L’acqua e il mais [L’OPINIONE]

10 luglio, 2012

di Maurizio Mazzanti

Non mi arrendo.
Ci sono parecchi motivi per essere contrari a un utilizzo di prodotti vegetali dedicati per la produzione di biogas da digestione anaerobica, in breve produrre energia elettrica da prodotti come il mais, il sorgo, il triticale.
Produrre energia da fonti rinnovabili non è di per sé ne un bene ne un male, dipende solo da come e cosa si utilizza per la produzione.
Non sono quindi contrario all’utilizzo di fonti rinnovabili se il loro impiego non provoca danni superiori ai vantaggi che portano.
Questo per sgombrare il campo dall’equivoco di passare per anti-ecologista se critico impianti come quelli che stanno costruendo a Mezzolara.

L’invito a controllare e monitorare il futuro funzionamento di impianti del genere mi suona come beffa e mi trova contrario e continuo ad argomentare il mio dissenso.
C’è un primo argomento immateriale, come può esserlo l’amore per il proprio territorio o l’orgoglio di difenderlo. E’ la questione etica. Non si può coltivare un prodotto per macerarlo e farlo diventare energia elettrica. Usiamo gli scarti, vegetali e animali, ma non coltiviamo appositamente prodotti come il mais da gettare letteralmente in una compostiera gigante.
Già, il mais. Avete notato quanto è cambiato il panorama agricolo del nostro territorio? Ormai vedo solo campi di mais, a dismisura e ovunque.
Anche il cambiamento non è di per sé un bene o un male, dipende verso quale futuro ci porterà: se la prospettiva sarà quella di consumare il territorio per produrre combustibile vegetale e poi importare magari le cipolle e le patate da altri paesi, lascio a voi se giudicare ciò un bene o un male.
Questo mi introduce l’argomento più concreto della ricaduta sul territorio: la trasformazione della vocazione agricola, il traffico, l’impatto ambientale, la speculazione sugli affitti dei terreni, la cementificazione. Tutti aspetti che si possono considerare importanti e insopportabili (e per me lo sono), ma anche sostenibili e accettabili, come fanno alcuni.
Ma ve ne è uno che non è negoziabile dal punto di vista del giudizio e che incombe pesantemente sulla valutazione che dobbiamo dare a questo tipo di impianti: l’acqua, o meglio il suo consumo.
Per i pochi che ancora non lo sanno gli impianti a biomassa non utilizzano solo la pannocchia del mais (la granella), ma tutta la pianta, che infatti viene raccolta ancora verde con tutto il fusto perché deve avere più massa possibile per rendere di più in fase di digestione.
Il mais, come ci insegnano i nostri agricoltori, è una pianta molto bisognosa d’acqua, è idrovora appunto. L’irrigazione avviene per allagamento, con impiego di una grande quantità d’acqua, anche nei mesi in cui essa è più scarsa, come nei mesi estivi appunto. Se andate in giro nelle nostre campagne vedrete a occhio quale consumo di acqua avviene in questo periodo per la coltura del mais. Acqua che proviene prevalentemente dal Canale Emiliano-Romagnolo, una delle arterie idriche più importanti della nostra regione, che viene impiegato al 90% per un utilizzo irriguo.
Un dato che mi ha preoccupato è l’aumento del prelievo di acqua di questi ultimissimi anni dal Canale Emiliano Romagnolo, che è passato, nel tratto tra l’Idice e il Sillaro, da 12 metri cubi al secondo a 20 metri cubi. In un mondo sempre più assetato noi, come società, andiamo a favorire l’utilizzo di acqua per coltivare piante che andranno macerate in un digestore per produrre biogas.
E’ una follia.
E anche per questo io non mi arrendo.

Maurizio Mazzanti
Capogruppo NOI per Budrio

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41 Commenti


  1. Mio nonno è la che si ribalta nella tomba, una volta il mais veniva coltivato per sfamare la gente, adesso viene utilizzato per essere marcito e bruciato, ma tutto questo a discapito dei cittadini e a livello mondiale della popolazione. Siamo in una situazione mondiale di recessione, dove l’acqua, uno dei beni piu utili, viene consumata (buttata)per irrigare coltivazioni che di contro verranno bruciate. Come si evince dall’articolo, il mais è una coltivazione che viene irrigata per allagamento, ma non vi sembra assurdo bruciare l’acqua? Anche la scienza si sta interrogando…

  2. Abbiamo aumentato la portata del canale emiliano nel tratto che Maurizio riporta nell’articolo, del 75% per poter irrigare materiale per le 8 centrali già esistenti nel tratto Budrio-Medicina, la 9a in costruzione dove già i mezzolaresi intravedono le opere di costruzione, piu altre 2 che sorgeranno a breve.
    A questo punto mi chiedo, con le altre centrali in costruzione, dovremo anche ri-aumentare la portata del canale??? Altra domanda perchè aumentiamo la portata del canale e diminuiamo quella ad uso civile???

  3. La coltivazione del mais in provincia di Bologna e’ passata da 7.300 ha, anno 2003, a 14.500 ha, settembre 2011 (dati Bonifica Renana). Agli occhi di uno straniero sembrerebbe che il territorio della provincia di Bologna sia naturalmente adatto alla coltivazione del mais. Ed invece, come sanno bene i nostri agricoltori,il nostro territorio non e’ proprio nato per il mais, se poi il mais prodotto invece di utilizzarlo a fini alimentari, lo usiamo per scopi meno nobili, direi che abbiamo fatto bingo, come Tafazzi.

  4. Caro Mazzanti,quando incontrerà il sindaco pro tempore di Budrio, gli ricordi che:
    Con l’energia elettrica più l’acqua ed il mais si può fare la polenta.
    Con solo l’energia elettrica ed il mais no.
    Questa perla di saggezza me l’ha disse tempo fà,
    un certo Anselmo Bertuzzi di Veduro.

  5. Grazie Maurizio, la tua opinione chiara, esaustiva come al solito e che condivido fino all’ultima parola dovrebbe essere davanti agli occhi di tutti i budriesi e non solo, perchè tutti devono sapere che cosa sta succedendo. Poi io vorrei sapere il nostro Sindaco, dov’è? Chi diavolo sta combattendo per i nostri ideali i nostri principi, la nostra terra? Chi ci rappresenta? Chi è che ci sta a sentire? Dov’è Sig.Sindaco? Chi dice di no a questo schifo da parte nostra? Ci sono Sindaci che sulle biomasse hanno detto no! Mi sbaglio?, forse… ma ci può sempre provare. Non crede anche Lei che sia una follia? Lei appoggia questa roba? Lei cosa sta facendo per per noi? A parte rassicurarci sul fatto che qualcuno vigilerà sulla nostra salute, che non ci crede neanche Lei? Sono un po’ incazzata Sig. Sindaco e se mi vuole rispondere la prego, non lo faccia in politichese. Lo faccia, sempre che lo ritenga opportuno, con la sensibilità con la quale si parla ad una persona ferita, delusa, arrabbiata, incredula che si vede portar via la propria terra e non solo.

  6. Domanda: chi decide cosa coltivare sul terreno di proprietà dei coltivatori?
    C’è qualcuno che riesce a spiegarmi come funziona un piano per le varie coltivazioni.
    Mi viene un dubbio: non è che qualcuno si faccia irretire da un “facile” guadagno e semini quello che una multinazionale delle sementi gli consiglia, così da avere meno problemi?
    Ho virgolettato il facile, perchè sono sempre dell’idea che lavorare la terra non sia facile ed ho il massimo rispetto di questi lavoratori, però visto quello che si scrive qui sulle coltivazioni di mais, se permettete un sospetto viene. Grazie

  7. Stiamo insegnando ai nostri figli che non si deve diminuire il consumo ma che possono continuare a consumare quanto vogliono tanto quello che manca ai bambini in Africa noi lo facciamo marcire per accendere le play station.
    E l’ho gia’ scritto: non menatela con la supercazzola del “tanto c’era il set aside”.
    Se fossi il progettista di questi impianti mi vergognerei. Se fossi un investitore che mette i soldi in questi impianti, mi vergognerei.
    Se fossi il sindaco di Budrio e dicessi che questi impianti non mi piacciono ma non posso farci niente, mi vergognerei. Ma e’ anche vero che se fossi il sindaco di Budrio mi sarei opposto alla morte contro la porcata di Mezzolara.

    • Un complimento a quei budriesi che hanno messo la x sul nome di Pierini.VERGOGNA.un enorme grazie a MAzzanti,al comitato e ai 5 stelle(stasera tutti presenti alla riunione del comitato).che cosa sarebbe stato se a Budrio avessero vinto quelli inesperti del movimento…quelli nn corrotti dalla politica…quelli che additano come l’antipolitica..quelli che ci mettono il cuore.???

  8. Chiedo per una volta di ascoltare i cittadini, di ascoltare il cuore ed essere più attenti all’etica che alle speculazioni economiche.
    Sindaco, qui non occorre solo monitorare ma qui bisogna agire per difendere il territorio e la volontà dei cittadini.

  9. Ciao Mazzanti, io condivido in pieno il tuo credo.. e come me la metà di budrio…ma gli interessi economici hanno il sopravvento su tutto ahime……. prima il potere personale!

  10. Condordo con Mazzanti e mi sorge una riflessione: non è che per rincorrere finanziamenti per installare gli impianti in oggetto perdiamo di vista la reale utilità degli stessi. La politica che si assoggetta a queste scelte non vuole il cambiamento e soprattutto non ha idee sue ma interessi di corporazione…sig. Sindaco non c’è proprio nulla da monitorare, le scelte sono state fatte, ora se non ci si crede ci vuole il coraggio di cambiarle.
    Vorrei porre un quesito a chi mi sa e può rispondere, che nesso esiste fra canale Emiliano e Bonifica Renana intendo: cosa fa l’uno e cosa l’altro, cioè come “corre” l’acqua?

    • Caro Aulo ti rispondo alla tua domanda:Il Canale Emiliano Romagnolo nasce da Ponte Lago Oscuro in cui l’acqua viene pompata con idrovore elettriche che si chiamano impianti di sollevamento… E viene immessa nel Cier.
      Una volta pompata per caduta arriva a Bentivoglio, vine di nuovo sollevata con altre pompe elettriche. Da Bentivoglio a Cervia va per inerzia.
      Il Cier fornisce acqua alla bonifica renana da Ponte Lago Oscuro a Cervia, a sua volta la bonifica renana da acqua all’agricoltura tramite impianti a pressione e tramite caselli di apertura nelle bonifiche adiacenti al CIER per caduta per circa 80% del deflusso delle acque, va all’agricoltura e il residuo del 20% va all’acquedotto di Ravenna, Forlì e Imola. P.S pensate quanto spreco di energia per pompare acqua per irrigare il mais e triticale poi per produrre altra energia elettrica.

  11. Sig. Sindaco, ma se Lei non fosse Sindaco, se fosse un secondo, terzo, quarto cittadino, le vorrebbe queste biomasse? Perché so che qualcuno ha provato di farle una domanda del genere all’incontro all’Auditorio prima delle elezioni, ma credo di non aver afferrato la risposta da parte sua. Lasci stare la destra, la sinistra, il centro. Lei moralmente, eticamente, come uomo, come futuro padre, pensa di poter avere una sua opinione? Tipo quella espressa da Mazzanti che tutti direi abbiano compreso alla grandissima? Perché io sarei davvero curiosa di sapere la sua opinione di uomo e non di politico.

  12. Condivido pienamente.

  13. La questine etica. Argomento interessante. E’ veramente molto meglio dare soldi ai propietari dei terreni per lasciarli incolti, come è avvenuto negli ultimi 20 anni per terreni che ora verranno coltivati?
    Cosa c’è di etico e di morale nel pagare chi possiede la terra per non coltivarla? E dove eravate voi che ora vi scandalizzate quando tutto ciò accadeva? E cosa pensate ci sia di etico in quello che fanno le banche con i VOSTRI soldi? E sarà tutto etico quello che avete nel vostro frigorifero? E siete sicuri che sia etica la temperatura delle vostre case. Non sarà che voi volete essere etici con i soldi degli altri (si può anche dire in un modo un pò più volgare). Vamolà

    • buon di a tutti, a mannaro alle prossime elezioni comunali mi piacerebbe si ricandidasse sindaco. VAMOLà ^????????????????????????

    • Si sta usando il discorso del set aside per destabilizzare le ragioni del buon senso. Voglio ricordare che i soldi del set aside sono già stati belli che incassati e finiranno di esserlo nel 2015 con la scadenza degli ultimi terreni. Pertanto non si deve qui decidere se sia più etico coltivare per i biogestori piuttosto che lasciare incolto il terreno. Fa parte tutto del passato. Vero è che con le sovvenzioni a questi impianti, nuovamente si utilizzeranno soldi pubblici. 15 anni di set aside + 15 anni di biomassa, in un periodo di forte crisi per il nostro paese, fate voi un po’ di conti se ci possiamo permettere tutto questo!

  14. Condivido il dissenso per le coltivazioni destinate al macero, inoltre pongo ancora una volta la domanda: quanta CO2 producono “indirettamente” questi impianti a biomasse: motori diesel a tutto gas per arare, seminare, irrigare, raccogliere, trasportare..e vogliamo parlare di energia pulita e fonti rinnovabili? Come diceva Totò: MA MI FACCIA IL PIACERE!
    Poi, una domanda “cattiva”: non mi ricordo analoghe polemiche quando fu realizzato l’impianto biomasse di via S.Salvatore…….?

    • Caro mannaro vamolà,l’acqua in casa tua la paghi tu. Ma l’acqua prelevata con le idrovore a Ponte Lago scuro la paghiamo tutti, quindi non sono soldi degli altri.

  15. Mannaro, lo scandalo non è lasciare incolto un terreno per un’azienda che si può permetterlo di farlo.Lo scandalo è finanziare l’azienda per lasciarlo incolto.Speculare sulla terra non vuol dire coltivarla,cementificare la terra vuol dire coltivare sì, ma un progetto speculativo a favore di pochi, al danno di molti.Mi chiedo:è forse etica che uno o più sindaci,agevolino l’azienda che specula sulla terra adibendola a scopi impropri ,dimenticandosi di essere stato/i eletto/i dai cittadini a cui in primis si deve tutelare la salute e non dal consiglio d’amministrazione dell’azienda?L’etica caro non è come il grana grattugiato che lo puoi mettere nella quantità che vuoi sulla minestra che vuoi,l’etica và a braccetto col buonsenso, ma comincia a scarseggiare e costa pure cara, molto, molto più del grana.Pensa alla salute e non ai frigoriferi delle banche climatizzate.

  16. Ma si parla tanto di spreco dell’acqua oltre quelli domestici anche in ambito agricolo.
    Ma questo non è spreco irrigare del mais per far funzionare questi mostri? E poi va a finire che mancherà l’acqua(che se prendi dei periodi di siccità che c’è ne sono stati dei periodi) per le altre culture con che cosa le facciamo crescere che patate,cipolla,barbabietola da zucchero,ortaggi hanno tutti bisogno di acqua?
    Sul panorama agricolo,devo dire che si sta avviando sempre di più a mettere cultura in cui c’è meno manodopera,quindi può incidere anche questo,però la maggior parte, è per alimentare i biodigestori.

  17. “Salvaguardare il territorio è un compito fondamentale di chi ci vive, pensando a chi ci sarà nei decenni successivi”

    Sig. Sindaco ho fatto un copia e incolla dal suo sito. Commenti?

    Io sono quella mamma incazzata che sta ancora aspettando di sapere chi si occupa di tutelare il nostro territorio.

  18. Il fatto che le banche, il contenuto dei frigoriferi e la temperatura di casa non siano etici non rende meno deprecabile disseminare il territorio di centrali a biomasse alimentate da colture dedicate. Non è che se tutti rubano sono legittimato a rubare anch’io: son ladro uguale. Queste discussioni servono per farci capire che è proprio ora che cominciamo a ridisegnare in termini più etici e sostenibili il nostro stile di vita e che, intanto, possiamo almeno fermare ciò che non è ancora costrito.

  19. Qundo Mazzanti (e altri) dice che la terra dovrebe produrre cibo, dice una cosa sacrosanta. Ma non ne dice un’altra altrettanto sacrosanta: la terra deve produrre ANCHE occupazione e redistribuire ricchezza. Per decenni quella terra è stata lasciata incolta, non ha prodotto ne cibo ne lavoro. Si è pagato il padrone della terra per lasciarla incolta. Nessuno ha fiatato, nessuno ha gridato allo scandalo . Ora quella terra verrà lavorata e genererà un pò di occupazione e tutti i benestanti benpensanti si scandalizzano. Purtroppo non produrrà cibo, ma almeno darà un pò di lavoro. Forse le biomasse non sono il modo migliore per produrre energia, ma è ciò che una pessima legge dello stato incentiva. Comunque meglio del carbone e delle altre fonti fossili, che hanno l’unico vantaggio di inquinare e devastare molto di più, ma vicino alla casa di altri. Per quanto riguarda l’acqua, il modo migliore per risparmiarne è mangiare meno carne, ma i consumi di carne stanno tuttora crescendo. Perchè?

    • mannaro mi piacerebbe conoscerti per prendere un caffè e portarti a visitare un’azienda agricola seria che produce 60 ettari in erba medica che vanno destinati all’alimentazione degli animali che producono latte per il parmiggino reggiano,10 ettari di barbabietole da zucchero,6 di mais per l’alimentazione degli animali e 14 ettari di frumento duro.Questa azienda non ha mai utilizzato il sette sai,irriga 10 ettari di barbabietole da zucchero in cui diamo 75 ml di acqua.se invece avessi trasformato questa azienda (di 90 ettari) fosse stata affittata o avrebbe prodotto mais per la biomassa sarebbe stata irrigata tre volte per 75 ml di acqua.Nell’azienda sarebbero venuti a seminare mais ,a serchiarlo ,a concimarlo,a irrigare,a trinciare dietro ci sono altri sei mezzi,tutto questo e liquame che sara ritrasportato in questa azienda pensa solo a quanti mezzi a gasolio fossero usati. PS faccio presente che l’uomo è composto dal 70% di acqua.

  20. giuseppe barilli

    In un mondo in cui tanta gente muore di fame, e ciò avviente anche nel nostro territorio: basta andare a vedere i clandestini che vivoni sotto i ponti del Reno (è vero sono clandestini e non li vedo di buon occhio, ma sono esseri umani) grida vendetta davanti a Dio sprecare del petrolio ed altre energie ( i trattori vanno a petrolio ecc.) per produrre cibo (mais) per poi bruciarlo (creando inquinamento): VERGOGNA!

  21. La terra deve produrre anche occupazione e redistribuire ricchezza per tutti non per pochi a discapito dell’agricoltura stessa.Il fatto che ci siano incentivi per questo non vuol dire che se ne debba fare un uso scellerato come a Mezzolara. “Purtroppo non produrrà cibo ma almeno darà un po’ di lavoro” è stramazzato per terra anche il mio cane…LEI PENSA CHE NE VALGA DAVVERO LA PENA?

  22. Maurizio Mazzanti

    “La terra deve produrre anche occupazione e redistribuire ricchezza” dice Mannaro nell’intervento precedente. Come non essere d’accordo? Ma non è il caso di Mezzolara. Se Mannaro leggesse il progetto degli impianti vedrebbe l’esiguità della ricaduta occupazionale (poche unità) e da una semplice visura camerale si renderebbe conto che la ricchezza generata finirà in gran parte lontano dal nostro territorio, vista la provenienza degli investitori. Non mi rimane che constatare che anche a Mezzolara come in altre parti dell’Italia gli asini continuano a volare. E se qualcuno fa notare l’assurdità della cosa, accertato che lo ha detto il partito, si trova costretto ad ammettere che gli asini, se proprio non volano, svolicchiano. Come se il 6 e il 7 maggio non fosse successo niente. Continuo a non arrendermi.

    Maurizio Mazzanti
    Capogruppo NOI per Budrio

  23. Premetto, non sono agronomo,non sono alimentarista, e non sono dietologo però mi incuriosisce molto la teoria del Mannaro;Per risparmiare acqua,bisogna mangiare meno carne.Da dove esca questa “stramba” teoria lo ignoro però, dà da pensare.Mannaro,spiega al volgo, gratificaci;quali carni? le carni rosse? le carni bianche? la selvaggina?non consumando quale tipo di queste carni porta ad un risparmio di acqua? forse gli insaccati?perchè ci fanno bere smodatamente? mah, io che pensavo che sistemando gli acquedotti vecchi e decrepiti,moderando le coltivazioni acquaesigenti del tipo in attuazione a Mezzolara ed infine sensibilizzando la popolazione spiegando che l’acqua è un bene primario si potesse cominciare a risolvere il problema,dovrò dare l’addio all’amata salciccia.

    • Maurizio Mazzanti

      Beppe, provo a spiegarti io quello che intende dire Mannaro, se ho capito. Nel ciclo alimentare per produrre 1 Kg di carne occorrono dai 15.000 ai 20.000 litri di acqua; per produrre 1 Kg di mais occorrono circa 900 litri d’acqua.
      Consumare meno carne significa consumare anche meno acqua e ridurre l’impronta ecologica.
      Io continuo a sostenere che il paragone non regge quando utilizziamo il Kg di mais per produrre energia e non per alimentazione, peraltro pagando l’energia con dei contributi perché a mercato il costo sarebbe troppo alto.
      Se vogliamo scendere dalla barricate (e io l’ho già anche detto a chi non vuol capire) bisogna fare tutti un passo indietro e lavorare per fare un vero piano energetico comunale. Vero per me significa che sia intransigente e rigoroso e non ostaggio dei bilanci comunali. Altrimenti cambia tutto perché non cambi niente. E non possiamo più permettercelo.

      Maurizio Mazzanti
      Capogruppo NOI per Budrio

      • Caro Mazzanti,Tu mi vorresti dire che in India l’acqua abbonda perchè nessuno consuma carne di vacca perchè colà è sacra? ecco perchè spesso vengono disastrose innondazioni!Concludendo,ai posteri la bistecca di soia!

        Ermes,hai ragione!

  24. Beppe, credo che per risparmiare acqua invece di mangiare meno carne, sarebbe molto più facile consigliare di bere vino (o al massimo birra). Cosa ne pensi? Comunque il sig. Mannaro, ha sicuramente dato un valido contributo alla risoluzione della crisi idrica … infatti il suo intervento pieno di inesattezze e luoghi comuni … fa acqua da tutte le parti.

  25. Ringrazio Mazzanti per aver correttamente e a quanto pare inutilmente spiegato a Beppe il senso della mia affermazione. Esatto, consumare meno carne significa consumare anche meno acqua e ridurre l’impronta ecologica. Tornando alle biomasse, l’energia prodotta da questi impianti non deve essere considerata “energia in più” ma “energia invece”, prodotta in modo alternativo rispetto alla combustione di fonti fossili. Ricordo che anche produrre energia da carbone, petrolio e gas costa energia (infrastruttura, pipelines, trivellazioni, estrazione, trasporto ecc). Di nuovo Mazzanti mi trova concorde quando afferma che serva, a questo punto, scendere dalle barricate e lavorare assieme per realizzare un piano energetico comunale. Solo nel contesto di un piano energetico che abbia al proprio fulcro la razionalizzazione e riduzione dei consumi energetici ha senso la valutazione del singolo impianto. Purtroppo l’affaire Biomasse a Mezzolara è stato gestito in modo diverso. Si è demonizzato l’impianto e si è cavalcato il dissenso per fini elettorali, spesso creando ingiustificato allarmismo. Poteva invece essere l’occasione per creare qualcosa di buono e per affrontare in modo organico il problema energetico, per mettere in atto un’idea di transizione energetica (con o senza biomasse). Si è preferito dividere, salire sulle barricate e urlare, pensando che chi urla più forte vince. E invece stiamo perdendo tutti.

    • Gentilissimo dott. Mannaro,col Suo parlar forbito assieme alle Sue elucubrazioni sociali nonchè politiche,vorrebbe convincere noi comuni mortali che massacrando un’oasi faunistica (da preservare gelosamente) con le costruende centrali a biomassa si creerà non energia in più ma energia invece.Dottor Mannaro,dove la mettiamo la sacrosanta salute?non è che si crei malattie in più e salute in meno? Lei che è docente di filosofia produttiva, quanto vale la nostra salute 0,28 € al KW ? Chi ripagherà i Cittadini di Mezzolara del caos,della polvere,del rumore,della viabilità modificata,delle polveri sottili, e dei miasmi?Cosa diranno quei coltivatori che diminuite le risorse idriche avranno raccolti miseri? Cosa diranno quegli allevatori a cui verranno aumentati i costi dei mangimi? Fosse solo Mezzolara, La capirei,ma e Lei lo sà, gli impianti di questo tipo, stanno oramai impadronendosi della regione più fertile d’Italia.E Lei che fà? li giustifica e li incentiva.Lasci stare le teorie del consumo di carne,e scenda dalla cattedra.

  26. non si può leggere ciò che scrive il sig.Mannaro..venga lei qui davanti alla mia terrazza a vedere che scempio stanno combinando..e se fosse stato presente alle innumerevoli riunioni in cui gli esperti ci hanno informato dell’inquinamento(microinquinamento)che tutto questo porterà..forse anche lei si metterebbe a difendere la sua salute
    ..
    e noi che avevamo comprato casa per star tranquilli,qui a Mezzolara..fuori dal traffico cittadino..a proposito sig.mannaro..lei dove abita se non sono indiscreta?

  27. La salute è il bene più importante, sacrosanto. La salute di tutti gli Uomini deve essere tutelata. La salute va coniugata con l’etica. Il bene dei pochi non va anteposto al bene dei molti. Verissimo. Per quel che so (ma posso sbagliare) questi impianti non creano danni alla salute. Possono essere non belli, possono non piacere, ma sono infinitamente meno dannosi delle centrali a carbone, ad olio o a combustione di biomasse. Viene bruciato metano, esattamentre come nelle nostre case, esattamente come accade nelle discariche dove buttiamo i nostri, troppi, rifiuti. Si usano motori catalizzati, come nelle noste macchine (Lo so, non si recupera il calore e questo è uno scempio). Le emissioni vengono controllate e monitorate. Inoltre sono meno impattanti per quanto riguarda i gas serra.
    Se non volete ridurre i consumi (e spegnere il condizionatore) in qualche modo la corrente dovremo farla. Il fotovoltaico sui tetti è meglio? Forse si, ma questo non è il peggio. Sarebbe meglio fare impianti più piccoli e usare sottoprodotti? Certamente si, ma poi, lo sapete, la merda puzza.
    Però, se ci sono elementi per dire che sono pericolose per la salute, allora certamente non vanno fatte, e vanno chiuse quelle che ci sono. Non solo quelle di Mezzolara, ma tutte. Anche quella in centro a Budrio ed anche le altre, quelle di Dugliolo, di Molinella di Medicina, di Minerbio, tutte.
    Ho cercato di documentarmi, ho chiesto a molti, ma non ho trovato dati scientifici (non propaganda da palazzetto dello sport) che facciano supporre che questi impianti provochino danni alla salute superiori a qualsiasi altra attività antropica. Se avete dati scientifici a tal riguardo vi invito a renderli pubblici. Sarò ben lieto di rivedere le mie posizioni. Certo lavorare i campi farà un pò di polvere, un pò di rumore (a prescindere da quel che coltivo), ma volete smettere di lavorare la terra per non fare polvere e un pò di rumore?
    E per concludere, non dimentichiamolo, la fonte di energia più sana è il risparmio energetico.

    • Ma secondo lei, caro Mannaro, se parliamo di fonti per la creazione di energia elettrica, un impianto eolico avrebbe deturpato le valli come stanno facendo???? Avrebbero inquinato, poco o molto che sia con motori catalizzati??? Avrebbero provocato inquinamento acustico? Infine sarebbe costato di piu dell’impianto a biomasse, sia in termini di costruzione, mantenimento (coltivare terreni per 10 anni in monocoltura sapendo che poi non possono più essere utilizzati) e smaltimento?

      • Pilocca, francamente non lo so. Temo che i nostri territori non siano adatti all’eolico. Abbiamo generalmente troppo poco vento. So però che ovunque venga proposta la costruzione di impianti eolici (vedi Camugnano e tantissimi in Puglia) nascono comitati che si oppongono più o meno con le stesse argomentazioni: deturpano il paesaggio, disturbano l’aviofauna, provocano danni ambientali dovuti al campo elettromagnetico generato dalle pale, disturbi neurovegetativi alla popolazione per via del rumore, è una speculazione, uno scempio ecc. In pratica ovunque si dice: “di principio non siamo contrari agli impianti eolici, ma questo non si deve fare per questo e quel motivo”. Si tratterà forse di sindrome NIMBY?

        • SICURAMENTE SI! Es: Casoni di Romagna, crinale brullo e disabitato, che fastidio danno le pale eoliche? Ma ci deve sempre essere qualcuno che parte per le crociate, ogni volta che si prendono iniziative?

  28. Giuseppe Garibaldi

    Come al solito Mazzanti piega i fatti e i numeri a sostegno di proprie tesi anche se, i fatti ed i numeri, non ci azzeccano per niente.
    La tesi che la produzione di energia elettrica tramite Bio-Digestori che utilizzano anche colture dedicate (mais sorgo ecc.) aumenta a dismisura il consumo di acqua è semplicemente FALSA.
    Intanto va detto che NON è aumentato il PRELIEVO da 12 mc/s a 20 mc/s tra l’Idice ed il Sillaro, ma E’ aumentata la PORTATA TRANSITANTE all’altezza del Sillaro da 13 mc/s a 17-19 mc/s dal 20 Giugno 2012 in poi.
    Quindi, questo aumento di PORTATA, riguarda la Romagna, non il territorio fra l’Idice ed il Sillaro ed è in ogni caso legato ad un periodo che riguarda l’anno 2012 (chi ha orecchie per intendere cerchi di intendere).
    Vi risparmio una serie di altre informazioni che potrei portare ad ulteriore controprova di quando ora affermato, ma non voglio tediarvi ulteriormente; del resto basta chiedere al CER per avere tutti i dati che servono, non ad Augusto Morena che propina da par suo altrettante inesattezze.
    Ma un altro ragionamento mi preme proporvi: stiamo vivendo sul fronte della meteorologia un “annus horribilis” che rischia di battere ogni record (anche dell’anno 2003) di caldo e di siccità. Ormai è opinione condivisa che questi fenomeni (siccità e caldo) siano da attribuirsi principalmente al cambiamento climatico dovuto all’immissione in atmosfera di co2 (effetto serra) in gran parte dovuto al consumo di idrocarburi;
    e allora se vogliamo invertire con rapidità questo fenomeno che produrrà in breve tempo (20 – 30 anni?)lo scioglimento dei ghiacciai alpini con la conseguente crisi idrica che ne seguirà e la desertificazione dei terreni, penso che la produzione di energia alternativa diventi la priorità assoluta.
    Poi, permettetemi un’ultima battuta: chi coltiva innaffia, è una cosa normale; i consumi di acqua in agricoltura dipendono prevalentemente dall’andamento meteorologico, non dalle colture: del resto a coltivare patate si consuma più acqua che coltivare mais per i Bio-Digestori.

    • Enrico Buccheri

      L’energia alternativa prodotta con colture dedicate non migliora la situazione dei ghiacciai caro Garibaldi. Ti sfugge forse che il calore derivante da impianti come quello di Mezzolara verrà disperso ? Senza contare tutto il resto, a partire dal via vai di camion!
      Quella di Mezzolara (come quella di altri posti) non sarà energia rinnovabile perché si alimenta di materia prima e produce scarti. Se si alimentasse di scarti e riutilizzasse il calore prodotto allora lo sarebbe!

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