Sicurezza: un diritto di tutti

7 gennaio, 2012

“Furto con scasso” – “Rapina in villa“ – “Derubato il Bar di Piazza” – “Terza rapina al bar della stazione“ – “Furto in appartamento mentre i proprietari cenavano” – “Rubato in pieno giorno un quadro di valore nel palazzo Comunale” – “Molestata mentre torna a casa” – “Rapina alla Comet di Budrio” –”Incendiata automobile di un cittadino Budriese”.
Sono solo alcuni dei titoli dei giornali che riportano l’attenzione su di un tema che non passa mai di moda. La sicurezza è da tempo al primo posto nella classifica delle richieste dei cittadini alle istituzioni. Pensare che Budrio fosse stata esentata da tale fenomeno, era pura utopia.


In una fase storica in cui l’immigrazione clandestina verso il nostro paese continua a crescere, la crisi economica miete posti di lavoro, i giovani si sentono trascurati da una politica volta solo a lamentarsi e poco a costruire futuro, ecco che la criminalità prende il sopravvento. Alla base di questo fenomeno, vi è l’obbligo da parte di tutti i paesi della Comunità Europea, di regolamentare i flussi migratori, ma soprattutto supportare l’Italia, geograficamente un ponte verso paesi meno fortunati del nostro. L’ospitalità è una caratteristica storica della nostra società, ma è sotto gli occhi di tutti che dove non si riesce a garantire un reddito a chi viene qui con tanta speranza, non si fa altro che spingere costoro verso quella criminalità sempre pronta ad assoldare disperati in cerca di un reddito per sopravvivere. Certo la criminalità trova radici in innumerevoli campi, dal disagio giovanile che spesso crea atti vandalici alla microcriminalità legata per lo più a quei soggetti che vivono ai margini della società fino ad arrivare alla criminalità organizzata, realtà ben al di sopra delle nostre considerazioni. Questo non può essere un problema scaricato sulle spalle delle Forze dell’Ordine, ormai da tempo schiacciati da una responsabilità, e carichi di lavoro ben al di sopra delle loro possibilità, basti pensare che di notte vi è una sola pattuglia che da Medicina controlla il territorio fino a Castelmaggiore. Noi attenti da sempre ai temi legati alla sicurezza, avevamo proposto, azioni mirate per limitare al minimo i fenomeni della microcriminalità, come l’istallazione nel centro storico, di un sistema di video sorveglianza, maggiore illuminazione di quelle strade ancora troppo buie, ed ancora, la possibilità di istituire una pattuglia notturna di Vigili Urbani, che coadiuvasse quella dell’Arma dei Carabinieri, per garantire quella serenità al Cittadino budriese, che oggi evita l’uscita serale e notturna, per non incappare in incontri poco piacevoli, ma soprattutto investire sui giovani vera risorsa del nostro futuro, giovani che spesso trascurati sfogano il loro disagio in gesti poco civili e soprattutto condannabili, rendendoli vittime di una realtà che pensa poco a loro.
Ed allora di fronte ad un problema così importante, io penso che sia dovere di tutti interrogarsi almeno su quei fenomeni legati ad un disagio sociale, campo in cui la politica, le istituzione possono e devono fare di più.

Pasquale Gianfrancesco

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6 Commenti


  1. Eccolo qui, mancava il commento sulle “presenze” degli stranieri e la solita tirata sulla sicurezza, “Noi attenti da sempre ai temi legati alla sicurezza”, lo diceva anche in campagna elettorale il Sindaco di Roma Alemanno, e ora che succede a Roma? Quindi non abbiamo bisogno di esperti in “sicurezza”, abbiamo bisogno di confrontarci con i problemi che sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo bisogno di tornare a dare una educazione, possibilmente democratica, dove democratica vuol dire che devi rispettare gli altri per avere anche tu il rispetto; dove si insegni che se bruci un gioco in un parco, ti fai del male da solo, perchè il gioco era anche tuo; dove si insegni che non è andando in televisione che si conquista la celebrità, ma che a volte basta essere cortese con chi ti è accanto per fare una bella figura; dove si insegni che siamo tutti uguali, ma veramente uguali, senza distinzione di razza, sesso o religione, come recita benissimo la nostra Costituzione.
    Questo è quello che manca oggi nella nostra società, non abbiamo bisogno di “sceriffi” e tantomeno di armi, di quelle ce ne sono già troppe in giro, come dice ora il
    “pacifico Alemanno”. Abbiamo bisogno di ridare dignità al tema dell’educazione, di investire sul nostro futuro, se no non rimane che applicare la legge del più forte e non credo che sarebbe un passo aventi, ma si tratterebbe di un bel salto indietro.

    • Carissima Adriana,
      più che giusto ciò che asserisci,dimentichi solo un piccolo dettaglio;quanto tempo dovrà intercorrere tra l’insegnamento alla democratica convivenza ed i delitti commessi quotidianamente? dobbiamo ascoltare chi ci dice che in fondo la criminalità cittadina è sotto la media regionale?Vai Tu a spiegarlo a chi gli hanno svaligiato la casa? Nel frattempo non conviene con la volontà di tutti e con gli strumenti che la legge consente incrementare la difesa del bene comune e dei cittadini? Saluti

  2. Caro Pasquale, sai che ho stima di te ma non riesco a seguirti nel tuo ragionamento sulla sicurezza a Budrio quando colleghi la microcriminalità alla immigrazione clandestina. Pensi che il disagio a Budrio dipenda dagli immigrati clandestini? Io non lo credo, perchè i fenomeni a cui abbiamo assistito in gran parte dipendono, purtroppo, da cittadini budriesi poco clandestini e molto sbandati. Entro poi nel merito. Personalmento credo che non ci debba essere tolleranza verso chi si compie atti illegali ma non sono disposto a farne una colpa di classe, di ceto o di provenienza perchè mi sembra un atteggiamento razzista. C’é chi si comporta bene e chi si comporta male, questo per me è il discrimine e nient’altro. Poi ci sono le politiche sulla sicurezza e sulla integrazione sociale. Sulla sicurezza dici che avete proposto l’installazione di telecamere per rassicurare il cittadino budriese che evita di uscire la sera per non incappare in spiacevoli incontri. A me sembra che a budrio non si esca la sera perchè non c’è molto da fare, ma a parte la battuta non mi sembra un problema davvero sentito dalla popolazione. Più che le telecamere servirebbe secondo me la presenza delle forze dell’ordine e mi sarei aspettato anche dal partito che rappresenti una presa ufficiale di posizione verso i tagli alla sicurezza che il precedente governo ha fatto. Perchè non puoi chiedere maggiore sicureza e appoggiare chi te la toglie. E sull’integrazione sociale che cosa proporrete come pdl a budrio nella prossima campagna elettorale?
    Un saluto

    Maurizio Mazzanti – Psi Budrio

  3. BUDRIO = ITALIA
    Libertà (da cosa poi non si è mai capito)! Questo è stato promesso per vent’anni. Ma se si parla di libertà e liberismo e poi si fa quello che si vuole in barba al buon gusto (tipo cambiare le leggi a proprio uso e consumo) qualcuno può interpretare questa “libertà” come possibilità di calpestare il prossimo!
    Mi viene in mente Corrado Guzzanti nell’Ottavo nano: un signore ben vestito e dall’aspetto elegante si alza da tavola, richiama l’attenzione dei suoi commensali e li investe con un rutto di pregevole fattezza. VOCE FUORI CAMPO:”questa è la casa della libertà, qui facciamo come ca@@o ci pare”.
    Adesso ci lamentiamo? IPOCRISIA.
    Dopo vent’anni di esempio sbagliato e un paio di generazioni alienate per sempre, tornare ad essere un paese civile sarà dura ma dobbiamo essere propositivi perchè individuare il problema è facile, trovarne la soluzione più difficile. Ecco cosa farei a Budrio:
    entrare nelle scuole (cominciare dalla prima elementare e non smettere fino al grado più alto di istruzone) per insegnare cosa vuol dire essere un bravo cittadino, cosa vuol dire “cosa pubblica” e rispetto del prossimo.
    Intanto però aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine (anche di notte)tirandole fuori dalle caserme e da davanti i computer. Ripristinare il vecchio “chi rompe paga”: ti becco a svuotare il posacenere dell’auto fuori dal finestrino? Bene: un mesetto di raccolta foglie autunnale o di spalatura neve invernale (sempre che ce ne sia), pulizia dai coriandoli dopo festa di carnevale etc. etc. …… sbizarriamoci con le ipotesi.
    Ah dimenticavo: la più grande lezione di dignità me l’ha data un albanese, le più grandi lezioni di inciviltà le vedo tutti i giorni da parte di italiani, un esempio? Andate al parcheggio del piazzale della gioventù dalle 8,15 alle 8,25, tutti i giorni in cui la scuola elementare è aperta, e chiedetevi perchè con tanti parcheggi c’è chi deve mettere la macchina nell’area riservata ai bus (e il tutto per non fare dieci metri a piedi). Che esempio da quell’uomo a suo figlio? Che il cartello di divieto è un abbellimento del marciapiede e che quindi può fare come ca@@o gli pare.

  4. Gianfrancesco Pasquale

    Miei cari amici forse non sono riuscito a spiegare con le parole quello che era il mio pensiero o forse chi legge ha dei preconcetti. Il mio articolo parla di sicurezza in termini generali, ma soprattutto quando si accenna al problema immigrazione, lo si fa facendo riferimento ai dati nazionali sui detenuti italiani, in stragrande maggioranza di nazionalità straniera. Questo non è razzismo è presa di coscienza di una realtà sotto gli occhi di tutti. Ho provato a chiedermi perchè spesso costoro sono assoldati dalla microcriminalità, e la risposta che mi sono dato è il fatto che non avendo risorse per vivere, sono facile preda della delinquenza. Non sono un razzista e non potrei esserlo,i primi invitati ai compleanni dei miei figli sono gli amichetti non italiani ,stimo coloro che in Italia sono riusciti a costruirsi un futuro e penso che sia dovere di tutti aiutare chi ha voglia di lavorare e vivere. ” Questo lo scrivevo già tempo fa sul giornalino di Budrio. Non ho dato colpe perchè il tema è complicato, ma ho fatto proposte pensando che una pattuglia dei vigili urbani in supporto all’arma dei Carabinieri non faccia male al territorio. Sono d’accordo con chi dice che bisogna ritornare ad educare i nostri ragazzi e non solo forse anche qualche genitore . Chi commette atti incivili è da condannare sempre chiunque esso sia da qualsiasi parte venga , sono convinto che comunque avere rispetto degli altri non significhi rinunciare ai propri valori, alle proprie tradizioni, ai propri costumi, alla propria religione. Riguardo ai tagli e sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo in questi giorni, c’è tanta demagogia in giro, ma la realtà e ben diversa da quella che ognuno di noi vuole vedere. Un governo tecnico che applica una manovra lacrime e sangue dove a pagare sono prevalentemente sempre i soliti , che il consenso lo riceve dai partiti che per decenni si sono ostacolati ferocemente, ed un sindacato la Cgil che indice solo 4 ore di sciopero per una riforma delle pensioni che sconvolge la realtà dei lavoratori la dice tutta sul momento che stiamo attraversando. Le colpe? sono da ricercare lontano , ma per questo occorre un altro commento. Sono d’accordo con l’amico che dice di entrare nelle scuole per ripartire con il concetto di civiltà e di educazione. Questo ci porta alla consapevolezza del problema giovani , unica critica vera a questa amministrazione che a mio modo di vedere a fatto poco per una generazione che oggi vive un disagio anche a Budrio dove non può un bar o uno skate park colmare un vuoto importante .Le critiche Nazionali? lasciamole al commento dei giornali noi viviamo a Budrio, noi siamo di Budrio.

  5. Concordo con quanto scritto da Enrico Buccheri, soprattutto la parte in cui chiede di ripristinare il vecchio “chi rompe paga”, quantomeno può essere utile a “educare” le famiglie dei cosiddetti “bravi ragazzi”.
    Al Sig. Beppe non mi resta che dire che può chiedere a me come ci si sente dopo un furto in casa, visto che l’ho subito! E in quel momento avrei voluto più “disponibilità” dalle forze dell’ordine, visto che oltre ad aver lasciato impronte e tracce organiche, forse volendo, ma fortemente volendo, si poteva venire a fare un sopralluogo. Ma tant’è che sono tornata a casa con la sensazione che la mia denuncia sia servita solo a riempire una casellina di una statistica.

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