Per Stefano Pezzi, assessore all’ambiente del comune di Budrio, il leit movit del suo mandato sarà basato sulle parole energia e risparmio. “Un tema – dice Pezzi – che ci sta facendo litigare un pò tutti”, ma che è “un problema ineludibile a cui si deve obbligatoriamente dare una risposta”.
“Consideriamola solo dal punto di vista della bolletta – continua l’Assessore – i Budriesi spendono ogni anno 1000 euro a testa per comprare energia. Sono 18 milioni di euro che escono dal nostro territorio e se ne vanno lontano: buona parte restano in Italia per via di tasse e accise, ma a Budrio ne rimangono veramente pochi”.
“Ci vorrebbe – immagina Pezzi – uno scenario di autoproduzione di energia e di risparmio: ecco che questi soldi rimangono nelle nostre tasche, disponibili per cose a cui si rinuncia sempre di più: cultura, servizi sociali, sanità. Ma per far questo occorre spenderne prima, e parecchi. E’ verissimo, ma se l’impresa che ci realizza il cappotto termico della casa, il professionista che ci progetta il nuovo impianto termico, l’installatore del pannello fotovoltaico sono realtà locali è vero anche che i nostri investimenti, che iniziano a farci risparmiare immediatamente, mettono anche in moto economia e lavoro in un momento difficile. E lo fanno nel nostro territorio. Bello sarebbe se anche i materiali e le tecnologie necessarie venissero da vicino”.
Per Pezzi, anche i progetti sui rifiuti rientrano nel contesto del risparmio energetico, perché “più materia seconda significa meno energia per trasformare materia prima”, pertanto “si passerà così entro l’anno prossimo alla raccolta differenziata porta a porta e questo sarà un grosso passo in avanti della nostra comunità che costerà molto impegno ai tecnici comunali ed altrettanto ai cittadini”.
Sorvolando sui Suoi punti di vista sul risparmio energetico tutti confutabili (vedi gli impianti a biomassa), mi chiedo caro assessore Pezzi come farà la moltitudine delle famiglie Budriesi, oberata da tasse e gabelle comunali,regionali e nazionali, ad investire per risparmiare?
Le Sue affermazioni assomigliano molto al bocconiano prof. Monti il quale prima ci tartassa,poi ci dice che dobbiamo aumentare i consumi per crescere.Infine la benedetta raccolta differenziata porta a porta.Tralasciando il “molto” impegno dei tecnici comunali(perchè fin’ora l’impegno quale è stato? minimo/medio?)Cosa verrà messo sul piatto della bilancia a fronte del forte impegno dei cittadini? Caleranno le tariffe?
Assessore all’ambiante che mi dice della centrale ,delle centrali a biogas che stanno populando budrio e frazioni???
Gentile Luana,
all’indomani delle elezioni amministrative a Budrio e della conseguente affermazione di Pierini e di come la pensa sugli impianti a biomassa,fù subito palese che l’ambiente a Budrio,sarebbe andato a Pezzi.
Idem??
Già’!!!
mitico Beppe!!! come sempre….
Segnalo che quanto riportato da BudrioNext è la sintesi di un documento a firma dell’assessore Pezzi.
I temi toccati dall’assessore sono a mio parere importanti e al di la della polemica politica andrebbero quantomeno analizzati seriamente. Il tema dell’autonomia energetica (e non solo) è posto con forza dai movimenti della Transizione che si stanno diffondendo in tutto il mondo (a Budrio abbiamo BIT, Budrio in Transizione – per info http://bitbudrio.wordpress.com/).
Recentemente a Budrio si è costituita l’associazione Solare Budrio che si propone tra le altre cose di promuovere:
– la diffusione delle fonti di energia rinnovabile quali sostituti delle limitate energie fossili (peak oil) al fine di contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici (global warming) derivanti dai gas climalteranti (effetto serra)
– la produzione e auto produzione di energie rinnovabili, sostenibili per l’equilibri ambientale, nella prospettiva del più ampio grado di coinvolgimento dei cittadini
– la promozione culturale delle tecnologie volte ad incrementare il risparmio energetico e l’aumento del grado di efficienza dei sistemi energetici utilizzati negli edifici e nei processi produttivi.
Per maggiori informazioni http://www.facebook.com/SolareBudrio, http://solarebudrio.wordpress.com/
Credo che sia importante che si apra un dibattito serio su questi temi. Altrettanto importante anche che l’amministrazione sia parte attiva di un processo che ci coinvolgerà sempre maggiormente nei prossimi anni se abbiamo a cuore il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Giacomo Lamberti
Esimio Giacomo Lamberti,
cito testualmente:”La produzione e auto produzione di energie rinnovabili sostenibili per l’equilibrio ambientale nella prospettiva del più ampio grado di coinvolgimento dei cittadini, la promozione culturale delle tecnologie volte ad incrementare il risparmio energetico e l’aumento del grado di efficenza dei sistemi energetici utilizzati negli edifici e nei processi produttivi”; Belle parole Domanda:Chi pagherà tutto ciò e sopratutto
dove troverà le risorse? Saranno i grandi inquinatori (ILVA docet)o saranno gli inquinati che sono di gran lunga i più numerosi?Gradirei una Sua risposta con parole Sue ai più comprensibili senza mandarmi/ci a girovagare sul Web.
Ossequi
Gent.mo Beppe, rispondo volentieri. Solare Budrio è una associazione di cittadini Budriesi che si è posto gli obiettivi che ho riportato. Nella frase da lei citata è per esempio inclusa l’idea del condominio fotovoltaico, che consentirebbe anche ai cittadini che non hanno modo di installare i pannelli sul loro tetto potrebbero farlo comunque partecipando alla costruzione di un impianto collettivo. Parliamo di cose che possiamo fare noi cittadini singolarmente o insieme per risparmiare o per produrre energia. E ovviamente nel massimo rispetto per l’ambiente.
Cordialmente,
Giacomo Lamberti
Caro Lamberti,
a domanda precisa,risposta elusiva.
Riprovi
D: Chi pagherà tutto ciò e sopratutto
dove troverà le risorse?
R: stiamo parlando di investimenti in termini di tempo, cultura e anche eventualmente denaro fatti da noi cittadini da soli o in associazione.
D:Saranno i grandi inquinatori (ILVA docet)o saranno gli inquinati che sono di gran lunga i più numerosi?
R: non saprei se noi cittadini siamo più inquinatori o più inquinati, veda Lei …
soddisfatto caro Beppe?
Non mi costerà fatica differenziare i miei rifiuti perchè lo faccio già. Faccio fatica a digerire il fatto che pago come chi non differenzia. E questo deve essere il primo risultato del porta a porta: i virtuosi paghino meno (ovvero si paghi in funzione di quanta indifferenziata si produce).
Il secondo è far sapere ai cittadini cosa diventano le bottiglie di plastica, il vetro, il cartone, le pile esauste . . . . . . che diligentemente verranno tenuti separati. Cosa diventano ma anche dove questa materia seconda viene trasformata (in modo da smentire quei birbantoni che mi continuano a dire “separa separa, tanto bruciano tutto lo stesso”).
Tra virgolette c’è testualmente quello che mi viene detto da qualcuno quando dico che differenzio i rifiuti. E con o senza virgolette resto in attesa di sapere perché devo pagare la stessa tariffa di chi infila televisori nel bidone del rusco e dove finiscono le bottiglie di plastica che pazientemente mia madre accartoccia per occupare meno spazio nell’apposito contenitore. Ed il tutto è molto serio! La tua digressione sulle virgolette invece . . . . . . .
Ok. Adesso è chiaro anche per me.
:-O
suggerisco all’Assessore una bella esplorazione degli edifici di proprietà Comunale, scuole, capannoni, abitazioni ecc… con un tecnico che capisca di fotovoltaico. Allo scopo di vedere se un bell’investimento di qualche euro comunale potrebbe ridurre l’inquinamento, produrre energia pulita, alleggerire le bollette Enel e magari intascare qualche incentivo… se la cosa è riuscita a me personalmente, perché non potrebbe riuscire al Comune? di aziende locali che si occupano di ciò ve ne sono, io mi sono affidato a gente di Imola, ma che ne sono anche a Budrio, Molinella e zone limitrofe. Saluti solari.
Sig. Capponi, probabilmente il termine “sintesi” non è corretto, avrei dovuto dire “riporta stralci”, ma volevo solo dare un riferimento al testo completo, senza per questo voler minimizzare le sue lecite osservazioni. D’altronde non sono il difensore d’ufficio dell’assessore, però mi sembrava ci fossero degli spunti interessanti e degni anche di una discussione di merito. E per questo, sono sempre disponibile.
Cordialmente,
Giacomo Lamberti
è molto semplice come dice il signore qui sopra..ma come faccio a credere al bene comune quando mi volevate fare una centrale biomassa(che di bio non ha niente se non il mais..) da 4 megawatt,quando lottate contro un comitato di cittadini…come faccio?
come faccio a credere che l’assessore tiene all’ambiente quando l’ambiente lo lasciate distruggere,inquinare..non mi so dar risposta..
Già complimenti a Stella e a tutti quelli che non si consolano con la litania delle parole, parole, parole; poi nei fatti contro l’inquinamento -poverelli- non possono fare niente; la colpa è dello Stato, del vicino, dei comitati che fanno muro contro muro…le solite storie.
In qualità di Capogruppo PD e quindi di responsabile del blog Budrio Bene Comune, è doveroso per me precisare che quanto riportato nell’articolo “Pezzi “Parole d’ordine sono energia e risparmio” è stralciato da un testo più articolato inviatoci dall’Assessore Pezzi e pubblicato in forma integrale sul sito http://budriobenecomune.wordpress.com/2012/09/24/unenergia-sfida/
Simona Rossi
Capogruppo PD
Dopo un attenta lettura dell’articolo da lei citato del sig. Pezzi sul blog BBC, dopo tanti discorsi sulla co2, sull’effetto serra, ecc. ecc., mi nasce spontaneo chiedere come possiamo ridurre tutto questo, se continueremo a cementificare i nostri terreni vergini, per costruire stabili e stabilimenti, dove per esistere dovremmo produrre ancora piu energia, a discapito di ciò che viene detto nell’articolo.
Tutto questo, quando abbiamo stabili già esistenti, che sarebbero solo da ristrutturare e mettere a norma, quindi con un dispendio inferiore di “energia”, sulla costruzione del nuovo; mettendo in campo, mezzi(energia fossile), per gli stabili (gas, metano,acqua, energia elettrica, fognature, ecc. ecc.).
L’utilità, come si è visto, del mio discorso, mi porta a concludere che tutto questo serva solo a far cassa per le spese correnti, dei comuni interessati a portare pietre e cemento sui propri territori ed indebitarsi poi per garantire i servizi annessi all’urbanizzazione.
…… e Antonio De Curtis in arte (TOTO’), diceva…….. “…e io pago!!!”.
Se guardassimo proiettati nel futuro, invece di pensare solo a gonfiare le nostre tasche oggi, forse una mano al cuore la metterebbero le varie amministrazioni comunali.
Cosa lasceremo ai nostri figli o nipoti? Solo pietre e cemento e ferro (forse), un ammasso di case diroccate, perchè nessuno comprerà (con quali soldi?), non le comprano ora, vedi zona Creti, con già un debito di 18.000,00 euro per ogni nascituro, da accapponare la pelle, se aggiungiamo che non avremo nemmeno più “BAIUC” da pagare corrente elettrica, gas, cibo e servizi vari…. Grazie almeno lasciateci un quadretto di terra da coltivare 2 cipolle da dargli da mangiare.