Lo scorso 16 agosto è morto il budriese Franco Zagari, fotoreporter specializzato per oltre trent’anni, appassionato di fotografia e del motorismo in genere. Collaboratore di numerose riviste del settore, come Auto Italiana, Revue Automobile, Motosprint, la Manovella e Ruote a raggi, ha curato la parte fotografica di molti libri, realizzati spesso in collaborazione con Luigi Orsini. Era impegnato da tempo come promotore di mostre e di rassegne, fra le quali si possono ricordare Ettore Bugatti a Ferrara (1984), La Maserati e le corse (Modena, 1985), zia Mille Miglia (Brescia, 1986), Enzo Ferrari, l’uomo e il pilota (Lugo, 1988), Forlì per Enzo Ferrari (1998).
Operò inoltre come appassionato custode dell’archivio fotografico di Ferruccio Testi, preziosa fonte documentaria per la storia dell’automobilismo.
Il suo archivio locale comprende, oltre alle foto del padre, quelle fatte e raccolte in tanti anni nel suo paese: luoghi, personaggi, testimonianze.
Fu promotore a Budrio negli anni ’70 e ’80 di indimenticabili Rassegne di Arte Meccanica e ha messo a disposizione le sue foto per numerose Mostre fotografiche locali.
LE TESTIMONIANZE DEI NIPOTI
“Ci mancheranno i pomeriggi con il nonno – ricorda Federico – passati ad aiutarlo a casa, a guardare al microscopio, a inventarsi lettere con la macchina da scrivere e anche semplicemente a chiacchierare. Ogni giorno passato con lui era una scoperta; ci raccontava spesso delle sue esperienze da fotografo e ci raccontava delle persone famose che aveva incontrato durante i suoi viaggi in giro per il mondo.
Lo ricorderemo come una persona energica, di cultura, simpatica, ma soprattutto un nonno gentile e disponibile, mancherà a tutti noi.”
“Ricordo quando andavo da mio nonno – dice Lorenzo – per osservare con lui insetti, oggetti e piccoli animali al microscopio di suo padre. Mi spiegava attentamente e pazientemente tutto ciò che dovevo fare per osservare bene. Era bravo a spiegare i diversi procedimenti e infatti ho imparato piuttosto velocemente.”
“Quando andavo dal nonno trovavo la sua macchina da scrivere preparata per me sulla sua scrivania – ricorda il piccolo Riccardo di 5 anni. Potevo mettermi a battere delle lettere a caso e mi divertivo. Quando finivo, il nonno mi dava i suoi pennarelli ed evidenziatori e cominciavo a disegnare. Di solito il nonno appendeva i miei disegni alla parete del suo studio”
Riposa In Pace, Franco.
E grazie per l’istintiva e reciproca simpatia che emergeva quando, incontrandoti in paese, ti salutavo e scambiavamo due chiacchere…..
Non mancava mai di dirmi, tutte le volte che lo incontravo per Budrio, di non scordarmi di salutare mia madre, sua amica d’infanzia.
Franco ( o Frank , all’inglese, come da diversi anni amavo chiamarlo per via del suo “stile”)era un vero amico, prima di tutto dei miei e poi anche mio. Lui era veramente una persona speciale, integro e genuino in ogni sua espressione, e poi un maestro di stile e di particolari interessi, che curava con grande professionalita’. Tutto cio’ mi ha sempre attratto sin da bambino. Luca e Maddalena, suoi amati figli e miei amici storici, hanno fatto tanto per lui in questi lunghi, troppi, anni senza la mammma; ma lui certamente ha vissuto la sua bella vita pienamente e forse non avrebbe voluto trascorrere altri anni senza la forza che gli apperteneva. Che Dio ti benedica Frank.
maledetto 2012, anno bisesto, anno funesto. S’è portato via 2 grandi budriesi: Marco Negri e Franco Zagari. Non erano sostituibili, erano pezzi unici. Addio.
Era il fotografo delle elementari,tutte le foto delle mie elementari le scatto’lui!
Un grande me lo ricordo ancora e lo ricordero’sempre guardando quelle foto!
Un’abbraccio alla famiglia!
Ho appreso solo oggi, con immenso dolore, della scomparsa di Franco, mio lontano parente. Mi rammarico molto del fatto che nessuno mi abbia avvisato in tempo e sono vicino a Maddalena e Luca che abbraccio con affetto.
Sono rimasto paralizzato leggendo la brutta notizia un paio di gioni dopo una lunga chacchierata per telefono.Eravamo amici da parecchio tempo ed andavamo in giro per l’Europa a diverse manifestazioni di auto d’epoca.
Quando veniva in Germania o in Austria ci incontravamo perchè avevamo molte cose in comune.Nell’ultima telefonata gli avevo promesso di fargli una visita all’improvviso. Purtroppo il destino ha voluto altro. Franco è scomparso come persona, ma rimmarrà sempre vivo nel cuore di chi ha avuto possibilità di conoscerlo personalmente.Mi mancheranno tanto le cartoline di Natale con la sua bellissima calligrafia. Anche con i suoi libri rimarrà immortale per i lettori e collezionisti in tutto il mondo. Riposa in pace Zagari.