Approfitta della Festa della Cipolla per derubare case. Arrestato dopo inseguimento

30 settembre, 2012

Grande partecipazione alla Festa della Cipolla di Mezzolara, che stasera chiude la cinque giorni di sagra. Evento che non è stato l’unico momento di rilievo della frazione budriese. Venerdì sera, mentre il paese partecipava alla festa, un 22enne giostraio modenese, con precedenti di polizia, ha svaligiato due abitazioni in via Dugliolo. Dopo un lungo inseguimento, il giovane è stato preso e arrestato dai Carabienieri dell’Arma di Mezzolara.

INSEGUIMENTO DA MEZZOLARA A MINERBIO
L’uomo, alla guida di una Fiat Punto intestata alla fidanzata, con altre due persone a bordo, intorno alle 21:30 non si è fermato a un posto di blocco dei carabinieri, provocando un frenetico inseguimento che si è concluso, dopo circa 3 Km, nelle campagne di Minerbio.

L’ARRESTO PER FURTO AGGRAVATO
Quando i Carabinieri lo hanno bloccato, il giostraio ha giustificato il proprio gesto adducendo di essere stato costretto dagli altri due uomini con lui, datisi alla fuga durante la fuga, a non fermarsi ed a scappare. Ovviamente tale spiegazione non ha soddisfatto i carabinieri che hanno proceduto al controllo dell’autovettura, trovando una borsetta da donna con una Coroncina del rosario.
Tale particolare ha quindi acuito i sospetti dei Carabinieri che hanno controllato palmo a palmo la zona, rinvenendo, abbandonata poco distante sul terreno, una busta di plastica contenente gioielli, orologi e medaglie in oro, per un valore complessivo di circa 9.000 euro.

Gli immediati accertamenti – come si legge su BolognaToday – hanno pertanto consentito di appurare che i preziosi rinvenuti erano stati rubati – poco prima – da due abitazioni isolate ubicate proprio in via Dugliolo di Mezzolara, “visitate” mentre i rispettivi occupanti si erano allontanati. Dopo aver restituito al refurtiva ai legittimi proprietari, i Carabinieri hanno così tratto in arresto il giovane con l’accusa di furto aggravato e lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna, dove è rimasto a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, mentre sono attivamente in corso le ricerche degli altri due soggetti datisi alla fuga.

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6 Commenti


  1. Ma non erano gli zingari il problema?
    Ora dovremmo mandare a casa tutti i modenesi?

  2. demagogie a doppio senso di marcia…sia chi diceva che gli zingari erano sicuramente il problema sia il tuo commento

  3. di solito i giostrai sono zingari

  4. ….. e se come è previsto, la caserma di mezzolara chiude? chi lo avrebbe preso quello? comunque komma, credo che zocca intendesse dire zingari, nel senso di girovaghi, senza fissa dimora e non nazionalita specifiche, ma mi sembri parte in causa, perchè comunque quelle viste a budrio e inseguite, erano “zingare”, quelle come intendi tu. il problema è che ci sono ladri in giro, dove la nazionalità non ha importanza, sempre ladri sono… Con i tagli e l’unione delle caserme, chi garantirà la sicurezza, dove verranno a mancare? Io intanto faccio un plauso alle forze dell’ordine di Mezzolara

  5. Zingari,rumeni,calabresi,lombardi, non me ne frega nulla da dove vengano, quello che mi fa imbestialire, è che tanto li prendono e li rimettono fuori dopo 5 minuti. Ormai in questo paese l’onesto è il pirla che deve subire e stare zitto. E intanto continuiamo a controllare patenti e libretti tutte le mattine alla luce del sole lungo le strade…. Non me ne frega nulla da da dove vengano, vorrei solo vederli qualunque sia la residenza, una settimana alla gogna. Umiliarli ! Come loro umiliano la gente onesta che ha paura ed è senza alcuna difesa o protezione.

    • Ma perchè metterli alla gogna? È sufficiente metterli su un’isola con qualche seme e un sacchetto di patate e una zappa. Poi mangeranno quello che riescono a coltivare; nulla di tragico, i nostri padri hanno lavorato di zappa fino a 60/70 anni fa, anche 10/12 ore al giorno x mantenere la famiglia. Non esistevano i giorni festivi, e tanta cipolla, patate e radicchi, pur con qualche uovo, non facevano aumentare il colesterolo! Forse servirebbe a riportare questa gente alla realtà. Altra ipotesi è farli alzare tutte le mattine prima dell’alba, come tante persone oneste, prendere mezzi pubblici improbabili e lavorare 8 e più ore in piedi ad una catena di montaggio o davanti ad un banco di produzione. Il problema vero è che questi non sono proprio abituati a lavorare….., se per caso trovano un impiego, non essendo abituati a sacrificarsi,, si sentono “schiavi”, e abbandonano il posto, dopo di chè procacciano in modo veloce e disonesto.

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