Spending Review, a Bagnarola di Budrio rischio chiusura dell’ufficio postale

14 luglio, 2012

Sono 21 gli uffici postali in provincia di Bologna che rischiano di finire sotto la scure della «spending review», la razionalizzazione e il contenimento dei costi in questi mesi sotto esame da parte del governo. Fra questi, anche la struttura di Bagnarola di Budrio rischia la chiusura o comunque un forte ridimensionamento.

LA RIORGANIZZAZIONE
Le Poste hanno inviato un progetto di riorganizzazione all’Agcom. Non si tratta necessariamente di chiusura, sostengono, ma quelli indicati sono comunque sportelli al di sotto dei parametri di economicità: considerando anche che il traffico postale continua a scendere (-10% nel 2011) per non tagliarli bisogna raggiungere accordi con gli enti locali e trasformali in centri multiservizi.

GLI UFFICI A RISCHIO
Ecco dunque gli uffici che rischiano: Livergnano (Pianoro); Castel dell’Alpi (San Benedetto Val di Sambro); Cereglio e Tolè (Vergato); Creda (Castiglione dei Pepoli); Vidiciatico (Lizzano in Belvedere); Bagnarola (Budrio); Mordano e Bargi (Camugnano); Bombiana e Santa Maria Villiana (Gaggio Montano); Granaglione e Molino del Pallone (Granaglione); Lagaro (Castiglione dei Pepoli); Piano di Setta e Grizzana Morandi (Grizzana Morandi); Ponte di Verzuno (Camugnano); Portonovo (Medicina), Rocca di Roffenno e Villa d’Aiano (Castel d’Aiano); Selva Malvezzi (Molinella). A Ferrara e Comuni limitrofi sono 16: Alberone di Guarda e Ruina (Ro); Anita e Ospital Monacale (Argenta); Burana e Gavello (Bondeno); Marrara, Monestirolo e Villanova di Denore (Ferrara); Massenzatica e Monticelli (Mesola); Reno Centese (Cento); Rovereto Ferrarese (Ostellato); Sabbioncello San Vittore e Saletta (Copparo).

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13 Commenti


  1. Egr. Castelli e Pierini , anche con le Poste avete toppato :Bagnarola , ce le spostano : non avete fatto nulla per trattenerle e non avete avvisato gli abitanti . Aspettiamo la prossima mossa che Vi verrà addebitata .

  2. Ma sarai poco colto? Che c’entrano castelli e pierini? e’ una decisione a livello nazionale, poste italiane, il comune ci può fare ben poco!

    Accidenti, castelli e pierini, come mai mi si è rotta la lavastiviglie?!?!?!…pazzesco.

    • Marcello,l’ufficio postale di Bagnarola non lo spostano lo tolgono.Al suo posto Pierini, su indicazione di Castelli,apre un centro assistenza riparazioni elettrodomestici,per la felicità della Sig-ra Francesca Berti.

  3. Va bene Così Gia La Posta di Bagnarola era aperta solo pochi giorni alla settimana !!! Stato Vergogna !!!! Come faranno tutti quei pensionati qui anziani che saranno costretti ad andare a Budrio.. per ritirare la pensione o pagare un bollettino. Faccio presente che da Bagnarola a Budrio se non hai un mezzo proprio con il fischio che ci arrivi !!! visto la scarsità di mezzi Comunali e regionali che ci sono.
    Ormai a Bagnarola rimane sempre più isolata.
    Vergognatevi !!!!!

  4. Credo ci siano ancora delle possibilita’ di intervento. Le Poste hanno “annunciato” la loro intenzione di chiudere un certo numero di uffici postali. Sanno anche bene che l’ufficio postale svolge quello che si dice essere un servizio “essenziale”. Sono convinto che l’annuncio sia stato fatto anche per vedere e misurare quali proteste e quali azioni verranno messe in campo da parte dei comuni, delle province e delle regioni.Penso insomma, che chi si muovera’ subito ed in modo convincente, si trovano sempre buoni strumenti se davvero si vuole convincere a non fare una cosa, riuscira’ a scongiurare la chiusura, non dico di tutti, ma di una parte degli uffici postali che sono stati annunciati da poste. La provincia di parma si e’ mossa subito, la provincia di bologna ed i sindaci coinvolti vogliono seguire l’esempio di Parma o cosa intendono fare ? articolo tratto da http://www.parmatoday.it
    Tagli degli uffici postali, tavolo in Provincia

    Tagli alle Poste, tavolo in Provincia: “Garantire un futuro ai 21 uffici”
    La riorganizzazione aziendale prevede la chiusura di molte strutture montane e il licenziamento di 53 portalettere. Il vicepresidente Gabriele Ferrari: “Poste modifichi il piano”
    di Redazione 13/07/2012
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    Gabriele FerrariTema
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    Poste Italiane, tagli in Regione: a Parma 50 addetti rischiano il postoDei tagli previsti dal piano di riorganizzazione aziendale di Poste Italiane si è discusso questa mattina in Provincia, sede in cui il vicepresidente Pier Luigi Ferrari ha convocato un incontro per discutere la situazione e concertare le prossime mosse. Presenti i parlamentari Carmen Motta, Albertina Soliani e Mauro Libè, il Consigliere regionale Gabriele Ferrari, diversi sindaci dei comuni interessati e Silvia Avanzini (Slc Cgil) , Daniela Campanini (Uil poste) e Angelo Fiorillo (Slp Cisl).

    Il Piano tocca cinque Regioni, tra cui l’Emilia Romagna, e solo nel Parmense sarebbero a rischio chiusura 21 uffici postali, la razionalizzazione di altri 6 e il licenziamento di 53 portalettere facenti capo a 50 recapiti da sopprimere. In particolare i territori interessati sono prevalentemente montani, dunque qualora il piano fosse attivato ci sarebbe una pesante ricaduta anche sulla qualità della vita dei cittadini, in gran parte anziani.

    La riunione è stata sollecitata anche dalle parlamentari Carmen Motta e Albertina Soliani, che hanno già presentato alla Camera e al Senato due interrogazioni al Ministro dello Sviluppo Passera e analoga iniziativa è stata assunta anche dal consigliere regionale Gabriele Ferrari che ha inoltre chiesto l’attivazione di un tavolo per coordinare le iniziative su scala regionale. Diversi i giudizi negativi espressi sul Piano nel corso dell’incontro, soprattutto dai sindaci preoccupati delle conseguenze sulla qualità della vita complessiva delle collettività e dei servizi forniti ai cittadini. Anche i rappresentanti del sindacato confederale hanno sottolineato la gravità di quanto annunciato, una penalizzazione che segue un lungo percorso di tagli e ristrutturazioni che da tempo interessano le Poste.

    “Occorre agire in modo corale a cominciare dalle istituzioni – ha detto il Vice Presidente Ferrari sintetizzando l’esito dell’incontro – dal livello nazionale e ringrazio i parlamentari presenti per la loro tempestiva attivazione, a quello regionale, coinvolgendo anche Anci e Upi, oltre ai singoli Comuni, insieme con i rappresentanti dei lavoratori. Proseguiremo il lavoro di ricognizione con il tavolo istituzionale provinciale sugli uffici postali e recapiti a rischio, con l’obiettivo di garantire un futuro a questi uffici, per non depauperare ulteriormente il nostro territorio, soprattutto quello di montagna. Inoltre mi farò promotore presso la vicepresidenza della Regione perché anche lì si attivi una sede di confronto finalizzata a modificare il piano di Poste Italiane”.

  5. giuseppe barilli

    Una cosa è certa: fino a pochi anni fa anni a Bagnarola c’erano bar, ristorante, edicola e forse altre attività che non ricordo (mi pare un’officina meccanica).L’edicola fu chiusa non per mancanza di clienti, ma per un susseguirsi di rapine e/o furti.

    BAGNAROLA STA MORENDO: qualcuno avrà delle colpe!

    A Budrio negli ultimi anni sono spariti: vetraio, negozio di scarpe, negozio di elettricità. Per un vetro bisogna andare a Medicina, se un vecchietto pensionato ha bisogno di un interruttore o un metro di cavetto deve andare alla Comet ( che oltre essere distante qualche chilometro dal centro ti vendono come minimo una matassa da 10 metri), per le scarpe si deve arrangiare.

    Qualcuno pensa di fare il centro commerciale e non si accorge delle spicciole esigenze quotidiane dei cittadini.

    Qualcuno avrà pure la colpa di questa epidemia che sta rendendo la vita invivibile a chi non è autonomo (pensionati senza auto o con pensione minima che non consente loro l’uso dell’auto per fare la spesa.)?

    Nella zona di via Edera da quando non c’è più la Coop, è diventata un’impresa persino comprare un limone.

    Perchè in altri paesi limitrofi ci sono varie attività che da noi mancano ed Budrio si aprono bar come se i budriesi non pensassero ad altro che bere caffè e simili?

    Un vecchio detto dice che il pesce inizia a puzzare dalla testa.
    Meditate, meditate.

    • Dimentichi gli stilisti per capelli che senza le frazioni sono una quindicina….nonostante ciò il pesce continua a puzzare…

    • Giuseppe Garibaldi

      Caro Giuseppe, puoi sempre provarci tu ad aprire un’attività…da come descrivi le cose e visto che il Centro Commerciale ancora non c’è potresti fare affari d’oro visto che la potenziale clientela dal tuo punto di vista non manca.
      Perchè non provi a meditarci su?

      • giuseppe barilli

        Prendo atto del consiglio prezioso. Però qualcuno mi deve ancora spiegare perchè le cose qui a Budrio (salvo smentite non ancora arrivate) vanno così.Grazie ancora e tannti saluti alla Signora Annita:

        • Si chiama neoliberismo e ha travolto tutto/i…
          Io abito a Granarolo e non è che la via centrale sia piena di piccole botteghe artigiane.
          Certo i Comuni e lo Stato possono fare ben poco perchè è tutto sottoposto alle leggi di mercato.
          Anche perchè ci hanno riempito la testa con il fatto che lo Stato non deve intervenire (mica siamo nell’U.R.S.S), si alterebbero le leggi di mercato.
          In ogni modo stiamo qui a lamentarci, ma poi sono certo che l’80% di chi scrive qui, poi va all’Iper a far spesa e all’Outlet a comprare i vestiti…

  6. Forse perche’ il budriese medio ha una gran puzza sotto il naso e snobba lo ‘straniero’ che osa aprire bottega nel suo territorio? E’ già successo con l’abbigliamento, il piccolo artigianato, la ristorazione. Sempre li’ a criticare fino a che uno non si rompe e chiude, magari aprendo a Medicina dove sono un po’ piu’ di bocca buona. Lo sapete che gira voce che non conviene aprire un’attivita’ a Budrio perche’ la gente e’ ‘difficile’ per usare un eufemismo e i
    Negozianti storici ti remano contro??? Oltre a ‘meditare’ fatevi anche delle domande qualche volta e cercate le risposte fuori dai torrioni.

  7. nel 1962 abitavo a bagnarola, la frazione era molto abitata, c era l officina bitelli che dava lavoro alla mia famiglia e abitavamo in una casa vicino l officina che ora non esiste piu,
    sempre vicino bitelli c era il bar cral e tutte le sere era pieno di gente giovani e vecchi, vicino il bar c era una salumeria et una posta, io andavo alla scuola elementare con tante classi dalla prima alla quinta, il mio maestro si chiamava cocchi renato, la frazione era molto animata,
    pochi anni fa sono venuto a vedere bagnarola e mi e sembrato sinistrato grave, sembra che la vita e scomparsa,
    ho ancora delle foto di scuola coi bambini che ora sono adulti come me, mi piacerebbe prendere contatto con qualche compagno o compagna di scuola, se qualcuno puo fare circolare l informazione, io oggi vivo in francia, auguri buone feste e viva bagnarola

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