Budrio, disabile si incatena al Comune: “Non mi danno la casa”

27 ottobre, 2012

Attimi di tensione ieri mattina in Piazza Filopanti quando, un disabile di 39 anni [nella foto] si è incatenato con la sedia a rotelle a un anello di ferro del Comune di Budrio. “Non mi vogliono dare la casa popolare – ha detto il giovane, che lo scorso giovedì è stato sfrattato per morosità dalla casa dove era in affitto”. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine e di Giulio Pierini, sceso dall’ufficio del comune per parlare con il disabile. Il Sindaco ha detto che: “Abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto per aiutarlo, ma in questo caso non ha diritto all’alloggio pubblico”.

PENSIONE PIGNORATA, IL DISABILE NON RIUSCIREBBE A PAGARE L’AFFITTO
Riccardo Boscolo, 39 anni, è disabile costretto su una sedia a rotelle. Giovedì scorso è stato sfrattato dall’abitazione a Budrio dove viveva. Il giovane percepisce una pensione di inabilità che però – dice – gli è stata in parte pignorata, motivo che lo avrebbe portato a non riuscire più a pagare l’affitto.
Della situazione era già a conoscenza l’amministrazione comunale che aveva proposto quale soluzione temporanea gli alloggi dell’istituto Donini, in viale Primo Maggio, sistemazione – però – rifiutata dal giovane in quanto ritenuta inadeguata ai suoi bisogni.

PIERINI: “IN QUESTO CASO NON HA DIRITTO ALL’ALLOGGIO PUBBLICO”.
Così, intorno alle ore 12:00 di ieri mattina, Riccardo Boscolo si è incatenato a un anello di ferro del Comune di Budrio, come atto di protesta nei confronti delle Istituzioni per il mancato sostegno alla sua causa. Il sindaco Giulio Pierini, appresa la notizia, è sceso dall’ufficio, mentre sopraggiungevano sul luogo i carabinieri e la polizia municipale. Presente anche l’assessore ai servizi sociali Luisa Cigognetti. Momenti di mediazione si sono susseguiti ad attimi di tensione, con il Sindaco visibilmente scosso e allo stesso tempo deciso nel chiarire l’impossibilità per il giovane di ottenere un alloggio pubblico. Per il sindaco Pierini – infatti – “l’amministrazione ha fatto e sta facendo di tutto per aiutarlo proponendogli soluzioni alternative, visto che l’alloggio popolare è assegnato su graduatoria” nella quale Boscolo non rientrerebbe. E per quanto riguarda le politiche sociali “il Comune Di Budrio aiuta le persone in difficoltà – ha aggiunto Pierini- in particolare se disabili. Offriamo opportunità e troviamo soluzioni adeguate, all’interno delle regole vigenti. E’ importante che queste opportunità vengano colte, perché i nostri uffici si impegnano veramente tanto per dare aiuto, con servizi alla collettività e affrontando tutti i giorni molti casi particolari di disagio.
Ecco perché – ha detto il Sindaco – qualsiasi sia l’aspettativa o la rivendicazione dei singoli – il Comune di Budrio esce a testa alta, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per dare risposte e alleviare sofferenze”.

PER BOSCOLO PROPOSTI 5 GIORNI IN ALBERGO. MA RIFIUTA NUOVAMENTE.
L’atto di protesta è terminato con la proposta del Comune di garantire cinque giorni in albergo per il disabile, in attesa di trovare una soluzione meno temporanea. Nel pomeriggio – però – Riccardo Boscolo ha fatto sapere alla redazione di Budrio Next di non aver accettato tal sistemazione.

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32 Commenti


  1. Per una situazione cosi’ diasastrosa,mi viene in mente come scappatoia temporanea un possibile aiuto dalla Caritas di Budrio,gestisce appartamenti per persone in difficoltà,non conosco i loro parametri per accedervi nè se al momento sono occupati…ma forse potrebbero aiutare…

  2. Argomento delicato. Spinoso per l’interessato.
    Se una persona non ha diritto per Legge Vedi Parametri, Ise e quant’altro – l’Amministrazione
    Comunale può derogare e fare carte false a favore di chi chiede la casa(Dovrebbe essere un diritto in certi casi) La rispoosta e’ no, non puo farlo – Ovviamente per l’Interessato manda giu amaro il Rifiuto che Lui crede un diritto..
    spinoso e comprensivo per le Sue condizioni fisiche. Da quanto ho appreso dalle lettura del
    fondo di Budrio NEXT… L’Istituzione Comunale ha
    fatto delle proposte all’interessato – non è questione che il Comune “ESCE A TESTA ALTA”
    Il problema resta al Concittadino Riccardo. Che fare? Questo e’ il dramma umano l’impotenza per chi ha bisogno! Certo anche Lui si deve aiutare da Se medesimo, nell’ accettare temporaneamente il meno peggio. Sono gli stessi problemi che noi a Bologna viviamo quotidianamente al 1° binario della Stazione Ferroviaria come “Posto di Ascolto e in dirizzo citta di Bologna ONUL ” Impotenti in questi casi dolorosi.

  3. Nessuno si chiede come mai questa persona ha rifiutato l’ultima proposta dell’amministrazione? Non potrebbe essere che la collocazione era inadeguata alle sue condizioni? Barriere architettoniche e quant’altro?

    Nicola

  4. Ufficio Stampa Comune di Budrio

    In merito alla situazione del Signor Boscolo e all’articolo del blog Budrio Next, l’Amministrazione Comunale specifica quanto segue:

    il Signor Boscolo è inserito in graduatoria ERP con tutti i punti attribuibili ad oggi in merito alla sua situazione reddituale e personale e all’anzianità di permanenza in graduatoria, come da regolamento, inoltre i punteggi sono verificabili dall’interessato in qualsiasi momento.

    Il Servizio Sociale Territoriale lo ha affiancato e supportato con numerose proposte sin dal momento della sua richiesta di primo colloquio, ma sempre nel rispetto del principio di autodeterminazione dell’individuo, che in questo caso ha portato il sig. Boscolo a rifiutare un’effettiva presa in carico del Servizio Sociale Territoriale e del Servizio Specialistico Handicap Adulto dell’Azienda USL, cui ha continuato a rivolgersi sporadicamente solo per richiedere l’assegnazione di un alloggio.
    Tra le varie proposte è stata avanzata, proprio sul tema abitativo, anche l’adesione al cosidetto “protocollo sfratti” della Provincia di Bologna, che avrebbe permesso di recuperare parte della situazione debitoria con la proprietà dell’abitazione, ma anche questa come le altre non è stata accettata.

    E infine si tiene a specificare che tutte le soluzioni di emergenza che sono state offerte al Signor Boscolo e da lui rifiutate erano di strutture senza barriere architettoniche.

    Ufficio Stampa Comune di Budrio

    • Riccardo Boscolo

      In merito all’articolo sulla mia vicenda apparso su Budrio Next, vorrei rettificare alcune inesattezze e portare all’attenzione dei lettori, la mia versione, in quanto appaio solo, come quello che tutto pretende e chiede e al contempo, tutto rifiuta.
      È vero si, che la mia pensione è stata, a suo tempo e per un periodo di sette mesi, pignorata al 100%, non permettendomi più di pagare l’affitto, che era al tempo di 550 euro mensili. Ora ne sono ritornato in possesso, ma con 1000 euro, tolto l’importo sopraindicato, vorrei sapere se c’è qualcuno che sarebbe riuscito a vivere in maniera dignitosa con quello che mi rimaneva, dovendo inoltre, pagare le bollette e mangiare.
      Affermo inoltre, come comunicato dall’Ufficio Stampa del Comune di Budrio, in merito alla collocazione del sottoscritto nelle graduatorie d’assegnazione alloggi E.R.P di esservi inserito al 123mo posto, con dieci punti.

      Seppur vero che mi sono state fatte proposte in base al citato “Protocollo sfratti”, per recuperare in parte la situazione debitoria nei confronti del mio ormai ex locatore, dette proposte sono in seguito sfumate, per ragioni a me sconosciute e non certo dipendenti dalla mia volontà o da un mio rifiuto ad accettarle.
      In merito alle citate “soluzioni di emergenza” offertemi dai Servizio Sociale Territoriale, ve ne erano soltanto due e più volte ribadite: il ritorno a Bologna, che ritengo assurda come soluzione, in quanto, sarebbe mia volontà continuare ad abitare a Budrio, in base alla Costituzione Italiana, che permette al cittadino libero di vivere dove esso ritiene più opportuno, o in alternativa, la collocazione nell’istituto Donini, struttura che ritengo lesiva della mia libertà personale e della mia privacy.
      Tengo a fare presente che mi sono, seppure con tempo molto limitato, anche dato da fare per trovare un alloggio sostitutivo a quello da cui sono stato sfrattato la mattina del 25 ottobre ultimo scorso. Mi sono stati proposti vari alloggi da tutte le agenzie immobiliari budriesi a cui mi sono rivolto, ma che ho dovuto sempre declinare: o per gli importi degli affitti troppo alti per le mie possibilità economiche o per barriere architettoniche esistenti e che comunque, dato che ne sono ancora in cerca, nonostante al momento, sia in mezzo ad una strada, qualora dovessi trovare, o mi venisse offerto un alloggio adeguato alle mie condizioni fisiche e reddituali, sono disposto a seguire tutte le indicazioni che dovessero rendersi necessarie, per assicurare il pagamento dell’affitto, purche sempre ragionevoli.
      Infine, la proposta offertami, sempre dal Servizio Sociale Territoriale, di alloggiare per cinque giorni in una struttura alberghiera posta in Bologna e l’affermazione, come riferito nella sopracitata dichiarazione dell’Ufficio Stampa del Comune di Budrio, che sarebbe stata “Priva di barriere architettoniche”, l’ho appresa dallo stesso, in quanto, in fase di proposta, alla mia richiesta in merito a tale aspetto, mi è stato risposto di non saperlo.
      Distinti saluti,

      Riccardo Boscolo.

      • Scusa Riccardo, una sola domanda.
        Quali sono secondo te le colpe dell’amministrazione comunale?
        Perchè credo che a tuo giudizio il comune ha delle colpe (e lo dimostra anche il tuo esserti incatenato proprio all’edificio comunale). Se il comune ti desse un alloggio facendoti risalire la graduatoria evidentemente toglierebbe una casa a chi sulla carta (e ribadisco sulla carta) ne avrebbe più diritto o più bisogno di te. Il quale, vedendosi tolto l’alloggio, avrebbe di che lamentarsi incatenandosi al comune con la famiglia intera e così via.
        Quindi ti chiedo? Come dovrebbe risolvere la faccenda l’amministrazione, secondo te?
        Non vorrei sembrare troppo cinico ma mi sembri fuori luogo sia quando citi la costituzione (mi sembra che nessuno ti abbia obbligato ad andare a vivere a Bologna), sia quando dici che l’istituto Donini sarebbe lesivo della tua libertà personale (???) e della tua privacy. Mi sembra che tu non stia cercando UNA sistemazione, ma piuttosto LA sistemazione; quella, e solo quella, che andrà bene a te.

  5. Purtroppo ( o per fortuna) il signor Riccardo non ha potuto fare come la giovane Hafida che pochi anni fa si gettò dal balcone del Comune per avere una casa.In quel caso lei e la sua famiglia la ottennero.Riccardo non poteva certo salire fino a lì,ma mi sa che per impressionare il comune ci vogliano gesti come quello di Hafida

    • e perchè bisognerebbe impressionare il comune minacciando di buttarsi dal balcone o legandosi al municipio? Esiste una graduatoria. Tu come risolveresti il problema?

      • Chiedilo a Hafida e a Riccardo,mica li ho compiuti io quei gesti.

      • Infatti hafida e famiglia l’hanno ottenuta per graduatoria? o perchè si è buttata dal terrazzo?? ma fammi il piacere komma…. poi che ne avessero diritto o meno, perchè il padre aveva perso lavoro, su questo non discuto, ma non venirmi a dire che era per graduatoria…

        • Pilocca, io non ho mai detto che l’hanno ottenuta per graduatoria, ho solo chiesto come risolvereste il problema oltre a criticare. Perchè se per voi il buttarsi o incatenarsi al comune è più logico che seguire una graduatoria allora mi sa che a breve avremo in piazza la fila da gestire con l’eliminacode della coop.

          • Caro Komma,tutti coloro che sono presenti nelle graduatorie del Comune per ottenere un appartamento, non credo dormano sotto i ponti o non abbiano una sistemazione men che precaria.Il buon senso merce sempre più rara, deve risolvere i casi più urgenti e particolari tenendo presenti le peculiarità dei richiedenti.Per cui anche le sistemazioni di fortuna,vanno ponderate.Se Tu trovi per strada un bisognoso di soccorso e sei in grado di darglielo,gli chiedi la tessera sanitaria?Questo per dirti che è giusto che il Comune stili la graduatoria dei richiedenti di alloggio,ma secondo me è altrettanto giusto che tenga disponibile una specie di “pronto soccorso” abitativo temporaneo che contempli più esigenze,per poi dare definitiva risoluzione al problema.A questo punto,diminuerebbero con estrema vicinanza allo zero, i casi che hanno suscitato tutti i commenti sin qui letti.
            Ciao

          • te lo dico subito come risolverei il problema io…. intanto la graduatoria, come è ora non è per nulla all’altezza delle esigenze delle persone.
            La graduatoria dovrebbe essere separata in 3 categorie, sembrerebbe razzismo, ma cosi non è, anzi…. Le 3 categorie, a grandi linee, dovrebbero essere stillate in base alla tipologia degli appartamenti disponibili, quindi, la prima dovrebbe essere per le persone che abitano in Budrio e zone limitrofe italiane, la seconda per gli stranieri residenti o meno, che hanno piu componenti familiari, quindi piu grandi, e la terza per chi ha problemi di deambulazione come Riccardo con appartamenti a pianterreno o provvisti di ascensore o montascale.
            Ti sembra una cosa difficile???

          • Beppe, quindi secondo te è meglio tenere alloggi liberi e sfitti per eventuali casi di emergenza piuttosto che tenerli tutti pieni per soddisfare le esigenze di più persone??? Vallo a dire a quelli che rimarrebbero fuori casa nonostante ci siano alloggi disponibili completamente vuoti… Quello mi sembrerebbe uno scandalo, altrochè…

            Pilocca, non so come si componga la graduatoria, ma sono abbastanza sicuro che fra le varie componenti che forniscono punteggio ci possano essere il numero di componenti del nucleo familiare, il fatto che ci siano minori, il reddito familiare e il fatto che il richiedente sia autosufficente o meno o portatore di handicap. Per il resto, a mio parere, non servono tante graduatorie, ne basta una che tenga conto di tutto questo.
            Io non vedo italiani o stranieri, vedo persone che hanno bisogno. Punto.

  6. mi piacerebbe vedere la graduatoria!!!!!!!!!!
    noi italiani non abbiamo piu’ diritti

  7. il problema si risolverebbe costruendo case popolari
    per i disabili e quelli in condizioni di indigenza
    ma…. il problema sono le risorse che mancano.
    Mi domando perche’ mancano le risorse?
    forse una risposta la trovo sui giornali
    copio e incollo da il fatto quotidiano:

    La passione per le auto blu di Richetti: “Mille euro per andare al Quirinale”
    Il presidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna si è fatto pagare una serie di spostamenti nonostante godesse già del rimborso forfettizzato di 1233 euro nette al mese. Il fascicolo depositato alla guardia di finanza dai consiglieri del Movimento 5 stelle Favia e Defranceschi. Aveva vinto il premio “Forbici d’oro”

  8. Ufficio stampa Comune di Budrio

    La graduatoria vigente degli alloggi Acer è sempre visibile sul sito ed aggiornata periodicamente tramite pubblicazione nell’Albo Pretorio on line (ugualmente visibile durante il periodo di pubblicazione dilegge)
    http://www.comune.budrio.bo.it/contenuti.php?t=modulistica&id=500&ref=2

    Ovviamente, per questioni di privacy,(Legge 196/2003) non è possibile scrivere i nomi delle persone in graduatoria che pertanto sono identificate con il numero del protocollo della loro domanda.

    Quindi, chi ha presentato domanda può verificare la sua posizione attraverso il numero di protocollo. L’accesso alla graduatoria può essere effettuato dai soggetti aventi diritto e con le modalità previste dalla Legge 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e dal regolamento comunale.

  9. scusi Komma,
    provi ad andare Lei al Donini per una settimana, poi mi sapra’ dire
    grazie

    • daniel, non mi sembra di aver mai detto che il Donini sarebbe una bella sistemazione, certamente sarebbe meglio che il non avere un tetto sulla testa. Da quello che mi risulta il comune ha proposto una sistemazione decente ed economica a Bologna all’interessato, sistemazione che è stata prontamente rifiutata. Rifaccio la stessa domanda: dove stanno le colpe del comune? Forse il non avere abbastanza case per tutti i richiedenti?
      Ora che la vostra curiosità sulla visibilità pubblica delle graduatorie è stata soddisfatta, vi richiedo: avete proposte per risolvere un problema come questo?
      Tutto il resto è aria fritta.

  10. Premesso che ognuno è libero di presentarsi come più desidera e come meglio crede, nel commentare, ciò che Riccardo ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica budriese con il suo gesto di protesta, che ognuno di noi è libero di attuare, visto che viviamo in una democrazia, a differenza Sua, Gent. Le Signor Komma, Riccardo, ci ha messo la faccia e nel suo commento, ci ha messo pure, nome e cognome. Ma questi, forse Lei, li considera dettagli ininfluenti e anche fastidiosi, perché mi sembra di capire, che considera la protesta da lui attuata, come un modo semplice per ottenere qualcosa di cui, a Suo parere, non ha diritto, come per avere un corsia preferenziale.
    Il Suo parere, Signor Komma, è rispettabilissimo e sarebbe condivisibile, se Riccardo potesse, per sua fortuna, essere una persona fisicamente in grado di potersi muovere con le proprie gambe ed avesse, per questo, attuato la sua protesta pretestuosamente.
    La situazione qui, mi sembra evidente, non è così, basta guardare la foto.
    Comprendo le ragioni per le quali Riccardo ha fatto ciò e perché ha rifiutato tutte le proposte che l’Amministrazione Comunale ha portato alla sua attenzione ed alla sua valutazione. E l’ha chiaramente spiegato nel suo commento che Lei, può leggere più in alto.
    Ciò che evinco, dalle precisazioni di Riccardo, oltre ad essersi trovato in una stato di necessità e di portarne l’opinione pubblica a conoscenza con quel gesto eclatante, che La infastidisce oltremodo e che a Lei forse sfugge, è anche d’impedire che quello che gli è accaduto, possa capitare ad altri.
    È invece? Cosa abbiamo come proposte da parte dell’Amministrazione Comunale? Due soluzioni, solo due: o tornarsene da dove era arrivato, quasi come per scaricarlo come un pacco postale ad altri, dove lui non vuole tornare, perché ognuno è libero di vivere dove meglio crede e lo dice chiaramente, o metterlo in una struttura dove si sa che chi vi alloggia, sono persone che devono essere seguite in maniera particolare e questo, lo capisco dalla lucidità con cui Riccardo ha replicato al comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune, non è ciò di cui ha bisogno.

    • Signor Gianni, se Lei fosse senza lavoro e le offrissero un lavoro a Bologna, a 20km di distanza, cosa farebbe? Accetterebbe il lavoro, scomodo e lontano ma che le permetterebbe di sopravvivere o si lamenterebbe di non avere un lavoro vicino a casa? Se vuole le do il mio parere, ma sappia che io lavoro a Bologna.
      Oltretutto nessuno si è preso la briga di chiedersi perchè un disabile sia stato sfrattato o perchè una pensione sia stata in parte pignorata…

      • Anche a me sembra singolare quanto da lei affermato circa la situazione di questo signore, per cui credo che a noi manchi un pezzo di tutta questa, comunque triste, vicenda. saluti.

  11. Komma,
    non entro nel nerito della vicenda che non conosco nei dettagli
    andrei alle origini del problema:
    cioe’: la mancanza di case popolari

    L’Italia registra il “record mondiale” nella pressione fiscale effettiva – cioè il peso fiscale che grava sui contribuenti in regola – che si attesta al 55% del Pil: gli italiani sono infatti uno dei popoli che paga più tasse.

    dove vanno a finire tutti questi soldi?

    Dovrebbero tornare ai cittadini sotto forma di servizi.
    Paghiamo tanto e quel tanto va a favore di pochi
    e sappiamo tutti benissimo a chi

    Komma, se i soldi fossero andati dove dovevano ,
    Riccardo non si sarebbe incatenato

    • La peculiarietà di Komma,è che rigira la frittata comunque dove più gli aggrada.
      Rileggi quel che ho scritto e non erigerti a censore di chi cerca di avere un dialogo con Te.Non ho detto che il comune deve tenere alloggi(plurale) sfitti;Ho detto di riservare un “pronto soccorso” abitativo(singolare)TEMPORANEO,che contempli anche le esigenze di un eventuale portatore di handicap.A volte sembra ti piaccia scimiottare il Generale Custer circondato da centinaia di Apaches.
      Ciao

      • La peculiraità di Beppe invece è quella di cercare la frase ad effetto per un pubblico ancor più ampio di quello che lo applaude giustamente in teatro. Quello che sto cercando di farti capire è che, secondo me, non avrebbe senso tenere anche solo un alloggio comunque sfitto a fronte della massiccia richiesta di case pubbliche; oltretutto, scrivi TEMPORANEO in maiuscolo senza specificare cosa ne sarà della persona che occupa TEMPORANEAMENTE quel pronto soccorso abitativo quando il suo periodo TEMPORANEO di alloggio è terminato se, come succede, la persona non ha abbastanza punteggio in graduatoria per avere un alloggio fisso. E metti che, mentre il pronto soccorso TEMPORANEO è occupato, ci sia un’altra persona che si incatena al comune? Stabiliamo un altro pronto soccorso TEMPORANEO?

  12. E a lei Beppe piace scimmiottare Don Quichotte ma purtroppo le viene abbastanza male: si rilassi, Dio c’e ma non e’ lei 🙂

  13. Buon Natale Silvia,e si riguardi.

  14. Silvia, vedo che lei ha solo certezze:
    “Dio c’e”

    “Dubitate di chi ha solo certezze e riponete fede in chi ha anche dei ragionevoli dubbi, in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza. Ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate, alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla”

    cordiali saluti

  15. Mi inchino a tanta saggezza ma continuerò a postare quello che penso, a costo di farvi perdere tempo, e ne dovete avere tanto, per prendervi la briga di andare a spulciare tutti i miei intemperanti commenti. Siamo in un paese libero vivaddio e le mie opinioni valgono quanto le vostre che siete così bravi da scrivere in forma corretta, educata, ecocompatibile e spiritosa. . Potete anche saltarmi a pie’ pari: giuro che non mi offendo :). Con stima. Silvia, la maleducata.

  16. Invece mi interessa e la ringrazio. Ognuno ha il suo stile e se il mio e’ un po’ ruspante nessuno me ne voglia.

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