I cento giorni di Pierini. Intervista al Sindaco di Budrio [prima parte]

3 settembre, 2012

Cento giorni da Sindaco di Budrio. Giulio Pierini racconta i primi mesi di mandato amministrativo, tra difficoltà e responsabilità quotidiane, e illustra progetti e idee per il futuro del paese, con uno sguardo rivolto al contesto sociale italiano e alla crisi economica. Una intervista in due parti (la seconda online domani, martedì 4 settembre) fatta di domande e risposte sui temi cruciali di Budrio: ospedale, centro commerciale, biomasse. Con la voglia di portarsi appresso il bagaglio culturale di anni di impegno politico e tanti piccoli e grandi sogni da realizzare per il suo paese.

Giulio, cosa è stato realizzato nei primi tre mesi di mandato?
Siamo partiti seguendo l’emergenza terremoto che ha colpito anche il nostro Comune. Anche se le strutture pubbliche comunali e le scuole non hanno subito danni e i servizi sono continuati regolarmente, il Comune è stato impegnato nel controllo degli stabili e nell’informazione alla cittadinanza.
Inoltre, abbiamo messo in campo e seguito una serie di iniziative benefiche a favore dei cittadini terremotati di Cavezzo e abbiamo raccolto oltre 11.000 euro di fondi.
Abbiamo poi, da subito, voluto instaurare una vicinanza fra l’Istituzione e il cittadino con una serie di operazioni. Penso, in primis, al Consiglio comunale in piazza, ma anche alla diffusione in streaming delle sedute dello stesso. Sono piccole cose molto importanti per mettere il cittadino a conoscenza del nostro lavoro.
Un altro fatto di rilievo di questi primi cento giorni è la nomina del Professor Massimo Giorgini quale direttore del Polo scolastico di Budrio. Una persona di ampia competenza che dovrà riuscire a rilanciare le nostre scuole territoriali, sempre più in affanno di fronte alla concorrenza delle scuole di città.

Quali saranno i prossimi impegni per l’amministrazione comunale?
Stiamo ultimando il programma di mandato che sarà presentato questo mese: un lavoro fatto di concerto ai tecnici comunali, che riprende il programma di candidatura. Qui, abbiamo messo al centro i servizi alla persona e quelli per il territorio. Saranno presentati anche progetti concreti come il programma di raccolta dei rifiuti porta a porta e l’adesione al piano energetico europeo (Patto dei Sindaci, ndr…), per il quale Budrio avrà un ruolo da protagonista nei confronti degli altri comuni di Terra di Pianura.

Cosa vuol dire essere il Sindaco di Budrio?
Essere il Sindaco della comunità in cui sei cresciuto è un onore senza eguali. Questo ripaga delle difficoltà quotidiane e di tutte le amarezze e gli insulti che ho dovuto sopportare. Le difficoltà di gestire il ruolo di Sindaco sono dovute anche alla forte crisi economica e i conseguenti tagli operati agli enti locali. Di questi sono molto preoccupato.

Cioè…
I tagli nei confronti degli enti locali sono sempre maggiori e le difficoltà sono quelle di cercare in ogni modo di garantire, con meno soldi, i servizi alla persona. Di una cosa sono convinto: l’Italia può ripartire solo dai sistemi economici locali. Ma ora i Comuni non possono fare la loro parte.

Qual’è il tuo rapporto con i cittadini?
Questa fase amministrativa mi impone di rimanere più fra le mura del palazzo comunale e meno fra la gente. E questo mi dispiace, perchè credo che il rapporto con i budriesi vis à vis sia fondamentale. In ogni caso il Sindaco è sempre disponibile nel ricevere i budriesi qua nel suo ufficio, come fa quotidianamente. Sono, inoltre, contento che molti mi continuino a chiamare Giulio: questo dà un senso di naturalezza al rapporto che è impagabile.

Sindaco a 33 anni con a carico tantissime responsabilità. Molti tuoi coetanei, a causa del contesto sociale, non studiano, non lavorano e vivono in casa con i genitori. Cosa pensi di questo gap?
Io nella mia vita ho lavorato da precario, sono stato disoccupato, studente e ora sono in aspettativa dal mio lavoro. Ho vissuto diverse condizioni lavorative e di vita e conosco lo stato in cui possono trovarsi molti giovani. Nel nostro territorio ci sono tantissimi ragazzi e ragazze che non si vogliono rassegnare al duro contesto sociale. E questo è solo un bene: chi si ferma è perduto.

Hai un sogno, un obiettivo o un progetto concreto che vuoi assolutamente realizzare prima del termine del tuo mandato?
Sì, vorrei realizzare lo spostamento dell’azienda Pizzoli nella nuova area di Cento di Budrio e poter costruire la nuova palestra nel Piazzale della Gioventù.
C’è una cosa, però, che mi sta ancora più a cuore: quella di ottenere risultati importanti per quanto riguarda l’attivazione di fonti di energia alternativa. Non abbiamo la percezione di come realmente la questione energetica cambierà il nostro modo di vivere nei prossimi dieci anni ed è per questo che dobbiamo assolutamente innalzare il livello di conoscenza e consapevolezza.

Il futuro dell’ospedale di Budrio è messo a repentaglio dalla Spending Rewiev.
In particolare si teme per il ridimensionamento del servizio di chirurgia e pronto soccorso…

In questi mesi è in corso una importante riorganizzazione nel campo della sanità nazionale, che colpirà duramente alcune strutture ospedaliere bolognesi. Per quanto riguarda Budrio, l’ospedale non chiuderà, nè sarà peggiorato il servizio. Tutt’altro. La struttura si rafforzerà anche grazie alla Casa della salute e la riorganizzazione messa in atto è volta a migliorare la situazione attuale. Nessun rischio per la chirurgia e nessun indebolimento del servizio.

E per il pronto soccorso?
Nello specifico delle varie situazioni preferisco prima fare approfondimenti con i responsabili di settore. So che un importante dirigente del settore infermieristico ha organizzato un incontro parlando, in modo improvvisato e fantasioso, della riorganizzazione ospedaliera. Questo modo di informare i cittadini non va bene. Occorre prima redigere il disegno riorganizzativo insieme alle parti interessate al processo decisionale.
Così come, non mi sono piaciute le parole e il tono di Sergio Venturi (Direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria, ndr..) nel parlare di accordo con AUSL per valorizzare le sale ospedaliere dell’Ospedale di Budrio. Queste sono già state valorizzate in tutti questi anni dai responsabili della chirurgia.

Quanto conta il Sindaco di Budrio in questa riorganizzazione?
Il Sindaco di Budrio è vice-presidente del distretto socio sanitario e membro della conferenza territoriale socio sanitaria di Bologna. Quindi il suo parere pesa, e non poco.

Intervista di Andrea Farina

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13 Commenti


  1. Sull’ospedale ci vuole un occhio di riguardo. Se davvero lei può fare molto cerchi di non perdere ambulatori e attività che sono di Budrio.

  2. Giulio … ma cosa ce ne facciamo di un’altra palestra nel piazzale della gioventù?

    • A domanda secca provo di risponderti io con altrettanta sintesi:

      1) le scuole medie hanno 19 classi, 2 ore di palestra a classe fanno 38; la settimana scolastica è di 30 ore, alias già ci sono sovrapposizioni con due classi contemporaneamente (almeno su 8 ore con 50 studenti in campo!);

      2) le elementari hanno 25 classi con la sola “palestra” (chiamiamola così) del fabbricato storico; già da tempo richiedono di potersi allargare;

      3) le società sportive hanno centinaia di iscritti e ci sono grandi difficoltà ad organizzare gruppi con numeri “decenti” (minibasket e minivolley fanno attività con gruppi di 30 e oltre atleti) e anche gli adulti stentano a trovare sufficienti spazi serali.

      Lo sport a Budrio (scolastico, dilettantistico, agonistico) soffre per carenza di spazi, una nuova palestra, anche se di dimensioni regolamentari minime, è necessaria.

      Ferruccio.

    • Polisportiva Budrio

      Ho letto la risposta di Ferruccio Bonaga che ritengo esauriente sia per quanto riguarda le attuali e future esigenze delle scuole sia per quel che concerne le necessità di spazi a disposizione delle società sportive budriesi.
      Credo che una adeguata informazione circa le eventuali carenze nei vari ambiti di intervento dell’Amministrazione comunale possa aiutare i cittadini a formarsi una opinione sulle priorità di intervento.
      Quello della palestra è un investimento che da tempo le società sportive hanno sottoposto al Comune come non più rinviabile e che le ristrettezze di bilancio non hanno ancora consentito purtroppo di realizzare.
      Quindi è del tutto lecito che i singoli cittadini esprimano le loro priorità, ma gli interventi dell’Amministrazione devono essere ispirati da una adeguata conoscenza delle reali necessità alla luce di dati esaustivi ed oggettivi.
      Il Presidente della Polisportiva Budrio
      Paolo Selleri

  3. Il Sig. Sindaco dovrebbe parlare almeno con onestà hai suoi cittadini.
    Credo che sappia benissimo cosa accadrà all’ospedale, in particolare al pronto soccorso alla chirurgia con le relative sale operatorie, all’otorino.
    La casa della salute….un altro nome per chiamare una casa di riposo………..

  4. LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
    A proposito di chi stà con chi e di chi stà contro, ovvero le bugie hanno le gambe corte:
    Il comune di Budrio, in persona del sindaco Giulio Pierini, si è costituito, il giorno 31 agosto 2012, con atto redatto dall’avv. Paolo Bonetti, nel giudizio promosso dal Comitato Mezzolara per l’ambiente avanti il T.A.R. dell’Emilia-Romagna, PONENDOSI NETTAMENTE CONTRO IL COMITATO e sostenendo le tesi dei costruttori del grande scempio ambientale della centrale a biogas nella valle Benni.
    COME VOLEVASI DIMOSTRARE.
    Ezio Roi

    • Ufficio Stampa Comune di Budrio

      E’ del tutto normale che il Comune di Budrio si sia costituito nel giudizio promosso dal Comitato Mezzolara per l’Ambiente. Infatti il ricorso è stato presentato contro la Provincia di Bologna, responsabile del procedimento di autorizzazione degli impianti e contro i soggetti privati proponenti; inoltre il ricorso è contro tutti gli altri enti che hanno partecipato alla Conferenza dei servizi e hanno espresso il loro parere in quella sede, tra cui, appunto, il Comune di Budrio.
      Non si capisce, quindi, lo stupore per un atto sostanzialmente obbligato. E’ del tutto ovvio che il Comune si difenda in un procedimento in cui gli vengono mosse delle accuse e quindi che si costituisca in giudizio attraverso un proprio avvocato, avendo espletato durante la Conferenza dei servizi tutte le procedure in modo corretto e rispettoso delle leggi e delle norme in vigore.

      • COME DIRE: UN’ALTRA BUONA OCCASIONE SPRECATA.
        SPRECATA DAL COMUNE DI BUDRIO -mi piacerebbe sapere chi scrive il commento del comune, grazie- per stare finalmente al fianco dei propri cittadini e non degli speculatori del lucroso affare delle biomasse-biogas. PECCATO!
        Ezio Roi

        • Dott. Roi,
          mi scusi ma “ufficio stampa del comune di Budrio” ha ragione.
          A prescindere dal merito della questione, è come se lei mi denunciasse ed io, convinto di aver ragione, rinunciassi a difendermi…

          • Non è proprio così! In civile ed in amministrativo si può rinunciare all’azione se si ritiene che il ricorrente abbia ragione in tutto o in parte a chiedere ad un tribunale di tutelare i suoi diritti od interessi. Anzi, poichè l’azione principale è contro i costruttori, ben poteva la nuova amministrazione, anche per le ragioni esposte dal nuovo sindaco, affiancare il comitato ritenendo fondati i motivi del ricorso, in tutto od in parte. Non lo ha fatto ed ha fatto una scelta precisa affiancando i costruttori della centrale. E’ stata una scelta che non era affatto obbligata! La denuncia in sede penale è tutt’altra cosa e non c’entra nulla nel caso specifico. E’ una materia complessa e non posso scrivere troppo, ma se non mi sono spiegato, La prego di dirmelo.
            Ezio Roi

          • Se ci fosse stato il movimento 5 stelle o noi x budrio ,secondo lei come si sarebbe schierato?

  5. Me lo immaginavo che il mio commento non sarebbe stato tollerato dallo staff di Budrio Next. Accidenti, come siete permalosi!!! Difendete l’indifendibile: siete patetici. Non commenterò mai più sul vostro sito, perché non tollerate l’onestà e la verità.
    Ad maiora.
    🙂

  6. Egregio Giudice Roi, La ringrazio per la Sua spiegazione semplice e chiara. Auguri!

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