono spesso costretti ad andare – ancora giovanissimi – a Bologna, perdendo molto tempo a causa dei trasporti. La maggior parte degli alunni sceglie di abbandonare gli studi per questioni economiche, rinunciando a veri e propri sogni.
Grazie alla collaborazione di Corinna Testi, segretaria del Liceo “Galvani” di Bologna, nasce il Ginnasio “Filopanti” di Budrio: antesignano dell’attuale Scuola Media. Il percorso scolastico del Ginnasio – istituto privato – prevede due anni di frequentazione, scanditi da esami annuali sostenuti al Liceo “Galvani”. Il prestigioso istituto bolognese accoglie poi successivamente gli studenti, accompagnandoli fino al Diploma di Maturità. Corinna Testi riesce a creare borse di studio – di cui usufruirà anche Fedora Servetti Donati – che consentiranno al maggior numero di studenti possibile di coltivare la passione per la cultura.
La storia della Scuola Media si consolida con l’arrivo, nel 1932, di Camilla Partengo: la prima Preside.
Camilla, che diviene proprietaria del Ginnasio, decide di dedicare tutta la sua vita all’insegnamento, donando un futuro a molte generazioni. A seguito della Riforma Bottai (1940), il Ginnasio Inferiore budriese diventa Scuola Media Unica parificata. Durante la IIª Guerra Mondiale la premurosa Preside ospita le aule a casa propria (villa Giacomelli), salvaguardando – a rischio della vita – il diritto all’istruzione. Nemmeno i bombardamenti fanno desistere la Partengo, risoluta nel sostenere che senza una scuola attiva l’intera comunità rischierebbe di perdere sé stessa.
Nel 1957, per raggiunti limiti d’età, Camilla cede la Scuola Media “Quirico Filopanti” al Comune di Budrio, che provvede ad un riordino sostanziale. Nel 1960-1961 l’Istituto diventa Statale, accorpando – nell’anno successivo – anche il Corso di Avviamento Professionale, e cinque più tardi – il 4 giugno 1966 – viene inaugurato l’attuale edificio.
Leonardo Arrighi
Mi ponevo una domanda,qualche giorno fa,osservando la targa nell’atrio delle scuole medie intitolata alla signora Camilla Partengo: come mai la scuola media non e’ stata intitolata a lei che l’ha fondata,ma a Filopanti? È vero che le e’ stata intitolata una strada,ma sarebbe stato più logico intitolarle la scuola….