Campetto da basket Mattia Pivanti. Così sarà intitolato, sabato 16 giugno 2012, il campo da pallacanestro nel Piazzale della Gioventù, al giovane budriese di diciannove anni che lo scorso 2 agosto, mentre si recava da parenti al lavoro, finì tragicamente in un fosso mentre percorreva via San Zenone. Mattia era appunto il suo nome, per gli amici “Piva”. “Un ragazzo allegro e vivace” – lo ricordano i suoi amici – “uno spirito libero che non aveva timore di dire ciò che pensava”.
Il basket era la sua più grande passione e proprio per questo i suoi amici hanno deciso di organizzare, sabato 16 giugno, una giornata dedicata a lui dalle ore 9:00 del mattino quando avrà inizio il Piva’s Playground, un torneo di pallacanestro 3 vs 3 aperto a tutti, al quale prenderanno parte molti amici dello stesso Piva e il cui ricavato andrà in beneficenza all’associazione Amici del Sidamo in Missione – Progetto Tokuma, che si occupa di costruire infrastrutture in Africa e che realizzerà nel continente nero un campetto da basket per Piva.
Manca tremendamente Piva ai suoi amici che lo ricordano come “un ragazzo dotato di una spiccata intelligenza e di una acutezza stupefacente, in grado di cogliere ogni aspetto ironico della realtà”. Voleva iscriversi alla facoltà di lingue, visto quanto era affascinato dalle culture e dalle lingue orientali; inoltre adorava la musica, spaziando fra diversi generi, e avrebbe voluto imparare meglio a suonare la batteria, strumento per il quale – dicono gli amici – sembrava piuttosto portato. Un carattere aperto e smaliziato lo rendeva un’ottimo attore ed infatti ha partecipato a tutti gli spettacoli teatrali organizzati dal Liceo di Budrio, alcuni dei quali lo hanno visto come protagonista e che sono stati riproposti in altre sedi per merito del successo che hanno riscontrato.
Ma la più grande passione di Mattia era proprio il basket, sport con il quale è cresciuto assieme ai suoi più cari amici, compagni in campo e fuori: fra i banchi di scuola e nei sabati sera assieme.
“Nonostante sia passato quasi un anno dalla sua scomparsa, il tempo non ha affievolito il dolore della sua mancanza – dicono gli amici più stretti – del vuoto che ha lasciato in ciascuno di noi ed inoltre abbiamo sempre in mente, come se non lo vedessimo da un giorno, le sue battute che accendevano di ilarità le giornate passate insieme”.
Per loro “l’intitolazione del campetto è molto importante” e per questo ringraziano il Comune di Budrio che ha permesso questa iniziativa. “Mattia in estate era sempre lì per allenarsi – ricordano gli amici – per perfezionare il suo tiro o per fare una “partitella” con la gente che incontrava indossando i suoi mitici occhiali da sole e, spesso, anche la bandana, che sfoggiava con orgoglio. Momenti indimenticabili”.
“La nostra speranza è quella che questo torneo venga riproposto ogni anno, così da tener sempre vivo il ricordo di Piva nel cuore e nella mente di ognuno di noi”.
Non sarà solo lo sport il protagonista della giornata: in serata suoneranno numerosi gruppi, come Two Baileys, Stardust Jam, Palco Numero Cinque, Peppo RapMusic, Jam session con i musicisti della serata + Emir, Dj Set by Paletta & Matteo Bartolini.
Al termine del torneo, sarà il neo sindaco Giulio Pierini a procedere con l’intitolazione del campo di basket e a collocare una targa in sua memoria. “Ho condiviso subito – ha detto il Sindaco – l’idea di intitolargli l’area basket del Piazzale della Gioventù: centinaia di budriesi hanno firmato la petizione che chiedeva questa intitolazione. Tutto è partito dagli amici di Mattia che sono uno splendido gruppo di ragazzi, diventato in questi mesi parte integrante della famiglia di Mattia. Nel suo ricordo, sabato alle 18 sarà l’intera comunità di Budrio a stringersi intorno a Piera, Bruno, Riccardo e Marina”.
un ricordo fantastico.
questa iniziativa lo dice non sarai mai dimenticato ciao piva
Avevo tredici anni quando Fausto, che aveva un anno più di me, morì in motorino, sotto la corriera che stava inseguendo per via Fiesso, sopra c’era la ragazzina che gli piaceva…lo ricordo ancora!
Ma voi ragazzi, avete fatto di più: usando gli strumenti che oggi avete a disposizione (media e social network, e non solo), siete riusciti a far si che il ricordo del vostro amico sia condiviso da tutto il paese. Bravi!
Sono passati più di quarant’anni da quel tragico giorno e mi commuove scoprire che Fausto è rimasto un ricordo indelebile non solo per me…
sono uno di quelli che portarono a spalla la bara, come potrei dimenticare?