Grande non e’ sempre sinonimo di bello [L’OPINIONE] – di Antonio Giacon

18 ottobre, 2012

Da anni lavoro in una PMI , una come tante altre del nostro territorio e vedo la passione, l’energia, i capitali e il tempo che ogni giorno vengono impiegati per fare crescere il lavoro di una vita. Certo non sono tutte rose e fiori e la complessità dei mercati di oggi, la globalizzazione e la crisi economica mettono a dura prova il modello di fare impresa italiano.

Il nostro tessuto industriale composto da ben 6.6 imprese ogni 100 abitanti rappresenta un qualcosa di unico al mondo e nasce dalla nostra cultura millenaria, non va buttato alle ortiche perchè aziende straniere entrano nel nostro mercato. Al contrario le nostre imprese vanno aiutate a competere nel mercato globale, senza stravolgere il loro essere e senza cambiarne radicalmente il DNA.

In Italia abbiamo la fortuna di saper fare ancora le cose e di avere una creatività speciale, un tessuto d’impresa che, in totale solitudine e assenza dello stato, cerca nuovi mercati e crea nuovi prodotti. L’idea che grande è bello non è sempre un modello vincente e applicabile a tutti i settori.

Personalmente non credo assolutamente alle parole di Orlandini quando dice che una grande Hera farà gli interessi dei cittadini. A mio parere, e al contrario, si allontanerà dall’area da cui è nata perdendo di vista l’obiettivo principe, ovvero fornire i servizi di acqua, gas ecc. di qualità, investendo sulla rete e il servizio.

Mi ha colpito in particolare l’ultima frase scritta dall’Amministratore delegato dell’azienda Pizzoli: “L’episodio dimostra alla nostra Azienda per l’ennesima volta, caso mai ve ne fosse bisogno ulteriore, la tesi dell’incapacità da parte di un certo “ceto pubblico” di sostenere concretamente le imprese sane pronte ad investire per creare sviluppo nel territorio“, che mette in evidenza la distanza siderale che esiste tra chi fa impresa reale e lavora per il territorio, e questa classe politica, coltivata in vitro, che fa grandi proclami ma che poi, però, risulta evanescente e poco attenta verso chi fa impresa reale.

Antonio Giacon

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8 Commenti


  1. Giuseppe Garibaldi

    Caro Giacon, l’amministratore delegato dell’azienda Pizzoli, che lei cita, non è l’oracolo che pontifica al di sopra delle parti; è stato ampiamente chiarito dal diretto interessato (Orlandini). Quindi si tratta di una gigantesca topica che ha messo in ridicolo prima di tutto l’azienda Pizzoli stessa: fare un comunicato ufficiale su voci riportate è sicuramente un errore di comunicazione, poi se le voci riportate vengono da Budrio Next…!!
    Quindi che lei, nonostante i chiarimenti riportati, trovi pretesto per insistere nella polemica la qualifica per quello che fino adesso ha dimostrato di essere: livoroso portatore di strumentalizzazioni, non sereno oppositore sui contenuti e sui problemi, proprio nello stesso stile del suo padrone.
    Antonio Capponi (?): sta per caso calando l’audience su questo blog pseudo-informativo da chiedere addirittura a chi è oggetto costante dei vostri attacchi di scrivervi?

    • Per Garibaldi: a quanto pare non ha letto bene le parole di Orlandini, che ha scritto di essere stato interpretato male, non di non aver mai detto quelle parole.Quindi le consiglio di far la ramanzina al suo consigliere preferito, dicendogli di cominciare a esprimersi a segno alle riunioni in cui parla e non a Giacon.

      PS. nemmeno Orlandini è l’oracolo. Non vorrei che facesse come i comunisti di un tempo che se la prendevano con la “fede” e la “ragione” della Democrazia Cristiana per poi comportarsi allo stesso modo.

      PS2. Se pensa che la sua voce si piu’ autorevole di quella di questo giornale, ci saprà raccontare lei cosa ha detto Orlandini. Magari è andato alla riunione in cui parlava e ce lo puo’ dire. Magari può aprire anche lei un giornale. Nel caso contrario la smetta di irritarsi verso chi fa bene informazione e torni a occuparsi dello sbarco dei mille.

    • Probabilmente sia io che lei Sig.Garibaldi avremmo da imparare come gestire la nostra immagine dall’Azienda Pizzoli e perche no, anche un blog dalla redazione di BN.
      Il suo è uno dei commenti/pensieri più poveri che io abbia mai letto su questo blog; è riuscito in solo 16 righe (le abbuono l’ottava) a “screditare” Pizzoli e la stessa Redazione di Budrio Next che ospita nonostante tutto il suo commento sputando senza rispetto sul servizio che offrono. E’ riuscito in modo molto elegante (lo ammetto,lo ha fatto con stile…) a dare del “animale da compagnia” al signor Giacon.. (per quanto ne so le Persone OGGI non hanno padroni..); è in oltre riuscito a puntare il dito contro il Sign.Capponi che per quanto leggo di solito fornisce sempre informazioni ben dettagliate, argomenta le proprie idee, sempre e comunque con toni pacati e rispettosi.Lei Sig.Garibaldi parla di attacchi: ma forse a lei sfugge la sottile differenza che divide l’affronto dal raffronto.
      L’affronto comporta un mero attacco, ha un tono offensivo, come il suo commento all’art. di Giacon e nel commento a Nadia: “Toccata sul nervo scoperto?” (attenzione bene Ing.Garibaldi, non ha un sesto senso particolarmente acuto..anche questa è una frase assolutamente mediocre);
      Nel secondo caso, il confronto propone uno scambio di idee e di opinioni anche se contrastanti.
      Le faccio un esempio
      “Il mio era un INVITO ad essere presenti su queste pagine perche’, come ho scritto, trovo costruttivo che i “protagonisti” della ns amministrazione si confrontino coi cittadini anche su queste pagine.”

      Vorrei proseguire descrivendole quanto trovo nauseante (parere personale) questo suo intervento tipico di quelle persone schierate da anni che forse con un po di frustrazione non riescono più come una volta a gestire le idee delle persone che la pensano diversamente; che tante volte si sentono inadeguate ai nuovi standard culturali di una popolazione che cambia e che vorrebbe che certe idee e certi modelli da “chiaccheroni” si facessero da parte..Ma sarebbe come convincere mio nonno a spostare la croce dopo 70anni che la mette sempre allo stesso posto.( con questo dico tanto altro)

      Dicevo.. vorrei proseguire ma ormai è tardi e fra poco vado a lavoro..quindi anche a lei nonostante tutto auguro una buona notte!

      FE

      • Nulla da eccepire e nulla da aggiungere.Perfetto identikit di un personaggio correlato ad una categoria che io pensavo estinta.Molte volte gli scrittori,sono veggenti del futuro. Questo caso mi ricorda Stephen King nel racconto: “A volte ritornano”.
        Complimenti caro “FE” chiunque tu sia.

  2. Tranquillo Antonio,non cadere nel tranello degli sproloqui dell’eroe dei due mondi.Il Tumulato di Caprera,stà doppiando l’unica voce che “democraticamente” può uscire da palazzo,che è la stessa che ha concordato con il consigliere Orlandini, il commento sulla querelle con la Pizzoli SPA, su Budrionext.
    Personalmente mi pervade un dubbio:Sono tornati i comunisti o non se ne sono mai andati?

    • Povero Garibaldi!
      Credo purtroppo, caro Beppe, che i comunisti, intesi come quelli che credevano in una società fondata sul lavoro e sull’uguaglianza, si trovino ormai solo tra i profughi del ‘900, tra quelli che hanno combattuto e sofferto per una società più giusta.
      Se tu ne conosci ancora uno o due tra quelli che fanno politica oggi, me li puoi indicare? Mi farai un grande favore.
      Io penso che i veri eredi dei comunisti anticonformisti ed idealisti di un tempo, siano proprio quelli come Giacon che si occupa e preoccupa dei diritti dei cittadini, a cominciare dai giovani e dai più deboli.

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