Doveva essere una partita facile, ma pochi si immaginavano un risultato così umiliante per l’avversaria. Il Mezzolara incassa – così – una vittoria con 12 gol, ottenuta in casa, con una squadra – il Riccione – in profonda difficoltà. Quattro gol per Alberto Villa [nella foto], tre per il capitano Bazzani. Domenica prossima il Mezzolara gioca fuori casa, contro i modenesi della Virtus Pavullese.
LA PARTITA
Dopo 3′ dal calcio di inizio Villa inaugura la serie felice di gol della giornata. Poi, dopo altri 3′, Semprini dalla sinistra per Torelli che raddoppia. All’8′ è già 3-0 con Arseno su assist di Villa. Il Mezzolara rallenta, poi torna a colpire al 28′: Arseno ricambia la cortesia e Villa fa poker con un comodo tocco a due passi dal portiere Zanier. Al 33′ ancora Arseno va a segno su assist di testa di Fabio Bazzani. L’attaccante ex Sampdoria e Perugia firma la cinquina su rigore concesso per fallo di mano, sulla linea di porta, di Sovily, che per questo è costretto ad abbandonare il campo. Sotto di sei reti e in dieci, il Riccione deve sperare di prendere meno goal possibile, ma questo non succede. Gli avversari non si impietosiscono e continuano a macinare reti nella ripresa. Al 49′ Villa firma la tripletta di potenza. E’ il 54 quando Akilo serve Villa, che in diagonale batte Zanier per l’ottava volta. Al 57′ Semprini ci prova da fuori area, sulla corta respinta della difesa Torelli fa doppietta. Al 63′ secondo goal anche per Bazzani, che di testa, da pochi passi, capitalizza il cross di Semprini. Lo schema si ripete al 67′ su corner, Bazzani fa tris. L’umiliazione per il Riccione si conclude ad un quarto d’ora dal termine, con la percussione di Akilo che conclude la galoppata infilando la dodicesima rete alle spalle del povero Zanier.
BAZZANI, DIVERBIO CON ESPOSITO: “VOLEVA CHE FACESSI MELINA”
Piccolo diverbio in campo tra il capitano Bazzani e Esposito. “Dopo l’undicesimo gol mi è venuto incontro implorandomi di fermarci” – ha detto Bazzani a Il Resto del Carlino. “Gli ho risposto che, continuare a segnare e giocare a massimo è più rispettoso che passarsi la palla all’indietro o fare melina”.
Gianluca Luppi, allenatore della squadra, ha detto: “Il fatto di aver giorcato fino all’ultimo non significa umiliare, ma rispettare in pieno l’avversario come insegna l’etica calcistica”.